chiedo il Vs. aiuto per reperire dati utili per fare 4 conti "spannometrici"
oggi notavo che da Malpensa parte almeno un aereo al minuto (probabilmente da un solo terminal)
bisognerebbe reperire le emissioni di un singolo aereo in fase di decollo
qualcuno ha sottomano qualche dato?
grazie
io procedo con google
ho appena trovato questo
http://www.lanuovaecologia.it/energi...tiche/4597.php
incredibile!
W il TAV
Il volo del clima
di Leonardo Massai*
Alcuni settori, pur alterando il clima, non sono regolati da Kyoto. Il caso del trasporto aereo
Il nesso tra trasporto aereo e cambiamenti climatici sta assumendo una rilevanza sempre maggiore per due motivi: i trasporti aerei sono responsabili del 3,5% del riscaldamento globale da attivitÃ* antropiche, gli aerei emettono gas e particelle che alterano la concentrazione dei gas a effetto serra in atmosfera, e l’industria dei trasporti aerei con quelle correlate cresce a un ritmo superiore rispetto al tasso di introduzione dei miglioramenti necessari per ridurne l’impatto ambientale e le emissioni dei gas serra.
Il rapporto del Comitato internazionale sul cambiamento climatico (Ipcc) sull’aviazione e l’atmosfera globale afferma che i velivoli rilasciano in atmosfera 600 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, il traffico di passeggeri cresce dal 1960 al tasso del 9% annuo e le previsioni indicano che nei prossimi 50 anni il contributo al riscaldamento globale del settore dei trasporti aerei salirÃ* al 15% delle emissioni antropiche da fonti. Inoltre, gli effetti negativi sul clima delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) e di vapore acqueo rilasciate dai velivoli sono più significativi in altitudine rispetto al livello terreno e una politica di contenimento delle emissioni del settore aereo dovrÃ* tenere conto di questa questione. Per non parlare degli effetti sull’inquinamento acustico e sul traffico stradale in prossimitÃ* degli aeroporti.
Emissioni d’alta quota
Le emissioni specifiche di CO2 da trasporti aerei sono di gran lunga superiori a quelle del trasporto stradale, ferroviario e navale. Le emissioni di CO2 per passeggero relative ad un viaggio di 500 km sono:
• 0.17 kg/km per il trasporto aereo;
• 0.14 kg/km per il trasporto automobilistico;
• 0.052 kg/km per il trasporto ferroviario;
• 0.047 kg/km per il trasporto navale.
Il dibattito su trasporto aereo e cambiamenti climatici si concentra su due aspetti collegati ma distinti: quello internazionale e quello europeo.
Dal punto di vista internazionale, il Protocollo di Kyoto, il principale strumento internazionale di regolamentazione dei gas a effetto serra, include tra i settori e le fonti di emissioni di gas serra il settore dei trasporti (Allegato A). Tuttavia, al momento non esiste nessun accordo o norma internazionale che regolamenti l’impatto dei trasporti aerei, né dal punto di vista del diritto internazionale viene riconosciuta la responsabilitÃ* statale delle emissioni da trasporto aereo. Allo stesso modo le varie politiche e misure di riduzione delle emissioni climalteranti del settore dei trasporti si concentrano principalmente sul quello urbano. È quindi necessario che i miglioramenti tecnologici diretti a ridurre le emissioni aeree per passeggero/km – interventi sui velivoli e sui motori, riduzione del contenuto di zolfo del kerosene, miglioramento dell’efficacia dei sistemi di gestione del traffico aereo - siano conseguiti entro il 2050, soprattutto in relazione alla crescita inarrestabile dell’industria aerea e a quella correlata (velivoli, aeroporti, infrastrutture).
Anche in Europa, dove le emissioni di CO2 da aviazione sono cresciute di quasi il 70% dal 1990 al 2002, gli interventi e le politiche dirette al settore dei trasporti riguardano più che altro il trasporto urbano - miglioramento della qualitÃ* del trasporto stradale, accordi volontari con le case automobilistiche, riduzione delle emissioni di CO2 delle auto, interventi sulla qualitÃ* del combustibile utilizzato – la promozione del trasporto ferroviario, marittimo e fluviale e la realizzazione della rete transeuropea dei trasporti. Il trasporto aereo europeo beneficia, inoltre, ogni anno di sussidi diretti – allargamento di aeroporti e di infrastrutture – e le compagnie aeree sono esentate dal pagamento di tasse o Iva sul combustibile.
Impatto europeo
La ComunitÃ* Europea si è occupata della relazione tra trasporto aereo e ambiente con la comunicazione 1999/640 diretta a individuare una politica europea “coerente e integrata” nel settore, attraverso incentivi economici e accordi volontari.
I possibili interventi normativi diretti a limitare l’impatto ambientale del trasporto aereo e a incentivare il mercato, per ottenere migliori prestazioni ambientali, individuati dalla comunicazione sono di tre tipi:
• tassazione del kerosene;
• tasse ambientali (imposta sulle emissioni aeree, importo aggiuntivo al prezzo del biglietto);
• inclusione del settore dei trasporti aerei nel sistema di Emissions Trading (ET) in vigore in Europa dal 1 gennaio 2005.
Negli ultimi tempi il dibattito tra i vari stakeholder e i rappresentanti delle istituzioni comunitarie si è sviluppato proprio in relazione a quest’ultimo punto. I rappresentanti delle associazioni industriali di categoria e il Governo britannico si dichiarano favorevoli all’inclusione dei trasporti aerei nel sistema ET giÃ* nella seconda fase (2008-2012), ma appare più realistico considerare un emendamento al testo della direttiva per la terza fase, a partire dal 2013. L’inclusione del settore aereo nel sistema ET richiede, infatti, la modifica del testo dell’allegato I della direttiva 2003/87/CE tramite la procedura di co-decisione. Si tratta della stessa complessa procedura necessaria per l’adozione della maggior parte delle direttive europee che prevede l’accordo tra Parlamento europeo e Consiglio. Le raccomandazioni della Commissione europea su trasporto aereo e cambiamenti climatici sono attese per l’estate 2005, in seguito alla consultazione pubblica di otto settimane avviata nel marzo 2005, e serviranno a chiarire l’indirizzo della politica europea per ridurre gli impatti sul clima del trasporto aereo.
Pur tenendo in considerazione la decisa opposizione delle DG Trasporti e Energia, al momento sembra che la Commissione europea sia indirizzata a proporre l’inclusione del settore aereo nel sistema di Emissions trading a partire dal 2013 e a scartare l’istituzione di altre misure come tasse sul kerosene o imposizioni generiche sugli utenti, aggiuntive al costo del biglietto.
L’inclusione del settore aereo nel sistema di Emissions trading è anche l’oggetto di un’analisi di prefattibilitÃ* effettuato dallo studio di consulenza olandese Ce Delft che propone una distribuzione dei permessi alle compagnie aeree tramite un’asta gestita da un’autoritÃ* centrale europea.
*UniversitÃ* degli Studi di Siena
Ciao Gian, puoi guardare questi dati ufficiali della SEA (gestore degli aeroporti di Milano), per la situazione aria da pag. 30 in poi.Originariamente Scritto da gb
http://www.sea-aeroportimilano.it/ne...ambientale.pdf
Qui invece se ti interessa i dati rumore, sia per Linate che per Malpensa:
http://www.sea-aeroportimilano.it/Ambiente/ambiente.htm
Spero trovi qualcosa di utile!
PS: Malpensa ha 2 piste operative (35 L e R), ma non le utilizza per atterraggi paralleli, bensì alternati.
Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e 'l salir per l'altrui scale. [I]
[/I][I]Dante, Paradiso XVII, 58-60.[/I]
io più che 4 conti,cercherei di farmi 4 contesse....poi fate vobis.![]()
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Ci vuole l'Atlantico!
"Per quanto io sia paziente di perturbata con clacson a prescindere, tu mi hai veramente ovombolato il cipollotto aspergicato." Ciao Tub!
Ecco qua:
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grazie CarlettoOriginariamente Scritto da icekarl
ora li guardo
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Gian, hai trovato qualche dato interessante dal sito SEA?
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Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e 'l salir per l'altrui scale. [I]
[/I][I]Dante, Paradiso XVII, 58-60.[/I]
no CarlettoOriginariamente Scritto da icekarl
cerco le emissioni di un aereo in fase di decollo (credo sarÃ* molto difficile trovarle)
grazie comunque![]()
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