Avevo detto "basta animali in questa casa" (io sarei più che sufficiente, in effetti) dopo la scomparsa di Macchia.
Ebbene, poco fa mentre stavamo percorrendo in auto una strada, vedo un batuffolino impaurito spuntare da sotto una macchina posteggiata a lato.
Dopo un breve cenno d'intesa con mia moglie ci fermiamo. Nel frattempo il micino esce dalla macchina e attraversa pericolosamente la strada per due volte. L'unica cosa che riesco a dire è "basta che non ci facciamo coinvolgere più di tanto".
Che sta a significare, portiamocelo a casa che sennò rimane sotto a qualche macchina e cerchiamo di non affezionarci troppo.
Il micetto ci viene incontro miagolando, chiediamo ad una persona presente se per caso sappia se è di qualcuno. Avuta conferma che è tutta mattina che attraversa pericolosamente la strada e presumibilmente è sfuggito alla propria mamma decidiamo di portarcelo a casa.
Durante il ritorno comincia a farci le fusa, consapevole forse di aver trovato qualcuno che si occuperÃ* di lui.
Prima cosa appena messo piede in casa, una bella razione di latte tiepido che beve avidamente (segno che aveva fame da un pò) una goccina di anti-pulci sul pelo visto che ne è infestato.
OccorrerÃ* una pulizia approfondita dal momento che è sporco lurido.
SarÃ* il nostro nuovo inquilino di casa. Consapevoli di avergli, con tutta probabilitÃ*, salvato la vita.
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
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