Da Tgcom
Raciti, 17enne: "Ho colpito agente"
Il suo legale: "Non è una confessione"
Il minorenne fermato per la morte dell'ispettore Filippo Raciti avrebbe ammesso di aver colpito un agente con una sbarra nel corso degli scontri seguiti alla partita Catania-Palermo. Il legale del ragazzo smentisce però che ci sia stata una confessione. "Il mio assistito - spiega il penalista - si limita a confermare di avere partecipato agli scontri con la polizia, ma non di avere ucciso alcuno".
Secondo l'Ansa il ragazzo avrebbe ammesso di aver "partecipato a uno scontro contro la polizia'' e di aver ''colpito un agente con una sbarra di ferro spingendolo a mo' di ariete''. In pratica Raciti sarebbe stato infilzato dalla spranga impugnata dal minorenne. Il 17enne avrebbe anche confermato di "avere lanciato un pezzo di lamiera di ferro in aria" contro gli investigatori. Alla fine dell'interrogatorio l'indagato è apparso provato e molto stanco ed è stato accompagnato in carcere in esecuzione dell'ordine di arresto disposto dal Gip Alessandra Chierego per resistenza aggravata a pubblico ufficiale.
Intanto, secondo indiscrezioni, a conclusione dell'interrogatorio i magistrati starebbero decidendo, alla luce della testimonianza resa, di derubricare il capo di imputazione da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale.
In un primo momento le agenzie Apc e AdnKronos avevano parlato di confessione, ma il legale del ragazzo ha negato in maniera decisa. "Smentisco categoricamente che il mio assistito abbia confessato - ha detto l'avvocato Lipera - E' una cosa che non sta né in cielo né in terra. E' falso".
Decisive immagini e intercettazioni
Il minorenne era stato individuato grazie all'analisi delle immagini della serata e ad alcune intercettazioni ambientali. Ci sarebbe quella che gli investigatori ritengono una parziale ammissione: il minorenne che a un amico ammetterebbe di avere colpito l'agente: "Sì, sono stato io..." direbbe abbassando il capo in segno di conferma.
Le indagini si sono basate anche su immagini e foto riprese durante la guerriglia. In alcune di queste si vedrebbe il minorenne che, per evitare di essere identificato in base all'abbigliamento, scambierebbe la propria felpa con quella di un amico, indossandola poi al rovescio. Gli investigatori avrebbero anche accertato che l'ispettore sarebbe stato colpito da un oggetto metallico, che probabilmente sarebbe stato divelto all'interno dello stadio Angelo Massimino.
Negli interrogatori dopo il fermo, il diciassettenne aveva sempre negato di essere lui la persona che si vede in quei fotogrammi, peraltro poco chiari a causa dell'alone dei fumogeni. Tuttavia, la polizia avrebbe raccolto riscontri sufficienti per formulare l'accusa. Nuovi atti sono stati consegnati magistrati dal capo della squadra mobile, Giovanni Signer. Sarebbe entrato allo stadio con l'abbonamento di cui è titolare.
Secondo l'agenzia Agi, il diciassettenne, descritto come un giovane dal fisico massiccio e atletico, è figlio di un uomo che lavora alla St Microelectronics e di una casalinga. La famiglia gestisce anche una piccola bancarella di fiori. I genitori, entrambi molto provati, continuano a sostare davanti al Tribunale in attesa di conoscere le sorti del figlio.
Il padre:"Mio figlio è innocente"
"Mio figlio è stato portato via dalla polizia martedì ma non ha fatto niente. E' abbonato del Catania ed è andato allo stadio solo per vedere la partita", ha detto il padre del ragazzo L'indagato è difeso dall'avvocato Giuseppe Lipera, che ha potuto parlare con il suo assistito solo in sede di udienza di convalida. Il procuratore della Repubblica presso il tribunale dei minorenni, Gaspare La Rosa, non ha infatti autorizzato colloqui preventivi per tutti gli indagati.
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Io ed i miei coetanei a 17 anni avevamo in mente le tettine delle compagne di scuola e passavamo le serate a fare i bischeri...
Dio mio che tristezza.
Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
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