Note sul registro...

[Elena]

"Facendo l'appello e notando l'assenza dell'alunno X, mi viene detto dall'alunno Y di non preoccuparmi. Quest'ultimo estrae il portafoglio, lo apre, e simulando di parlare ad una terza persona urla "Scotty, teletrasporto!". Con fragorosi effetti sonori fatti con la bocca, l'alunno X fuoriesce dall'armadio"

[Beppe]

Ehm... anche noi avevamo un repertorio. Però, e credo come tutti gli "eroi" di quel sito, eravamo sostanzialmente dei vigliacchi perchè certe cose si facevano solo con 3 professori indifesi, con altri non volava una mosca.

Il Gran premio: uno per uno a turno si imita il rumore del passaggio di una monoposto, un crescendo fino a quando il docente non se ne accorge e intima il silenzio.

Il serraglio: ogni partecipante imita un animale, crescendo fino ad intervento del docente.

Il Telegiornale: (mia specialitÃ*) si ritaglia un foglio protocollo con un grosso buco nel centro che imita una televisione, si disegnano i bottoni e la scritta föhnola sul fondo. Il complice si piazza nel primo banco e solleva lo "schermo" in modo che io spunto da dietro e faccio la sigla del telegiornale, ad alta voce, fissando serissimo il docente. Ai miei tempi c'era un solo telegiornale e la sigla era sempre quella. Bisogna essere seri e non ridere ma proseguire con la sigla anche quando il docente ti caccia fuori dall'aula.

La trattoria; ci si rannicchia in fondo all'aula e si mangia - per davvero - pollo arrosto, farinata e vino rosso.

La differita: specialitÃ* di un alunno. Appoggiava la testa sul banco, prendeva il quaderno protocollo e si copriva la testa come a simulare un luogo sacro e poi produceva un lamento (la differita da Betlemme) che in realtÃ* era una lunga, modulata, cantilenante imprecazione.

Il Bob: ci si predispone su una unica fila, si appoggiano le braccia tese sulle spalle dell'alunno che è seduto di fronte, poi si comincia a vibrare e ci si abbatte da un lato o dall'altro quando il bob entra in curva. Si imita anche il rumore, un sommesso borbottio che aumenta nelle curve.

Che cretini.

In seconda superiore, avevamo un anziano prof di scienze e geografia, col volto sempre tagliato probabilmente a causa lamette vecchie, con le quali si faceva la barba.
Arrivava in classe con la camicia bianca, sempre picchiottata di rosso

Una delle tante marachelle, ma ben più grave dlle solite, fu la cancellazione dei voti sul registro.
Aveva l'abitudine di mettere i voti a matita sul registro.
Un giorno, un certo Tazzioli, con l'aiuto naturalmente della classe che distraeva il prof, prese una gomma e si tuffò sulla cattedra cancellando di tutto e di più.
Il prof si girò e vide il Tazzioli abbracciato alla cattedra che smanacciava come un ossesso con sta gomma.
Iniziò ad imprecare" ahhhhh maialiiiiii, ora vi sitemo ioooooo, sò chi è statoooooooo l'ho visto"(tra l'altro non ci vedeva una mazza)
A qual punto però fu la fine del rapporto "idilliaco" amore-odio tra noi ed il prof.
Peccato, perchè in fondo anche lui accettava e si divertiva con le nostre bischerate
Lo chiamavamo Pico, perchè studiava sempre e, con lo stipendio, comprava solamente libri.
Lo andammo a trovare quando gli rubarono la bicicletta, e gliene regalammo una nuova.
Aveva una casa "fantastica".
Pensate che il frigo era pieno di libri
Grandissimo Prof