Ciao,
è vero. L'uomo, come ogni altra specie vivente, ha la sua influenza nei processi naturali. E questo non porterebbe scompensi; se non fosse che l'uomo fa interventi innaturali. E' questo il problema.
Potete pensare che NATURALMENTE una lepre argentina possa arrivare nelle campagne italiane. Se ce ne fosse una sola con un parassita estraneo all'Italia, in poco tempo si ammalerebbero altre lepri e non avrebbero le difese immunitarie giuste.
L'aviaria è sempre esistita e gli uccelli selvatici ne morivano entro pochi chilometri dal focolaio. Ma da quando alcuni mangimi vengono prodotti utilizzando farine animali (infetti) l'aviaria ha cominciato a comparire, a macchia di leopardo, in giro per il mondo.
Ho citato un paio di esempi di gestione non naturalistica ma nel mondo ce ne sono a bizzeffe.
Sulle liberazioni. A me non risulta che si siano fatti progetti per la reintroduzione di orsi, lupi o altri superpredatori; Quello che è stato fatto è porre in essere pratiche che aiutano la naturale diffusione degli animali, fidando sul fatto che un animale "libero e selvatico" possa entrare in un territorio e, se lo trova di gusto, abitarlo.
Ciao
Marco Pietroni
Montemarciano An
Segnalibri