uhm, se non è per questi motivi, allora mi verrebbe da dire una parola romanesca... ma meglio di no
io il francese non lo conosco, chiedo sempre gentilmente se conoscono l'inglese (ovunque vada)
se io parlo in inglese e voi (più di uno) albergatori (a Parigi) mi rispondete esclusivamente in francese, non so come etichettarvi
a Vienna non si sognavano di parlarmi in tedesco, ma in inglese inframmezzato con parole italiane (poche, ma lodevoli)
a Praga ultimamente inglese come se fosse la loro seconda lingua (cosa che 20 aanni fa facevi fatica a farti capire)
ci sono delle eccezioni: il venditore di FNAC gentilissimo mi diede indicazioni in un perfetto inglese, la cassiera del "museo della pace" di Caen che mi ha parlato in un perfetto italiano per il solo fatto che mi aveva riconosciuto italico dallo zainetto invicta
per il resto li rispetto, come tutte le altre nazioni, se fanno delle cose giuste (organizzati più di noi, senza dubbio) e se mi rispettano
capitolo pericolo: le banlieu francesi non è che siano il massimo su questo lato
ricordo Rouen certe facce la sera nella periferia eppure la città è piccola, assomiglia a un nostro quartiere
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
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