
Originariamente Scritto da
Jadan
Ovviamente le cose da dire sarebbero parecchie, ma mi fermo qui.
Noi parliamo di destra e pensiamo a Berlusconi, ma siamo sicuri che stiamo facendo la cosa giusta? Cosa è, o cosa dovrebbe essere la destra?
Storicamente la destra è stata la rappresentazione politica delle classi o dei ceti più facoltosi. In quanto tale, essendo i facoltosi già detentori di potere (sennò non sarebbero facoltosi), la destra ha sempre teso a mantenere l'ordine costituito. Da qui ne nasce una sorta di ideologia, o archetipo dell'uomo di destra: quella della persona osservante delle leggi e della morale, magari non divertente perché generalmente austera, severo ma animato da una certa giustizia che gli proviene dalla morale. Rispettoso di valori tradizionali quali la famiglia, la Patria e la Religione. Eccetera eccetera.
Bene, se questo è l'idea di destra che noi abbiamo in mente, di grazia, Berlusconi cosa c'entra? Quello che uno come me (di sinistra ma, ormai, anche per ragioni di età, abbastanza navigato) non capisce di voi di destra non è il fatto che voi siate di destra. Questo dipende da un'educazione, da esperienze, da scelte, da mille cose, insomma. No: non è questo. Quello che non capisco è come facciate voi, di destra, a sentirvi rappresentati da Berlusconi.
Il quale è tutto fuorché una persona di destra nel senso classico. E' divorziato, dopo aver avuto, per un lungo periodo, due menage. Niente da dire sui divorziati, per carità, ma almeno non facciano, a me, la morale e non si ergano a paladini della morale cattolica.
Austerità della destra? Lui, l'inventore della televisione tutta culi e tette? Lui che la notte di Capodanno di qualche anno fa telefonava ad un suo amico ordinandogli di portare qualche ballerina di Mediaset perché "se non si scopa a Capodanno non si scopa tutto l'anno"?
Patria? Lui che non sa parlare l'italiano, visto che usa solo tax day, election day, lui che ha steso acriticamente l'Italia alla politica estera USA?
Lui che osserva le leggi? Non apriamo capitoli penosi, ma tengo a ricordare che il signore è stato accusato di reati enormi e non è finito in galera solo e unicamente perché, grazie ad alcune leggi da LUI volute, sui suoi reati è caduta la prescrizione. Quindi non è innocente. E comunque sono sicuramente colpevoli il gruppo da lui diretto e alcuni suoi collaboratori stretti.
Potrei continuare ad lib. Il concetto sul quale mi sto soffermando è il seguente: il fascismo (e la sua gaudente e brutta copia: il berlusconismo) non è destra. Tant'è che la destra vera (Churchill) il fascismo lo prese a cannonate. In Italia tra i tanti disastri che procurò il fascismo, ci fu anche questo: la scomparsa di una destra realmente democratica (pensa ai conservatori inglesi, a De Gaulle, ai repubblicani americani ecc. ecc.).
Ciò che voi di destra non capite degli antiberlusconiani è esattamente questo: che Berlusconi (come il fascismo), per noi, non appartiene al dibattito destra/sinistra. E' fuori (out, direbbero gli inglesi). Più che antidemocratico, Berlusconi è a-democratico, nel senso che per lui la democrazia è solo uno strumento per raggiungere il potere. E se la democrazia diviene un impiccio (si è visto proprio in queste settimane) allora la si cambia. E se dovesse continuare l'impiccio, la si potrebbe svuotare.
Questo è il punto vero: Berlusconi non è una persona normalmente di destra: non è un Bush o una Thatcher o una Merkel o un Aznar o un Chirac. E' altra cosa. E lo stupore mio, che si rinnova quotidianamente, è nel non capire come facciate, proprio voi, che siete di destra, a non accorgervene per primi. I liberali dovrebbero essere i primi a sentire puzza di totalitarismo, sennò non sono liberali.
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