Quoto....Originariamente Scritto da Gdr
"La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"
Genny, forever.
Ciao Alex
Io ho un grandissimo amico e un'amica, il resto sono una serie di conoscenze più o meno serie. Anche perchè non avendo più frequentato gruppi numerosi, non ho il tempo fisico per frequentare tante persone.
Al mio migliore amico perdonerei di tutto, preferirei patire qualche sgarro che rinunciare a lui (per altro in realtÃ* qualche sgarro pesante gliel'ho fatto io...). Quando ci siamo conosciuti, 12 anni fa, ci odiavamo.
Sono abbastanza d'accordo con Gianluca (stranamente) e quindi anche con quel tizio inglese citato dall'articolo.
Sto per dire un mucchio di stronzate e banalitÃ*, quindi potete anche soprassedere passanodo alla risposta sottostante.
L'amicizia è un po' come l'amore, è un dare ed un avere, un sentimento da coltivare che non si può trascurare per lunghi periodi per pigrizia, impegni o altro. Certo quando muore un amico si va al suo funerale, ma se non ci parliamo da 10 anni aveva ancora un senso definirlo "amico"? Forse ormai era un semplice conoscente...
Spesso si tende a confondere l'amicizia, quella vera intendo, con i rapporti di "colleganza". Si può essere colleghi di lavoro, ma anche colleghi perché si condivide una passione, si va al tennis o in piscina insieme , si hanno le stesse idee o ci si conosce in viaggio o in vacanza.
Ed anche nella "colleganza" si possono toccare punte notevoli di buoni rapporti, di "star bene" insieme. Ci può essere grande rispetto, fiducia e stima, ma resta pur sempre una colleganza. Se per qualche motivo s'interrompono le ragioni della frequentazione, molto spesso l'amicizia crolla e cade in fretta nel dimenticatoio.
Quando si cambia la sede di lavoro (a me è successo diverse volte) si lasciano colleghi e colleghe con promesse di risentirsi, rivedersi, bacioni e abbraccioni ecc. Di solito ciò accade effettivamente per qualche mese, poi il filo si spezza e il rapporto finisce nell'oblio e nell'indifferenza: non era vera amicizia...
L'amicizia, quella vera, è un'altra cosa: un feeling, un filo rosso che nasce tra due persone indipendentemente dal *****. E' un toccarsi dentro, nel profondo. Ci si capisce al volo con uno sguardo, come se una parte di noi stessi fosse nell'altro e viceversa, fin dall'inizio quando ci si conosce.
Questo tipo di amicizia nasce più facilmente nell'infanzia che nel proseguo della vita, poiché da bambini il tempo a disposizione è più lungo ed i rapporti sono meno inquinati. Ma non è detto che non possa nascere in seguito.
Nella mia vita ho avuto forse tre amici veri e altrettante amiche, una delle quali lo è ancora e le voglio un sacco di bene!Gli amici uomini invece li ho persi ed è colpa anche mia...
Quindi, riepilogando, a 47 anni suonati mi ritrovo con una sola amica vera, tanti colleghi (compresi quelli della meteo) e una marea di conoscenti.
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Sei un cattivone!!Originariamente Scritto da albedo
Cmq ti quoto in toto!
Ripeto che non essendo vissuto nel 1940 non posso stabilire un termine di
paragone effettivo con gli scorsi decenni ma,a mio avviso,più passa il
tempo più i valori vanno pian piano scomparendo in questa che è l'epoca dei videogiochi,della musica hard-core,delle comitive che si creano improvvisamente per una vacanza e poi basta,dell'apparenza,etc.
Ovvio che non è tutto così nero e negativo;io sono un tipo abbastanza positivo e cerco sempre e comunque di guardare avanti con ottimismo,sempre aperto all'approccio con le persone.
Come avevo detto nel mio post il fattore fondamentale che ci rapporta e ci
fa vivere l'amicizia in determinati modi è il nostro carattere con le sue sfumature.Se si è persone abbastanza libertine,senza pensieri e senza troppe fiducie riposte verso gli altri allora si vivrÃ* sempre bene,con amici o pseudo-amici;altrimenti,intendendo l'amicizia con uno stupendo rapporto di dare-avere, con uno scambio di emozioni che toccano il nostro animo, gli amici si riducono al lumicino perchè sono pochissime le persone capaci di
offrire sensibilitÃ*,rispetto,coerenza ed accogliere questi aspetti umani.
...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
E' proprio così Gianluca, ma non diamo solo la colpa agli altri. Anche noi ci mettiamo del nostro.Originariamente Scritto da Gianluca Musto
Poi ogni epoca ha i valori che si merita: oggi tutto concorre alla superficialitÃ*, magari divertente e gratificante ma di basso profilo, è proprio nel dna dell'attuale societÃ*.
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Ad esempio...
ieri sera non sono uscito e sono rimasto a studiare e frae forum...poi verso le 00:20 mi chiamano due amici che erano usciti insieme per sapere che facevo e sapendo che ero a casa in piedi sono voluti passare... poco dopo mi chiama un altro che era uscito con una ragazza e sapendo che eravamo in casa è voluto passare anche lui... siamo stati fino alle 2:30 a parlare di tutto quello che c'era successo dal venerdì fino a ieri sera visto non sempre siamo usciti insieme ma il cell era incandescente di comunicati interni; ieri pomeriggio ho incontrato una ragazza e questa si è accorta di me... subito lei ha collegato il fatto di vedere me al pensiero di mandare un messaggio ad un mio amico acui da sabato non aveva ancora risposto chiedendogli scusa! probabilmente siamo uniti da quel filo rosso di cui Francesco parlava...
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amici ne ho molti ma almeno nei rapporti più stretti sto cercando di circondarmi dei veri
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Certamente la colpa è anche la nostra...Originariamente Scritto da albedo
La mia è quella di dare molto,forse troppo a chi non se lo merita.
Pur capendo da subito il valore di una persona spesso cerco di comportarmi
da buon amico anche con chi se ne frega altamente di tante piccole sottilezze...
In sostanza io sono una persona che bada troppo(per gli altri) alle sottilezze,alle gentilezze,ai gesti che fanno di un rapporto amichevole un vero rapporto;sono disposto anche a dimenticare gli errori se questi vengono capiti,discussi e vengono seguiti da gesti meritevoli di fiducia e rispetto(un pò una legge del contrappasso al contrario) ma tengo dentro di me amarezza ed un pizzico di rancore se ciò non avviene.( e così passo al torto...**** la vita eh...).
Purtroppo incontrare una persona disposta a vivere l'amicizia al di lÃ* degli interessi comuni e dell'opportunismo è quasi impossibile.
...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
miii a volte sei peggio di mia madreOriginariamente Scritto da Gianluca Musto
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ecco..appunto..Originariamente Scritto da Lioz
Parlare di sentimentalismi e di rispetto non vuol dire essere persone pesanti...
Quando esco e quando sto con gli amici sono da sempre un caciarone ed
uno che fa casino..però probabilmente ogni atteggiamento che va verso
la sensibilitÃ* ed il rispetto del prossimo viene considerato pesante,soffocante perchè molte persone quando escono vogliono sentirsi libere di fare quelle che gli pare,anche a dispetto degli altri.
Lo so che scherzi però un pò la cosa mi scotta perchè purtroppo è così come
l'ho descritta...basta che uno ci resta male per un atteggiamento che subito è
visto come uno pesante anche se magari per tutta la serata ti ha fatto crepare dalle risate...ecco...la gente ride e se ne frega.
Allora,in quel caso,sei ok.
...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
In poche parole sei un po' suscettibile e permaloso, forse anche un pizzico invadente.Originariamente Scritto da Gianluca Musto
Bè, anch'io lo ero da giovane, ma col tempo s'impara a vedere le cose con un metro diverso, meno rapportato al nostro ego.
MI ha colpito questa frase: "La mia colpa è quella di dare molto, forse troppo a chi non se lo merita". Tu forse a volte pensi di dare molto, in realtÃ* soffochi l'altra persona con attenzioni eccessive. Salvo cambiare totalmente atteggiamento al minimo sgarbo e allora ti incupisci e porti rancore. Invece bisogna accettare e rispettare le differenze, che ci sono sempre anche con le persone che ti sembrano più simili.
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