Finalmente è arrivato il genio della lampada...!!!! Ma quando lo diceva Della Valle anno scorso dove c***o eravate ?????
E per questo ci hanno messo in mezzo a tutto questo schifo...e ora loro passano dai salvatori del 3 millenio...
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla nuova legge delega sui diritti tv per il calcio. Lo ha reso noto il ministro per lo Sport e le politiche giovanili Giovanna Melandri. "Si torna alla negoziazione collettiva dei diritti tv al fine di trovare un nuovo equilibrio nel settore e restituire maggiore competitivitÃ* al settore calcistico", ha spiegato.
BASTA BASTA BASTA...!!!!!!
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All'opposizione?Originariamente Scritto da leon
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“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
Originariamente Scritto da nago
Risposta...
ESATTAAAAAAA!!!!
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Di certo non al governo.Originariamente Scritto da leon
Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
Perchè in Italia l'opposizione non ha voce in capitolo...??????Originariamente Scritto da nago
E poi roba da matti...l'avevano fatta loro quella legge...e ora la leveno...(finalmente)...dipende proprio da come tira il vento...
L.
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Da (quasi) 6 anni a questa parte no!Originariamente Scritto da leon
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
Tu dici: sei juventino e parli così. Può essere.Originariamente Scritto da leon
Ma il discorso dei diritti collettivi forse è un male minore, non è detto che sia il bene assoluto. Una squadra di calcio, come un'azienda normale, ha dei costi e dei ricavi. E quindi delle perdite e dei profitti. In generale le squadre di calcio hanno perdite gigantesche che porterebbero al fallimento qualsiasi altra impresa a meno che non ci sia dietro un Paperone disposto a buttarci soldi.
Moggi e Giraudo, tra le tante cose negative che hanno fatto, hanno però tentato (unici in Italia) di gestire una squadra di livello mondiale senza avere Paperoni alle spalle (sono 10 anni che gli Agnelli non danno un soldo alla Juventus). Abbiamo visto come è finito il tutto, ma il presupposto di quel tipo di faccenda era che la Juventus (dato l'elevato numero di tifosi che ha: circa un terzo del totale) avesse un ammontare di diritti TV superiore a quello delle altre.
GiÃ*: perché il problema di fondo è che nel calcio continentale di oggi squadre come Milan o Juve non devono tanto confrontarsi col Chievo, ma col Real Madrid. E allora: o hai un Abramovich (o un Moratti, o un Berlusconi, o un Della Valle) in grado di pompare il giocattolo oppure rinunci all'idea di poter competere a livello europeo.
Come si uscirÃ* da questa storia? Alcune squadre paperonate riusciranno a mantenersi a livelli elevati pur essendo, virtualmente, societÃ* fallite. Altre tenteranno di quadrare costi con ricavi con risultati talvolta interessanti (vedi Chievo o Udinese) ma che non potranno mai pensare di battere il Real. Ma un Real Madrid, in Italia, non ci sarÃ* mai. Non ci sarÃ* mai una squadra "di nessuno" che arriva ai vertici. Perché per poterlo fare deve guadagnare in base al merito e al numero dei tifosi che ha. Il Real ha vinto molto e ha un fracasso di tifosi. Mi pare d'aver letto che ha stipulato un contratto (individuale) TV sulla base di 170 milioni di Euro all'anno. Avesse avuto i diritti collettivi, nisba.
Ripeto: male minore. Probabilmente è un passo necessario. Ma non è detto che sia un bene assoluto.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Male, anzi, malissimo!Originariamente Scritto da leon
Mi smebra tanto una sparata demagogica che non farÃ* altro che ridurre il calcio italiano ai livelli di quello tedesco o francese.
Sarebbe stata una mossa ottima se imposta a livello europeo, ma sappiamo che cosa sia l'europa, staranno pensando alle dimensioni delle arachidi tostate a norma.
Una simile mossa di un solo governo ridurrÃ* i nostri club sul lastrico peggio di quanto non lo siano giÃ* adesso, perchè rispetto a Spagna e Inghilterra abbiamo anche altre mancanze importantissime.
Qui i club non sono proprietari degli stadi e questo significa che non possono sfruttare tutto l'indotto derivato dalla gestione di una struttura enormemente attrattiva come uno stadio calcistico.
Qui i club non possono gestire il merchandising come succede in Inghilterra: provate a dare un'occhiata al merchandising del Manchester Utd e trovatemi qualcosa di simile in Italia, oltretutto in Italia c'è la piaga delle magliette "tarocche" che costituisce un ostacolo insuperabile per los viluppo di un merchandising dai prezzi "umani".
In Spagna sull'acquisto di un giocatore i club pagano metÃ* delle tasse che devono pagare i club italiani, e questo in un mercato milionario conta moltissimo.
Alla fine anche in Spagna e (soprattutt) in Inghilterra ci sono i paperoni di turno che con i loro soldi permettono la creazione di squadre incredibili, ma è tutto il contorno che è enormemente differente.
Evidentemente il governo ha deciso di ridurre il calcio a uno sport minore, avranno preferenze per il volley o per il basket, chissÃ*.
Certo che ci stiamo tirando la zappa sui piedi, probabilmente al questione diritti TV era l'ultimo dei problemi attuali da affrontare.
Male, malissimo!
Stefano Giorgetti
always looking at the sky
Quoto in toto il tuo messaggioOriginariamente Scritto da djordj
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Meteo Besozzo
Signori, ma fatemi capire: per voi è meglio avere un calcio corrotto e spettacolare o un calcio onesto e trasparente anche se, al limite, mediocre?No perchè io dubbi non ne ho: scelgo l'opzione B. Cosa vuol dire che il rischio è quello di ridurre il calcio ai livelli di quello tedesco e francese? Pur di non avere un sistema vergognoso, io accetterei di scendere anche ai livelli del calcio Greco, chissenefrega. Fa bene allo sport, al tifo, all'orgoglio di essere italiani.
Tra l'altro, vi faccio notare che per anni abbiamo avuto un sistema calcistico noiosissimo, che non ha fatto altro che esaltare l'opulenza dei soliti 3 club e ciononostante, a livello internazionale non abbiamo quasi mai contato nulla (caso Zidane-Materazzi docet)... attenzione, però: sul campo, non appena il nostro sistema è stato messo in discussione (per non dire in ginocchio) dalla giustizia abbiamo vinto un mondiale, perchè i nostri atleti hanno tirato fuori le palle (oltre ad avere un pizzico di fortuna, nessuno lo nega). Dopo anni e anni, i nostri atleti si sono ricordati di non essere delle modelle coi capelli ingellati e che gli stadi non sono passerelle dove mettersi in mostra per conquistare qualche letterina.
Dunque, dico io: si vince coi soldi o con le palle??? Sono stanco di vivere in un paese dove la gente sventola il tricolore e ostenta patriottismo ipocrita solo in occasione di un mondiale vinto, scaviamo in profonditÃ*. Personalmente ambirei ad essere orgoglioso di essere italiano in ben altri ambiti: economico, culturale... E nel calcio vorrei dare dei chiari segnali di rinnovamento, vorrei dimostrare agli occhi del mondo intero che in Italia esiste una precisa volontÃ* di cambiare, di risultare più onesti, più "occidentali", meno "mafiosi" per così dire. E questo passa anche attraverso la TV. La cronaca recente poi ci dimostra quale sia l'opinione che i nostri amici d'oltralpe hanno di noi, e al di lÃ* dei luoghi comuni sulla pizza e la mamma, certi pregiudizi sono decisamente fondati e difficili da smentire, se proprio vogliamo farci un bell'esamino di coscienza e parlare di cattive abitudini.
La questione legata ai diritti tv ha sempre rappresentato un profondo male per il nostro calcio, questo è fuori discussione. I grossi giri di danaro hanno rovinato il nostro calcio, QUESTO E' FUORI DISCUSSIONE. Ora: va bene tutto, va bene la partecipazione emotiva, va bene l'attaccamento alla propria squadra del cuore, eccetera... ma agli italiani come me del calcio frega ben poco se questo sport non rappresenta uno strumento sano per divertirsi e, al limite, per ottenere prestigio internazionale... ma in maniera onesta e sportiva. La mia percezione è che col calcio troppo spesso si tenda a distrarre la plebaglia dai problemi seri del paese, un po' come si faceva ai tempi dei romani con gli spettacoli dei gladiatori; per cui mi pare che la filosofia che va per la maggiore sia quella per cui si deve poter competere coi grossi club europei a qualunque costo. Beh, io sono stanco di questo malcostume, il prestigio internazionale lo si acquisisce dimostrando di lottare per ottenere un sistema onesto e trasparente, economicamente equilibrato, dove non si arriva in champions league attraverso la corruzione degli arbitri.
Ridimensionare il campionato per me è un bene: lo renderÃ* più fresco e appassionante: chissÃ*, magari andranno in europa nuovi club, squadre di provincia: tanto meglio.
Del resto, vorrei ricordare a tutti che da un punto di vista finanziario, i privilegi di cui hanno goduto negli anni passati le societÃ* del calcio non trovano riscontro in qualsiasi altro ambito economico, è soltanto questo è scandaloso: basta coi decreti salvacalcio! E infondo (e ve lo dico da simpatizzante juventino) chissenefrega della Juve in B a -30, del malcontento di certe tifoserie, etc. etc. etc. Per me il calcio è uno sport: io la juve la seguirò anche in B, gli interessi economici non mi sfiorano minimamente, anzi: male a chi ci ha investito i miliardi ed ora perderÃ* una barca di soldi: le resposnsabilitÃ* di questi scandali sono in mano a questi signori.
Quando un sistema è palesemente malato, tocca avere il coraggio di cambiarlo e di assumersi le conseguenze di questi terremoti, non si può avere l'uovo e la gallina. Personalmente, ho sempre sostenuto che nei diritti tv si annidassero gran parte dei virus che hanno determinato questa grave malattia del calcio italiano. Facciamoci un paio d'anni di purgatorio, e ripartiamo da zero. Dov'è finita tutta quella voglia di giustizia e di fare un po' di pulizia, che muoveva gli italiani fino a un paio di mesi fa, appena emerse le prime intercettazioni telefoniche? Troppo comodo trovare un capro espiatorio in Moggi, e poi iniziare a rompere le scatole quando il problema si allarga a macchia d'olio coinvolgendo altre societÃ*, le borse, gli interessi economici... comportando l'emigrazione di talenti all'estero, coinvolgendo i diritti tv: era ovvio che si verificasse. Anzi, direi doveroso. Tanto meglio.
Il mondiale ha fatto dimenticare gli scandali a troppi italiani, che magari erano convinti davvero che l'unico cancro del calcio italiano fosse Moggi... Io dico: Dio maledica i diritti televisivi, sono stati loro la rovina del calcio italiano e ben vengano le riforme, in questo senso. Ve lo dice uno che, tra l'altro, in occasione del recente campionato del mondo avrebbe voluto vedere molte più partite in chiaro: abbasso SKY!
Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
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