Da wikipedia:
Con il termine superstizione si indicano credenze di natura irrazionale che possono influire sul pensiero e sulla condotta di vita delle persone che le fanno proprie, in particolare la credenza che gli eventi futuri siano influenzati da particolari comportamenti senza che vi sia una relazione causale.
Superstizione è una parola che deriva dal latino superstitiònem, composto da sùper (sopra) e stìtio (stato), sulla base di "stàre" o "sìstere" intendendo "fermarsi". Nel significato originario (Cicerone) indicava coloro che insistentemente si rivolgevano alla divinità con preghiere, voti e sacrifici, affinché li serbassero "superstiti" (cioè sani e salvi). Da qui il termine, come espressione di eccessiva scrupolosità e timore della divinità.
Dalle varie dottrine religiose vengono normalmente bollate come superstizioni le teorie e credenze non condivise, oppure teorie e credenze desuete o divenute palesemente inaccettabili.
Nelle superstizioni è spesso possibile riconoscere il persistere (eventualmente in forma modificata) di credenze pseudoscientifiche non più compatibili con la moderna cultura o di antiche ritualità religiose non più accettate dalla religione prevalente.
Alla luce di questa definizione, per me l'esperienza di Stefano è al limite: o meglio, a mio avviso può essere identificata col concetto di superstizione, più che come atto di religione, perchè non mi risulta che sia canonicamente accettabile che Dio si manifesti in quei termini, c'è una grossa componente di autosuggestione da prendere in considerazione. E comunque, ribadisco, spesso il limite tra le due cose è molto più sottile di quanto la gente possa credere. Con tutto il rispetto per Stefano. Mia zia tempo fa ha dichiarato di aver dialogato con la madonna in una chiesa. Che dire? Credete in quello che volete, fratelli.
Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
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