Primaditutto credo che ciò che è accaduto rispecchi un disagio antico, quello di un sud Italia a lungo dimenticato dallo Stato, e che ha vissuto con regole proprie, valori propri (camorra, mafia, e altre organizzazioni che si sono sostituite allo Stato) Per lungo tempo a garantire l'incolumità degli abitanti a Napoli erano i boss di quartiere, per farvi un esempio la bisnonna della mia ragazza fu scippata in un quartiere dove viveva di borsa e soldi, lo disse al boss, e il giorno dopo riebbe tutto. Quindi anche i ragazzi crescono quel tipo di aspirazioni e valori (diventare potente, ricco, rispettabile, temuto), a questo si aggiunge ignoranza, modelli televisivi improntati all'esaltazione della forza, del potere e a volte della cattiveria. Ma anche le periferie delle grandi città europee non se la passano bene(Parigi). La società di oggi moltiplica i desideri, li rende visibili, a portata di mano, ti dà la continua idea che non hai abbastanza, che non sei abbastanza, e tuttavia non permette a tutti di realizzare questi desideri.(di fama, lusso, ricchezza). Una persona che non contrappone a questo intelligenza e un senso etico radicato, aderisce a un senso di vita egoistico, basato sulle prove di forza, sulla frustrazione, sull'isolamento dai contesti sociali più maturi fino all'adesione verso gruppi violenti e ignoranti come Forza nuova..., dove il senso di appartenenza appaga il bisogno di rivalsa sociale di questi sbandati. Ma non bisogna però scordarsi che la consapevolezza che si sta compiendo il male è sempre presente anche in questo tipodi persone (a meno di totale follia), che vanno punite (perchè inizialmente è solo quello il linguaggio che comprendono e la paura che li ferma), e poi se possibile rieducate in centri specializzati, volti a sviluppare nell'individuo il senso di empatia, di immedesimazione nel prossimo...corsi che andrebbero fatti anche nelle scuole da figure professionali per ora inesistenti...
ma avete sentito l'ntervista del padre?
un BAMBINONE, a cui tutti vogliono bene, e che tutti difendono!
Segnalibri