L'esempio che citi è uno di quei classici che vanno sotto il titolo "Come e quando il mondo si è reso conto che esisteva l'ecologia?" Il caso più citato, ad esempio, è quello della Baja California: da lì passavano da secoli le gigantesche megattere, oltre ad altre balene varie, che si fermavano per riprodursi per poi riprendere la strada verso i mari fraddi. Ad un certo punto nisba megattere: non passavano, non si fermavano, non figliavano. Almeno, non lì.Originariamente Scritto da Folly
Dopo aver cercato cause e spiegazioni, alla fine se ne uscì uno con l'idea che a causare il tutto fosse stata la caccia alle lontre che, da almeno un secolo, era lì spietata. Per trarne pellicce, ovviamente. Perché la catena era le lontre ---> si cibano di ricci di mare ---> i ricci di mare si cibano del kelp, le gigantesche alghe brune oceaniche alte anche 30 metri ---> le megattere preferiscono partortire nelle foreste di kelp dove si sentono al sicuro.
Facendo fuori le lontre era successo che i ricci di mare si erano moltiplicati a dismisura, il kelp era stato quasi distrutto e le megattere passavano al largo.
Questo tipo di ragionamenti: ragionamenti ecologici, che tengono presente le varie azioni e reazioni all'interno di un ciclo ecologico, ancora mezzo secolo fa, come il tuo esempio dimostra, erano poco praticati. In ogni caso, poi, l'OMS è intervenuta per debellare la malaria, e questo è riuscita a fare. Avresti preferito che rimanesse la malaria? Questo per dire:
1) Di infallibile, a questo mondo, non c'è nessuno.
2) Nello specifico esempio: mezzo secolo fa le conoscenze ecologiche, che oggi diamo per scontate, erano assai labili. Si analizzava un rapporto causa effetto dimenticandosi reazioni e azioni.
3) Nello specifico esempio: comunque l'OMS sarebbe dovuta intervenire. Lo fece con i mezzi dell'epoca (il DDT) che oggi nessuno adopera. Oggi forse userebbe altri mezzi: del resto: è passato mezzo secolo.
Per l'influenza aviaria. Folly: liberissimi di non darci peso. Ma ribadisco un paio di fatti.
1) L'influenza aviaria ce l'abbiamo (nei polli e in Asia) dal 1997. Sembrava debellata: a Hong Kong era sparita. Ma, dopo alcuni anni, rifa capolino. Che è successo? Dove è finita in questo tempo? Qualcuno ipotizza che sia rimasta rintanata nelle foreste, in qualche volatile selvatico. Abbia interessto una popolazione limitata ma poi, dopo qualche anno è ritornata in cittÃ*. Segno che il virus è tosto, e che non sparisce tanto facilmente.
2) Le mutazioni generiche che potrebbero portare ad una mutazione per noi pericolosa sono esclusivamente frutto del caso. Come il superenalotto: se tu giochi una combinazione la possibilitÃ* di fare 6 è limitatissima per non dire inesistente. Se tu giochi 100 schedine le probabilitÃ* salgono. Se ne giochi 1000, 100.000, o 1.000.000.000 allora salgono veramente di tanto. Il fatto che l'influenza stia passando di pollo in pollo, di paese in paese, equivale a dire che si stanno compilando sempre più schedine. Ancora il 6 (in questo caso evento infausto: sarebbe la mutazione pericolosa) non è uscito. Ma se si continuano a giocare sempre più schedine c'è il dubbio che dai e dai, alla fine il 6 lo becchi. Per questa ragione si è preoccupati della diffusione del virus, anche se, ovviamente, per ora colpisce solo pennuti e pochi umani che vivono in condizioni limite.
Che poi non sempre (o quasi mai) nei grandi mezzi di comunicazione nonpassi il discorso di cui sopra ma passi unpanico generalizzato è altro paio di maniche. Ma non diamo all'OMS pure le colpe che sono di giornalistucoli ignorantissimi )esempio: l'altro giorno ho sentito un servizio su Sky nel quale, per commentare l'ennesimo caso su un uomo, non hanno trovato di meglio che esordire con un "Alla fine è arrivato il temuto contagio per l'uomo". Notizia, ovviamente falsa: la possibilitÃ* che l'uomo si ammali è nota da anni. Ciò che si teme è che arrivi quel virus in grado di passare da uomo a uomo, non da pollo a uomo (cosa, che, ripeto, giÃ* è successo in un centinaio di casi).
Del vaccino cinese ho sentito anch'io. Mi pare che la settimana scorsa ci fosse quello ungherese. Ne hai sentito più nulla? A me sembra un po' strano che si trovi un vaccino per un virus che ancora non esiste.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
No, sono d'accordo che si doveva intervenire ma l'esempio te l'ho portato non tanto per la sua verve ecologica ma per mettere in luce che azioni non ben ponderate (e non per colpa o dolo, solamente per limitata conoscenza) conducono, talvolta, a conseguenze ben peggiori (in quel caso epidemia di peste).Originariamente Scritto da Jadan
E qui che insisto con te e Michele: io voglio solamente darle il peso che merita, operazione improba, lo so, ma mi guardo bene dal sottovalutarla solo per partito preso...voglio solo capirne un pò di più.Originariamente Scritto da Jadan
In virtù di ciò l'esempio portato non vuole "demolire" la credibilitÃ* dell'OMS però il mio pensiero in questo caso è che la politica informativa sia stata un pò "cannata".
In quanto organizzazione espressione dei singoli governi nazionali in seno all'ONU, io credo che l'OMS avrebbe dovuto mantenere il seguente principio informativo:
io, OMS, esorto voi, governi nazionali, a tenere non alta ma altissima la guardia sulla "chicken flu", ovvero fate le pulci ai vostri allevatori, fate le pulci al commercio di pollame, fate le pulci a chi si occupa di monitorare la caccia, etc.. etc... PERO', GUARDATE BENE che, in caso di "fuga di notizie" al proposito, ovvero campagna stampa ESAGERATA, io, OMS, mi vedrò costretta anche a negare l'evidenza come farebbe il più segreto degli agenti segreti.
L'ho messa giù un pò pittoresca ma spero che il principio che voglio comunicarti sia chiaro.
Riallacciandomi a quanto detto prima posso affermare che questa è solo una delle conseguenze che scaturiscono dall'adozione di una politica dell'informazione avventata....Originariamente Scritto da Jadan
stessisima mia considerazione, ho cercato su rep, corriere e ansa ma nisba...Originariamente Scritto da Jadan
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