Per Lioz, Gio Jadan: non credo sia costruttivo ed esatto affermare che per descrivere oggettivamente l'uomo possiamo definirlo attraverso una lista di ingredienti misurabili...
Mentre se mischio farina lievito ed acqua, il risultato è inequivocabilmente un tozzo di pane, mi sembra chiaro che stessa operazione non può essere svolta con gli elementi citati da Jadan.
Non si può pensare oggettivamente senza tenere in considerazione due pilastri della storia del pensiero dell'umanità: il cogito cartesiano e la filosofia del limite kantiana.
Attraverso l'analisi cartesiana siamo costretti ad ammettere l'esistenza del pensiero come elemento indissolubile e principe dell'universo umano(l'autocoscienza è una cosa oggettiva, non è fatticità, è pensiero, res cogitans) mentre riferendoci alla lezione kantiana dobbiamo prender coscienza dei limiti della ragione, che se si spinge oltre le sue possibilità, sfocia in contraddizioni, le cosiddette antinomie che creano uno iato incolmabile e dettato proprio dall'impossibilità di estendere e applicare la ragione a tutto il campo della nostra conoscenza e esperienza.
Che la scienza non degradi in scientismo, insomma..
quindi deve ritornare l'azzoore normale,il majatlantico, e non il cammajale, o il cammello assurdo.
Quindi l'Atlantico non è solo il RE dei meteofili lombardi, ma SALVATORE DELL'UMANITA'
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