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Dolcemente cullato dalla colonna sonora di Ennio Morricone, ecco passare in rassegna quasi tutta la produzione Alfa Romeo, dalla Darracq alla RZ.
E sono emozioni veramente forti (per chi come me ha l'Alfa nel sangue) rivedere tante autovetture che hanno segnato un'epoca, sia in campo sportivo che nella normale produzione di serie.
Bello vedere tanti personaggi che hanno fatto grande l'Alfa Romeo, ad iniziare dall'ing Nicola Romeo per passare a Vittorio Jano e Satta. Chiti e Busso, Hruska...

Ed ecco una carrellata di vetture:
La 8C di Campari, la 2900 di Ascari e Varzi, la 158, la 159 campione del mondo con Fangio...
E come scordare quegli autentici capolavori che dal dopoguerra fino agli inizi degli anni 80 hanno rappresentato il fiore all'occhiello dell'industria automobilistica italiana?
La 1900, ("la macchina da famiglia che vince le corse") la Giulietta in tante sue versioni (spint, coupè, spider), la Giulia, la Giulia GT, Montreal, l'Alfetta, l'Alfetta GT, la 75, la RZ, la SZ, Arese, il Portello, Balocco...
Improvvisamente il filmato termina, l'estasi svanisce facendomi di colpo tornare alla realtÃ*. Una realtÃ* fatta di un marchio che arranca per poter tornare ad occupare quella posizione di predominanza in campo tecnico-sportivo che da sempre ha contraddistinto le vetture del biscione, un autentico punto di riferimento per l'industria automobilistica europea.

Torneremo grandi?
Credo di sì, nella speranza che mamma Fiat ci lasci un poco di spazio!