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    Burrasca forte leonex's Avatar
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    Talking Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    Nonciclopedia ci viene in soccorso simpaticamente quando dobbiamo descrivere le nostre città, faccio un breve sunto delle nostre (Foggia, Bari, Napoli ,ecc. )


    Foggia

    Posizione Geografica : Montenegro

    Anno di fondazione: Tu non eri ancora nato

    Abitanti : -155000

    Etnia Principale : Rom

    Lingua : Foggianazzo, Ortese, Macedone, Minoranze Italiane

    Moneta : Falsa

    Attività Principale : Rubare, spacciare, uccidere, prostituirsi, rapinare, truffare, estorcere, sputare a terra, picchiare a sangue le vecchie, distruggere i capolinea, piazzare ordigni nei negozi che non pagano, perdere la propria dignità per leccare il culo anche ai politici o a chi di dovere per ottenere un posto da 500 ¤ lordi e altri modi per danneggiare o fregare il prossimo



    Popolazione
    La popolazione del pianeta Foggia è composta per la maggior parte da Zannieri, ma anche da Vip (Very imbecill person) i quali vivono nella regione Plaza (noto locale del foggese davanti al quale giovani decerebrati lobotomizzati usano passare le sere a parlare del nulla o della potenza del subwoofer della propria minicar.). Durante il periodo estivo, la quasi totalità della popolazione si trasferisce sul satellite Siponto, dove si può ammirare il bellissimo Mar Marrone pieno di merda, un quasi oceano contente 0'000'000 tipi di forme di vita marine e diverse specie di colera. Invece un’altra parte della popolazione preferisce Campomarino, una piccola località marittima situata nel pianeta terra, a metà strada tra Orange County e Antannannarivo.

    I Chiachill

    Sono i truzzi foggiani per eccellenza, derivano dal peggio dei foggianelli e dei figh foggiani (a cui si ispirano per la maggiore). Amano farsi notare vestendo capi firmati nonostante sono dei morti di fame. Come tutti i truzzi, non disdegnano lo scontro verbale e poi fisico, naturalmente in 10 contro 1. Questo per dimostrare ai propri simili chi è il capobranco o per ingraziarsi una truzza. Sono talmente megalomani il che molte volte cercano di superarsi, cercando lo scontro fisico anche con tizi da 100 kg o contro campioni di Vale Tudo (sempre in 10 contro 1), soltanto che in questi casi tutti e 10 i truzzi vengono trucidati a sangue dal povero cristo che esasperato perde la pazienza.


    Piazzetta

    Ameno luogo situato in Foggia Vecchia che supera la densità di 302,09 ab./m², ove si mescolano metallari, poser, zannieri, truzzi, punkettoni, emo, naziskin, redskin, tu, io, vecchi, giovani, ultraquarantenni, ultras, Tizio, Caio e Sempronio, Ric e Gian, Gianni e Pinotto, Rocco e i suoi fratelli: Di, A, Da, In, Con, Su, Per, Tra, Fra, Batman e Robin, Cazz cucuzzil e Ov. Qui non accade assolutamente un cazzo. Raramente è possibile vedere sanguinare calciatori ubriachi del U.s Foggia mentre prendono testate sul naso.

    Piazza Puglia

    Luogo di ritrovo per i pochi esemplari foggiani che sopravvivono al Plaza e anzi, per contrastare i Figh. Foggiani e i Foggianelli finiscono per cadere in uno stile di vita diametralmente opposto ed ugualmente idiota. Chi frequenta Piazza Puglia:
    • è "comunista" (ha vaga memoria del viso di Che Guevara su una maglietta a sfondo rosso, conosce "Bella ciao" e parla male dei "fascisti", intesi come una non ben identificata categoria di persone cattive)
    • ha i capelli lunghi, o i dread, perché è "alternativo" (ovvero ha i capelli lunghi o i dread ed è comunista)
    • beve
    • fuma
    • fuma roba illegale
    • ha un pessimo rapporto con i propri genitori
    • se è uomo veste trasandato, fa tutto il possibile per puzzare e per sembrare uno spacciatore di droga estroverso; se è donna porta gonne viola e nere, borse nere con stampato sul davanti il viso "Jack Skeletron", protagonista di "The nighmare before Christmas", trucco pesante, ostentata aggressività e socievolezza con lo scopo di portare a pensare che sia una porcellona, e spesso numerose affinità con la categoria degli "emo".
    Viabilità (Per NoSync )
    Si basa sul principio del contrappasso: "se mi superi, posso anche farmi tutta la città in macchina, ma ti devo risorpassare io" ;
    Le modalità di sorpasso sono varie e tutte vivamente consigliate dalle autoscuole locali:
    • sorpasso a sinistra (con utilizzo frecce solo in presenza di turisti pellerossa o al massimo Cowboys);
    • sorpasso a destra, con accelerata potente e invettiva tipo e mmuv't, sang' d chitemmurt (let's go blood of who is dead to you);
    • sorpasso da tipo buono: quando sono tutti fermi al semaforo nella corsia per andare dritto, il tipo buono si dispone in pole nella corsia per girare: al verde scatta diritto arricchendo la propria autostima (la stima che ha nei confronti della sua auto, dotata di ripres che f'c paur e marmtton);
    • sorpasso comunitario: nasce dalla fusione di più o meno tutti i sorpassi citati, ma viene effettuato da orde di figh su comodi motorini rosa scioccante che ti sorpassano da destra, sinistra , sopra e sotto sbucando da appositi tombini, senza mai schiantarsi e morire fra atroci sofferenze, fra l'altro.
    • sorpasso extracomunitario: quando il lavavetri si avvicina, si è soliti lasciare 2-3 metri di spazio libero di fronte a sé, dando un po' di gas per superare il lavavetri che vi viene incontro il quale, talmente stupito dall'intelligenza foggiana, lascerà stare in pace il vostro lunotto.
    • sorpasso pedonale: tecnica che consiste sostanzialmente nel sorpassare, a destra, un auto guidata naturalmente da un non-foggiano che ha rallentato per permettere al pedone di attraversare sulle strisce. L'invettiva con la quale è accompagnata la manovra è simile a quella del sorpasso da destra: e lliv't, sang' d chitemmurt (let's move, blood of who is dead to you);

    Lingua ed espressioni idiomatiche
    A Foggia si parla il foggiano (e grazie al cazzo), una lingua derivante dal ceppo azerbaigiano la quale contiene termini che risultano essere comprensibili solo ad un ornitorinco (foggiano anch'esso, come minimo). Questa lingua non contiene vocali a parte la Ü (pronuncia: /uwh), la ¾ (/hhhih) e la Ø (/hòhhh); Invece riguardo le consonanti, oltre a quelle che conosciamo vi sono anche altre: ¥ ¶ ß ¢ § Γ(purtroppo la pronuncia di tali segni non è udibile da orecchie umane).
    Per quanto concerne le espressioni di uso comune, esse sono utilizzate indipendentemente dalla scala sociale di appartenenza e vanno per la maggiore negli adolescenti. Ce ne sono molte, ma fra le più gettonate troviamo (di seguito riportate in italiano):
    • Non ce la fai più!
    • Che ci staaa!
    • Non peeenso!
    • Non si può sentire!
    • Non si affronta!
    • Ti faccio fuori!!
    • Dimmelo!
    • Fa paura!
    • Scandaloso!!!!
    • A catena!
    • A mostro!
    • Non me la fido (più)!
    • Ti sai!
    • Mena i numeri!
    • Fai stare
    • (Allora) Sei uno buono!
    • grazie al cazzo!!!!
    • stai proprio di fuori!
    • Stai senza! (femmine)
    • Alla senza proprio! (come sopra)
    • Non è bello
    • Pezza!
    e altre...
    Inoltre esistono anche le rispettive varianti in Foggiano (qui di seguito riportate, ma tradotte in lettere italiane):
    • Mannagg a sand nind!
    • L'oss'r frac't d kitemmurt!
    • Quat'a zoccl f'tent mb'st't d mammt!
    • P'ngon amer'cn
    • U ciann i mamm vostr!
    • E nu man'comj qua!!
    • Nn c'a fij chiù!
    • Che c' st'c!
    • Nn z' pot' sent'!
    • F'c paur'!
    • A câtè
    • t' fazz' for'!!
    • A mostr
    • Nn ma fid' cchiù
    • M'è svrzllt u Striôn!
    • C'haggh ment nu mallard n'cp che s stc ancor pulzann i recch!
    • Nn z' Pot' Gnott'!!!(dal significato molto simile al Nn z' pot' sent', utilizzato per lo più dai "cultori" appassionati del dialetto)
    • Vacc'u cunt a Caracozz
    • Men' i numm'r
    • Sa fà
    • (Allor') Sì un' bun'!
    • Và pitt l'ogn a i paparell
    • Che vij facenn
    • Pesc o cul e caramell pa a'toss
    • Chessimalt?!
    • Chessò??
    • Grazi'o cazz!!
    • Sti proprj d' for!!!
    • Sti senz!!
    • Sì nu p'nind p'nind (con variante di "Sì nu dov'è dov'è")
    Forma di Governo

    Pare che non esista nessuna forma di governo, perché tutti fanno quello che cazzo vogliono. Tempo fa fu proposta la Stereocrazia, forma di governo in cui comanda il possessore del subwoofer più potente il sabato sera in macchina a Piazza Italia. Il governo cadde dopo un colpo di stato della finanza che sequestrò tutti i cd falsi usati dal capo di stato. Nel Mesozoico invece il pianeta fu governato dall’attuale imperatore della Prussia, Pino Campagna. In un'altra epoca, non molto lontana, vi è stata una forma di pseudo governo: quello di Orazio Ciliberti, un manichino probabilmente requisito dall'Upìm dopo il fallimento di quest'ultima (avvenuta a causa dei continui furti effettuati da "quelli della Spelonca").

    Curiosità
    • Foggia è gemellata con Goppingen, capitale del Dovecazzositrovistan;
    • Foggia è gemellata anche con Pescasseroli, che nessuno conosce, neanche il sindaco di Pescasseroli stesso;
    • Zdenek Zeman parla foggiano;
    • Foggia è in C1 (ma non ditelo allo stadio);
    • Io sono di Foggia;
    • Io non sono di Foggia
    • A Foggia non esistono Eurospin;
    • A Foggia non v'è traccia di LIDL;
    • A Foggia l'IKEA è costituito dal raccogliere i mobili smessi depositati molto civilmente in prossimità dei cassonetti, smantellarli e crearne di nuovi, e inutili;
    • A Foggia vige la legge della natura (del più forte e più Zanniero);
    • Se in Italia dici Spelonca, penseranno tutti ad un grotta. Se a Foggia dici Spelonca, la gente comincia a preoccuparsi;
    • Il 90% del territorio comunale è costituito dall'Ipercoop, il 10% dallo stadio, lo 0,0000001% da Segezia
    • I semafori foggiani hanno un significato diverso: con il verde si passa, con il giallo ci si ferma e si prende per il culo i lavavetri e/o i romeni con la fisarmonica, e con il rosso si passa a più di 120 Km/h;
    • Inoltre, se si sta correndo a 120 km/h una strada urbana e si vede un semaforo verde, si arresta di colpo;
    • Se si avvista un semaforo col giallo allora si accelera fino ai 180 km/h;
    • Col semaforo rosso, la velocità' non varia e resta di 120 Km/h
    • La più elevata casta sociale viene identificata nei Terrazzani (pron. "Terrazz'n")
    • Quest'anno il Foggia sale in serie B (io penso)
    • ma non è vero
    • L'illusione è la nostra migliore qualità'!

  2. #2
    Burrasca forte leonex's Avatar
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    Default Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    Bari

    Posizione Geografica : Golfo del Polpo

    Anno di fondazione : 2020

    Abitanti : Baresi

    Lingua : D'u sine e d'u none

    Sistema di Governo : Latitante

    Moneta : Cd contraffatto

    Attività principale : Scippo, Rapina



    Bari è una città italiana delle Puglia nota per... niente. È una città priva di qualunque attrattiva e importanza. È stata fondata qualche giorno fa da un branco di galline pazze e in menopausa.

    Uno dei vari divertimenti offerti dal "Percorso delle sgagliozze"





    Gli abitanti di Bari, cioè i baristi, sono tra le persone più antipatiche del mondo, soprattutto a causa del loro dialetto, che definire incomprensibile e irritante sarebbe quasi un complimento. Si calcola inoltre che fra 100 baresi, 99 siano truzzi: anche questo rende i baresi il popolo più odiato d'italia (dati Istat).


    Attività
    L'attività principale della popolazione barese è la produzione di orecchiette. Le orecchiette sono un tipo di pasta, fatto con calce, sabbia, acqua del gabinetto e borotalco, con una graziosa forma di antenna parabolica. Questa particolare forma non è casuale: le orecchiette servono ai Baresi anche a mettersi in contatto con gli extra-terrestri, popolo da sempre molto amico di quello barese. Le orecchiette vengono condite solitamente con ragù di paesano, o di altro pugliese(i Baresi odiano i paesani e li sfruttano per produrre un macinato molto gustoso) Ogni brava massaia barese si allena fin da piccola a creare delle orecchiette perfette, allenandosi per esempio con le caccole del naso.
    Le baresi sono così sollecite nell'allenarsi a produrre orecchiette, che molto spesso le loro mani assumono forme mostruose: si tratta di una particolare forma d'artrosi: la "recchiosi".

    I Baresi
    I Baresi, non si è ancora capito per quale oscura ragione, ritengono di essere un popolo meraviglioso e amato da tutto il resto del paese. Questo ovviamente non corrisponde alla realtà, e lo dimostra un sondaggio del 2006: alla domanda "Qual'è la città italiana che odi maggiormente?", il 96% degli italiani ha rispoosto "Bari", il 2% ha risposto: "Gardaland", l'1,5% ha risposto "tutte ugualmente", e lo 0,5% ha risposto: "Non credevo di vivere in Italia".

    Il vero barese

    1. Beve solo ed esclusivamente Peroni da tre quarti (e lotta contro la diffusione della Dreghèr da 33 o della Raffo tarantina).
    2. Ha mangiato almeno una volta i frutti di mare sul porto (contrastando la concorrenza sleale della costa di San Giorgio): in particolare, si esibisce nel risucchio di ricci (rabbrividendo all'idea che in Giappone li credono velenosi) o taratuffi.
    3. All'estero, ha gridato almeno in un ristorante la mitica frase Giovane, spacchi due cozze, provocando così l'imbarazzo di quanti sedevano al suo tavolo.
    4. Almeno una volta nella vita è finito in ospedale per il tifo, e gli stadi non c'entrano nulla.
    5. Riconosce come sport ufficiale il Gioco della birra, anche se gli tocca fare il sotto.
    6. Si riconosce dai gadgets della auto: santino di Padre Pio, sciarpa del Bari, squadra tradizionalmente perdente, e stemma della società accanto alla targa.
    7. Da '90 al '95 ha fatto almeno un abbonamento al San Nicola.
    8. Ha le maglie di Igor Protti, David Platt e Joao Paulo.
    9. Se di ***** femminile, ha partecipato almeno una volta alla nottata delle zitelle nella Basilica di San Nicola.
    10. Consuma abitualmente (o lo ha fatto perlomeno una volta) sgagliozze e popizze, altrimenti le vende.
    11. Conosce a memorie tutte le canzoni di Toti & Tata e le trame delle loro sit com.
    12. Sa tutte le battute di Solfrizzi in Selvaggi.
    13. Ha visto con commossa partecipazione tutte le puntate de Le Battagliere.
    14. Ha come profeta Gianni Ciardo, e scambia i suoi detti (sopra alla nonna o abbasso alla commara?) per il Bignami.
    15. Ha fatto almeno un bagno a Pane e Pomodoro, contraendo in un sol colpo ebola, malaria e febbre gialla.
    16. Si esprime in un linguaggio comprensibile solo dai suoi simili: usa cadenzialmente interiezioni tipo Mò e ce cous, Matà, e sottili metafore come Vai a rubare a San Nicola o Ne hai fritti di polpi.
    17. Compra la Gazzetta del Mezzogiorno, ma, noto per la sua ignoranza, la usa solo per foderare la cuccia del cane o la gabbia del canarino.
    18. A distanza di decenni è ancora convinto che Business serva a tappezzare la macchina quando ci si infratta.
    19. Usa passare la domenica mattina dilettandosi nella sacra arte dell'arricciamento del polpo.
    20. Consuma periodicamente panini alla chitemmurt o chitestramurt dai panemmerda, o i panzerotti al cofano.
    21. Riconosce come piatto nazionale le orecchiette alle cime di rapa, che consuma almeno una volta a settimana.
    22. Ha assistito almeno una volta ad uno scippo a Bari vecchia, o ne ha compiuto uno.
    23. È stato sfiorato più di una volta dal pensiero di comprare un appartamento a Punta Perotti.
    24. Il grado di pericolosità di un barese si racchiude in un monito: IAPRE L'ECCHJIE.
    25. Ogni padre barese aspetta il momento giusto per dire al figlio: ti devo imbarare e ti devo perdere...
    26. Se ti chiami Nicola, esistono notevoli probabilità che tu abbia origini baresi.
    27. Se quando ti presenti col solito Piacere, Nicola ti senti rispondere Questa è la mano e questa è la ciola, allora ti trovi di fronte ad un barese.
    28. Ogni cuoca barese conosce una sola certezza: La mort d'u pulp iè la c'podd.
    29. Quando segna a calcetto, costringe la sua squadra ad esultare col trenino.
    30. Conosce la Prefettura in quanto palazzo del piazzale dei Battiti live, evento di irrilevante importanza che ospita cantanti come "Esmeraldo" "Freddy Clavicola" e "Geppo Spengio".
    31. Per il barese un po' più elevato, la Prefettura è il palazzo accanto al parcheggio del Piccinni.
    32. È FERMAMENTE convinto che "Ce Parigi avesse ù mar sarebbe 'na piccole Bàr" E lui a Parigi non ci è mai stato.
    33. Se un inglese gli scrive "Kiss, so love me", si guarda intorno per capire chi ha fottuto le uova dell'inglese.
    34. Può vantarsi di aver indossato negli anni '90 la mitica tuta acetata.
    35. Parcheggia in seconda fila ANCHE con la bici.
    36. Se negli anni '90 era un bambino, è cresciuto con la convinzione che esistessero davvero bambini come Cosè Cosè.
    37. Il vero barese CANOSCE A SADDAMM!
    38. Nonostante il Bari in B, il Petruzzelli ancora in rovina, gli autoradio che spariscono, i parcheggi che sprofondano...ha ancora il coraggio di cantare: "Cuss addò stam, iè ù megghiìe paise".
    39. I so d' baar....punt e avast!
    40. Ha un quoziente intellettivo decisamente inferiore alla media nazionale, già bassa.
    41. Ascolta le canzoni napoletane... nonostante odi i napoletani
    42. Un vero barese non fa mai la fila, ma si incazza se gli passi davanti.
    43. Aver sbeffeggiato Cassano per la sua italica performance come testimonial delle posate del Bari
    44. Conosce bene l'autobus nr. 3

  3. #3
    Vento forte
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    Default Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    Varese non l'ho trovata, ma mi sono rifatto con Novara
    http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Novara

    - Una volta eliminato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, dev'essere la verità -
    Stazione meteo: Denitron Meteo

  4. #4
    Burrasca forte Lorenzo Catania's Avatar
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    Livorno
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    Default Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    Carina

    http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Livorno

    “Livorno è molto bella. A tratti ricorda persino Pisa!”- Lucarelli

    “Punto su Livorno per le prossime elezioni.”- Fini

    Livorno è una città dell'Unione Sovietica che confina ad ovest con Cuba, a nord con la Padania, a est con Mosca e a sud con Pisa.
    [modifica] Storia

    Livorno fu fondata da Stalin nel lontano 1935. È infatti eretto un busto in suo onore di fianco allo stadio Armando Picchi. Dal 1950 é ufficialmente in guerra con Pisa, città che da sempre incassa i peggio insulti dei livornesi. Il 4 ottobre 1975 a Livorno è nato Cristiano Lucarelli, attualmente in lista per le elezioni della Camera dei Deputati nella lista di Forza Nuova. Nata come porto di Pisa, cresciuta come deposito di tutte le cose rubate nel Mediterraneo, la città di Livorno conosce oggigiorno il suo periodo più florido; infatti è molto sviluppata l'industria degli infradito, degli occhiali da sole e della tinta per capelli, i tre prodotti più amati dai livornesi. Nonostante il perenne complesso di inferiorità nei confronti della vicina Pisa(via Grande, piazza Grande, cinema Grande) Livorno si sta rialzando grazie alla sua squadra di pallone che milita in serie A, soprattutto grazie alle prestazioni del suo bomber Cristiano Lucarelli, attualmente partito per l'Ucraina con la convinzione che quel paese graviti ancora sotto il blocco dell'Urss. Grande poi il legame della città labronica con il cavaliere Silvio Berlusconi,che nelle ultime politiche ha toccato qui il recordo del 91% di consensi con il casino delle libertà.

    Studio dell'Uomo Livorniano, raccolto nelle forme perfette del quadrato e del cerchio


    [modifica] Livornesi Celebri

    • Cristiano Lucarelli - ex calciatore ora rappresentante di Forza Nuova e teorizzatore di idee neofasciste e corporativiste. Tifa Pisa.
    • Aldo Montano - ex atleta e campione di scherma, in seguito poi diventato trombatore professionista. Attualmente è senza pene.
    • Paolo Bettini - ciclista detto "il Grillo". In bici si è scalato tutta la calafuria.
    • Carlo Azeglio Ciampi - ex presidente della repubblica itagliana. Molto amato dai livornesi che, simpaticamente, lo hanno soprannominato "il Babbo".
    • Fausto Bertinotti - non è nato qui, ma in pratica è come se lo fosse.
    • Mamma Franca - autorità nel campo delle pellicce. Sotto le ascelle possiede pelo di favollo, pesa 174 kg ed è alta un parrucchino e mezzo.
    • Giovanna la Matta - bizzarra figura nel panorama della città (particolarmente da dopo la decisione, presa nel 1914, di non fare più visita a un parrucchiere), la si poteva vedere ogni mattina a incamerare discussioni con l'amico immaginario Beppe, compagno di vecchia data.
    • David Balleri - compagno di merende di Cristiano Lucarelli, attualmente lo usano come boa a Tirrenia. Pesa 179,2 kg ed è soprannominato "lo Squalo".
    • Solange - il ricchione più amato dagli italiani.
    • Paolo Ruffini - il principale doppiatore di Il nido del cuculo.
    • Alberto Fremura - Artista contemporaneo di elevato livello, vignettista sagace e puntuale, fumatore di sigari toscani dalla Torre di Calafuria.
    Last edited by Lorenzo Catania; 17/04/2008 at 11:44.
    "La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)

  5. #5
    Vento fresco Massimo's Avatar
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    Default Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    “Quel ramo del lago di Como... ora che lo guardo bene è senza foglie”

    - Manzoni Como è una città situata sul lago di Como, dal quale prende il nome, e non il contrario, come afferma qualche stolto, anche se un recente studio dell'università nazionale di Segonia ha affermato che il nome della città deriva dal formaggio. Non è possibile confondere Como con Bergamo se non in uno dei 365 giorni di nebbia all'anno. Per questo motivo il 29 febbraio è stato dichiarato giorno dell'identità.




    Como confina a sud con la provincia di Como, a nord con il lago ad ovest con la spazzatura ad est con i buchi del gruviera.
    Le sue uniche montagne sono quelle di spazzatura, sulla quale c'è il castel Baradello, fatto edificare da Barbarossa nel VXLCDIII secolo.
    [modifica] Il lago di Como

    La forma del lago di Como potrebbe vagamente assomigliare ad un drago alato cavalcato da una puzzola, ma solo se vi mancano 23 diottrie. In realtà ha una forma a Y rovesciata; qualche professore ha tentato in passato di correggere l'ortografia cercando di ribaltare l'Italia intera in modo tale che risultasse diritta, ma gli USA si opposero a tale rimedio in quanto avevano già tutte le loro armi nucleari puntate sulle principali metropoli italiane e riprogrammarle costa fatica. Si trovò un compromesso facendo credere che la forma del lago fosse quella di una λ (Lambda, nota lettera dell'alfabeto della Grechia).
    Da tempo gli abitanti di Lecco, i leccaculesi, rivendicano la proprietà del lago insinuando che essi "ci hanno pisciato dentro per primi"; tuttavia i comaschiani hanno dalla loro l'importantissima testimonianza di Alessandro Manzoni per cui il lago appartiene per diritto alle Lucciole, note imbarcazioni del lago, su cui esercitano la loro professione donne di buon costume (l'ondeggiamento delle barche aiuta il coito oltre a far venire il mal di mare).




    Storia



    Gayo Giulio Cesare il 32 Abagnale dell'anno decise di fondare una nuova città in Svizzera ma sbagliò mira e la fondò in Italia col nome di "Ambarabaciccicoccò tre civette sul comò" poi rinominata "Como", ma per gli amici "Mario". Federico Barbarossa qualche anno dopo decise di andare a viverci, poiché era scemo, Attualmente Gigi D'alessio ha deciso di viverci. E ho detto tutto.



    Cultura

    La cultura a Como è del tutto assente. Sono tutti ignoranti. Tutti. Questo spiega perché siano tutti leghisti.
    [modifica] ¤conomia

    L'economia comasca è forte molto per lo spaccio di cocaina della quale fanno molto uso i VIP ed politici che hanno comprato la casa in riva al lago. Per cui non faranno mai controlli nel lago per vedere il tasso di cocaina nell'acqua, come ad esempio hanno fatto col Tamigi a Roma.
    Molti imprenditori lasciano credere che la città si regga sulla produzione di seta, ora più che mai in crisi causa concorrenza cinese. La città è quindi destinata a cadere in miseria nel giro di pochi anni, oppure destinata a cadere nel giro della prostituzione di strada, che darà del filo da torcere a quello su acqua (le Lucciole).
    [modifica] Turismo

    Tutti i turisti vengono perché non fanno i controlli nel lago. I comaschi, noti per la loro cordialità e ospitalità, accolgono i turisti con la doppietta in una mano e una pala nell'altra.




    Comaschi Famosi

    [modifica] Cofemmine



    [modifica] Curiosità

    • Se vai a Como con un po' di voglia di vivere, torni a casa che il suicidio ti sembra un'alternativa troppo bella per essere possibile.
    • Se vai a Como già rassegnato, hai fatto comunque almeno 140 chilometri per niente.
    • Se non vai a Como, hai fatto la scelta giusta.
    • Se abiti a Como, saprai di certo che il padrone del bar "DA ALFREDO" ha la faccia da bravo ragazzo, ma in verità è un brighella.

  6. #6
    Tempesta violenta SIMOdena's Avatar
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    Default Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    MODENA
    “I love this city!”

    - Nessuno su Modena “Ah... Il lungomare di Modena”

    - Freak Antoni su Modena Modena è una metropoli delle Repubbliche Confederate dell'Emilia Romagna. Conta 34'562'356 di abitanti e la moneta corrente è l'"Unibon".


    Storia

    Prima dell'inizio del XX° secolo, Modena era la capitale dell'Impero delle Forze del Male, meglio conosciuto con il nome di "Ducato Estense". In seguito a una mano di poker andata a male per i signorotti del luogo, il comando passò nelle mani dell'emissario della chiesa, mons. Benito Cocchi che strinse il cappio sulla cittadinanza con l'organizzazione di grandi adunate in prossimità dei periodi di festività religiose, come i "Martedì del Vescovo" o gli incontri dei cresimandi al palazzetto dello sport cittadino. Motivo scatenante della terza guerra mondiale fu il ratto della Secchia rapita da parte di quei crucchi dei Bolognesi (citazione necessaria). La leggenda volle che questo magico contenitore fosse senza fondo e in esso si potessero raccogliere infinite quantità d'oro e preziosi. In verità era solo un vaso da notte usato da un Camionista seguace di Germano Mosconi. Quindi, ancora una volta, i bolognesi lo presero in quel posto. Negli ultimi anni, il regime di Benito Cocchi andava allentandosi. Il "governo" fu affidato infatti al suo pupazzo da ventriloquo, l'avvocato Giorgio Pighi. Alla fine è inutile che riporti tutte queste notizie, perché tanto a nessuno importa.
    [modifica] Geografia


    Il malvagio mons. Benito Cocchi. Notare la cattiveria insita nel suo sguardo


    La provincia di Modena viene attraversata da due fiumi: il Panaro e il Secchia. Il nome del primo deriva da una disattenzione del cartografo che, mentre tracciava la mappa della città, in lontananza aveva intravisto un paninaro. Il secondo invece è stato nominato così per ricordare i fatti gloriosi della terza guerra mondiale. Modena è una provincia prevalentemente pianeggiante, con la costante presenza di sabbie mobili e paludi dentro le quali cadere e annegare miseramente. Per questo è una zona molto frequentata dagli emo. A sud vi è la pedemontana appenninica con relativa catena montuosa. GLi abitanti sono mediamente zozzi,poco colti e tendenzialmente truzzi. Da notare che, nell'area da Formigine a Maranello, la presenza di tamarri e figacce è maggiore più di ogni altra zona della provincia. Enclave della truzzaggine nella zona settentrionale è senz'altro Bastiglia. In questo comune, a ogni ora del giorno e della notte non si può circolare senza sentire una hit di Claudio Coccoluto, sparata o da una Fiat Ritmo elaborata con motore da 500 cv, o da dentro un cassonetto dell'immondizia, o dall'unica casa di riposo presente nel luogo, "Villa Pina". All'interno della provincia esiste anche una repubblica indipendente autonoma: il Califfato di Magreta. Questa nazione cade in pessime condizioni: la disoccupazione è a livelli altissimi, nei bar viene servita solo birra analcolica e il locale torneo di beach-volley è stato sbeffeggiato anche dai cronisti di Sky-sport. Quindi, se dovete attraversare questo territorio, cercate di:
    • Inventarvi un'altra strada
    • Altrimenti, provate a non farvi vedere da nessuno degli autoctoni che sono notoriamente rissosi e violenti.
    [modifica] Economia


    Una delle notizie più importanti della storia apparse sulla Gazzetta di Modena


    L'economia del luogo si basa sull'enogastronomia, la ceramica, la chimica e la produzione di melassa. Nel 1929 la Grande Depressione, causata dalla nuova stagione di Colorado Café, causò il crollo dell'economia Modenese. La lira valeva meno di un chilo del peggior sale delle valli di Comacchio. Allora, l'oscuro signore mons. Benito Cocchi decise di adottare come moneta l'"Unibon", di modo che chiunque possedesse salamini, mortadelle, prosciutti e cotolette avesse in mano una valuta utilizzabile per le transazioni commerciali. Da ciò si deve la fortuna di Enzo Ferrari, fondatore dell'omonima casa automobilistica, oggi conosciuta in tutto il mondo. È molto rinomato anche il giornalismo: la Gazzetta di Modena e il Resto del Carlino vendono ogni giorno milioni di copie. Il 97% di esse viene utilizzato per l'imballaggio di gomitoli giganti di lana di montone.
    [modifica] Il Lambrusco


    Lode lode al Lambrusco


    Un vero modenese non potrebbe dirsi tale se non ingerisse almeno 23 litri di Lambrusco al giorno. Questa è una bevanda dalle molteplici proprietà benefiche:
    • Incrementa l'intelligenza e l'autostima
    • Si diventa più audaci con le donne
    • Il mondo appare molto più gradevole
    • Si è in pace con sé stessi
    • È molto più facile fare festa e rapportarsi con il prossimo
    • Si è in grado si apprezzare le donne per quello che sono e non per quello che hanno. No, scusate, questa è una cazzata.
    [modifica] La Famiglia Pavironica


    La Famiglia Pavironica dopo il Gods of Metal


    La Famiglia Pavironica è la death metal band più famosa della città di Modena che ha anche l'hobby di animare feste carnevalesche e promuovere iniziative culturali (vedi "sbronze colossali").
    La tradizione esige che, ogni anno, per giovedì grasso, la Famiglia Pavironica arrivi in città sul "Treno della Morte" (un normalissimo treno regionale) e che attraversi il centro storico su un carro allegorico raffigurante Cthulhu lanciando borchie e sfere chiodate alla folla festante. Una volta giunta in Piazza Grande, la Famiglia Pavironica arringa la cittadinanza con un discorso sull'attualità modenese (il cosiddetto "Sproloquio" dove si sfotte un po' chiunque in dialetto modenese) e conclude con un concerto violentissimo di due ore.
    La formazione della Famiglia Pavironica comprende da diversi decenni gli stessi membri:
    • Sandrone: voce, basso e vanga.
    • Sgorghiguelo: chitarra e caccola del naso.
    • Pulonia: batteria e cuffietta bianca da notte.
    [modifica] Sport (detto anche sprokt)

    Modena è si è fatta notare nello sport anche a livello nazionale. Il Modena FBC è la squadra di calcio cittadina militante in serie B. I giocatori più importanti sono Paolo Meneguzzi, Sandro Bondi e Walter Veltroni. A livelli altissimi è la Cimone Volley, anche se da qualche anno ormai non vince ogni singola coppa/torfeo/campionato a cui prende parte. Il pallavolista più rappresentativo della squadra è senza dubbio Andrea Giani, residuato di una clinica geriatrica di terza scelta. Giovane promessa della squadra è invece il palleggiatore Adriano Pappalardo.
    [modifica] Piaghe sociali


    Darth Vader ha vissuto tempi migliori


    Anche Modena, come ogni città del resto, ha le sue beghe. Negli ultimi anni, i truzzi si sono diffusi come funghi in tutta la provincia modenese dando filo da torcere ai metallari.
    Ma la piaga sociale che costituisce grande flagello è senz'altro quella della povertà dei pluri-miliardari. Caso lampante è quello di Luciano Pavarotti, il celebre tenore, che da diversi decenni non è più in grado di pagare le tasse. Per non parlare poi dello stesso Darth Vader, come ci illustra eloquentemente l'immagine qui a fianco. Sempre più devastante è senza dubbio la diffusione a macchia d'olio di CL: con l'organizzazione di veri e propri sabba inneggianti alla dubbia persona di Ratzinger, organizzano anche concerti di Rock cristiano. I fondatori di questo genere (per fortuna) molto di nicchia sono i Controtempo.






    Avatar: Modena dopo una nevicata
    http://salicetameteo.altervista.org/


  7. #7
    Mad
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    Default Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    Bergamo

    Da Nonciclopedia, l'enciclopedia in libertà vigilata



    “Divertirsi a Bergamo è facile come essere un ebreo ad Auschwitz” (Hermann Goering)

    “Bergamo è la città migliore per staccare la spina e non pensare al mio lavoro” (Rocco Siffredi)

    “Secondo i Bergamaschi l'edilizia è desiderabile per se stessa” (Aristotele)



    Bergamo, detta anche Città dei Mille Muri è una città del Nord. Non è ridente, perché i suoi abitanti sono gente che lavora e non perde tempo ridendo. Non ha importanza neppure la nazione d’appartenenza: agli abitanti di Bergamo (detti Bergamaschi e Bergafemmine) importa solo essere a Nord. Di chiunque e di qualunque cosa. Ne consegue che i bergamaschi credono di essere al Polo Nord, e indicono periodiche crociate contro gli esquimesi, noti terroni. Non confondere Bergamo con Como.

    Le Mura di Bergamo, che ingannarono Marco Polo




    Gli abitanti di Bergamo narrano una leggenda secondo la quale sarebbero discendenti degli Iperborei mitica popolazione dell’estremo Nord dedita alla costruzione rituale di ipermercati per celebrare l'apparizione delle aurore boreali e di alcuni preistorici SouZ maschi, iperdotati e supergalli, ciò è riscontrato dalla alta percentuale presente di discendenti SouZ ancora nella popolazione odierna e che dimostrò la sua alta riproduzione all'incirca vicino allo 50 d.c.a.c. con uno dei loro esponenti chiamato Nerone. Quindi è riscontrato che un'elevata percentuale della popolazione bergasca faccia parte de "La Banda dei SouZ".

    "La Banda dei SouZ"

    In realtà è quasi certo che la città sia stata fondata nel Pranzozoico (era geologica precedente al Cenozoico ma successiva al Colazionezoico e soprattutto al aperitivizoico) da tribù guerriere di origine svervegia e intrippata di giochi online fin già dal 3000a.c. quando alcuni guerrieri SouZ batterono gli egiziani nella prima guerra mediterranea.
    Il nome “Bergamo” deriverebbe infatti da due parole svervegie, “Bergh”, che significa “sbattere ripetutamente la testa contro una pietra appuntita sotto effetti di mariajuana” e “amo”, che significa “mi piace più che scopare soprattutto la ragazza altrui”.
    Tale pernicioso passatempo, oltre a limitare lo sviluppo demografico della città, testimonia inequivocabilmente lo scarso quoziente intellettivo delle tribù fondatrici che infatti furono sottomesse, nel 256 a.C, dall’Alleanza Avicola costituita da Galli Boi, Galli Amburghesi e Galline Padovane.
    Il malgoverno dei volatili cessò nel 44. a.C a causa dell’influenza aviaria, le truppe romane presero così possesso della città e decisero di sfruttare la congenita abilità degli abitanti nella costruzione di muri, esportandoli come schiavi in tutto il mondo.
    Tracce inequivocabili della presenza di bergamaschi nel mondo sono il Vallo di Adriano, il Muro del Pianto, le Piramidi egizie (secondo una diffusa leggenda bergamasca, infatti, degli africani non sarebbero mai stati in grado di fare tutto quel lavoro da soli) e, naturalmente, la Grande Muraglia Cinese. Secondo recenti studi, infatti, l’immigrazione cinese in Italia sarebbe in buona parte dovuta al desiderio, da parte di questo popolo, di conoscere i divini artefici del loro principale monumento.
    Dopo la caduta dell’impero romano, il Medioevo vide la città in preda allo scontro tra opposte fazioni: i signorotti locali guerreggiarono per secoli per stabilire chi avesse la torre più lunga.

    La vincitrice delle ultime cinquanta edizioni di Miss Bergamo


    Le controversie vennero risolte con l’annessione di Bergamo alla Repubblica di Venezia, avvenuta nel 1327: i veneziani, capitanati dai fratelli Polo (Marco Polo e Polo Nord), vedendo le celebri mura della città cedettero di essere già arrivati in Cina e sottomisero gli abitanti, vantandosi della velocità dei propri mezzi di trasporto.

    Tipico spuntino bergamasco


    La gloria dei Polo, tornati in Laguna, fu assai effimera: l’equivoco venne presto scoperto e Marco Polo, che ammise di non sapere leggere la bussola né tantomeno utilizzare il navigatore satellitare, venne sarcasticamente soprannominato “il buco con la menta intorno” e imprigionato a vita. Alcuni suoi irriducibili fan fondarono però una società segreta che si batteva per la sua scarcerazione, il “Polo delle Libertà”, che ancora oggi riesce misteriosamente a conquistare proseliti.
    Polo Nord riparò invece all’estero e fece una fortuna con il commercio di ghiaccioli tossici chiamati “Polaretti”.
    I veneziani utilizzarono Bergamo come colonia penale per gli adulteri e i giocatori d’azzardo, che nell’austera città murata erano costretti a cambiare usi e costumi.
    Nel 1799, dopo il trattato di Campoformio (detto anche “di Cloroformio” perché Napoleone tentò di addormentare con questa sostanza i sovrani delle altre nazioni e divorarsi tutte le tartine del buffet) Bergamo passò sotto la dominazione austro-ungarica.
    Gli abitanti ricordano ancora con nostalgia la illuminata dominazione asburgica, caratterizzata dai coprifuoco e dall’assenza di dibattiti politici e commerci carnali.
    È noto che, durante le Guerre di Indipendenza, i bergamaschi parteggiassero per l’esercito austriaco, i cui componenti erano tutti nati sopra la linea del Po.
    Annessa suo malgrado allo stato italiano, Bergamo è stata incredibilmente risparmiata dai bombardamenti alleati durante la Seconda Guerra Mondiale.
    Per celebrare l’evento, gli abitanti, rivelando una volta di più il loro acume, anziché darsi alla pazza gioia e distruggersi di alcool e amore libero, decisero di fare un voto e proibire per 50 anni la costruzione di sale da ballo e altri locali di perdizione nel territorio cittadino.

    Popolazione

    Bergamo ha attualmente 118.350 abitanti regolari, così composti percentualmente:
    • 86,69% SouZ
    • 4,53% anziani
    • 3,81% etilisti
    • 3,2% immigrati di seconda generazione dalla Terronia
    • 2,32% preti, vescovi, suore e clero vario
    • 2,24% leghisti
    • 1,51% etiopi ed eritrei alloggiati presso strutture assistenziali
    • 1,01% senegalesi
    • 0,79% individui di cognome “Hasani”
    • 0,73% giovani
    • 0,41% cinesi
    • 0,01% giovani non illibati
    La somma è superiore a 100 perché si tratta di percentuali multiple: ad esempio gli anziani etilisti sono stati conteggiati sia come “anziani” che come “etilisti”, mentre gli anziani immigrati di seconda generazione dalla Terronia e leghisti (uno dei gruppi sociali dominanti) sono conteggiati in tutte e tre le categorie.
    Esistono inoltre 564.789 abitanti irregolari, al 100% boliviani provenienti dalla città di Cochabamba.
    Tuttavia, l'omogeneità della popolazione è data dal culto imposto della Dea Neroazzurra detta anche Atalanta, per la quale si celebrano riti nello Stadio-tempio.

    Il Grande Porpora, suprema autorità bergamasca


    Forma di governo

    Bergamo è governata da una monarchia assoluta di stampo teocratico.
    Il vescovo, detto il Grande Porpora (GP) è la suprema autorità cittadina: egli è proprietario di tutti i giornali e le emittenti televisive locali, nonché di metà del patrimonio immobiliare del centro storico, tenuto volutamente sfitto per evitare che vi si installino dei locali notturni.
    Non volendo comparire in prima persona, il GP utilizza dei replicanti prestanome che svolgono a turno il ruolo di sindaco, consiglieri comunali ecc.


    Lingua

    Lingua ufficiale è il dialetto bergamasco, che secondo alcuni studiosi è una lingua superiore di origine extragalattica che permetterà un pacifico sbarco di colonie aliene sulla Terra nel 2054. Un'altra corrente di studi fa derivare questa lingua da una sorta di codice interpersonale per opporsi alla lingua terrona parlata da alcuni sommi sacerdoti del culto mosconiano che tentarono di diffondere tale religione nei territori limitrofi al regno Bergamasco nel XVIII secolo. Molto usata nel dialetto bergamasco è la bestemmia, la quale serve non solo ad integrare la lingua con più sproloqui, ma è di fondamentale importanze per i muratori, ceto in maggioranza a Bergamo, i quali senza di essa non si potrebbero capire, con effetti collaterali immensi: basti pensare che un piccolo cambiamento di accento sulla "i" di Dio può essere intesa come "tira la malta fina" ma al contrario si voleva dire "passami la cazzuola".
    Il confronto tra le due lingue presenta degli spunti quasi esilaranti. Nel dialetto bergamasco, tramandato solo oralmante da generazioni, il verbo laurà significa alzarsi presto alla mattina farsi il C..o per tutta la giornata e rincasare solo dopo aver visto tramontare il sole in coda sulla A4 tornando da Milano, arrivare a casa e costruire un garage e un gazebo e dopo mangiato una torre astronomica per digerire. Lo stesso verbo in lingua terrona significa alzarsi con calma alla mattina trovare qualcuno che faccia qualcosa al tuo posto, aspettare che venga fatto e solo dopo tornare a casa distrutto dalla fatica.

    Religione


    La divinità Cane mentre compie un miracolo


    Malgrado la C.H.I.E.S.A., tramite il Grande Porpora, abbia imposto il cattolicesimo come religione ufficiale, nella popolazione, in particolare tra gli strati più umili, è ancor viva una forma di panteismo animista assai affine all’Agnosticismo mosconiano.
    Il Pantheon bergamasco comprende infatti:
    • La divinità Porco, la più venerata e rispettata, in quanto questo animale sacrifica se stesso per nutrire il genere umano con le sue carni.
    • La divinità Cane, venerata in quanto emblema di fedeltà, amicizia disinteressata e tenacia. Suo cono d’ombra è la tremenda divinità satanica Bruto Cane, che simboleggia il lato oscuro e ombroso che talvolta si impossessa di questo animale, rendendolo portatore di vendetta e morte.
    • La Vaca Madona, figura femminile frutto di un culto sincretico che accosta, sotto il segno del rispetto e della devozione per la maternità, la Madre di Gesù, venerata dai cristiani, al culto agreste per la mucca, animale “materno” per eccellenza
    • La Putana Madona, altra sincretica figura femminile che accosta, assai audacemente, la Madre di Gesù alle professioniste del mestiere più antico del mondo (ben rappresentato, nei Vangeli, da Maria Maddalena), viste come redentrici delle pulsioni più oscure del genere umano. In questa figura è forse possibile leggere il panteismo di Spinoza, secondo il quale Dio è in ogni luogo, pare purtroppo che Dan Brown si stia interessando a questa divinità bergamasca per metterla al centro del suo prossimo romanzo.
    • Il dio Impestat, il cui culto testimonia la credenza nella presenza del divino anche nei più oscuri momenti di malattia.
    • Il dio Bastardo, il cui culto testimonia che la mescolanza tra principi ed elementi diversi è consusstanziale al mondo.
    • Il dio In pè nüt, il cui culto testimonia una presenza divina anche presso coloro che vagano a piedi nudi, perciò coloro che sono più poveri.
    • L'Ostia, il cui culto rivela una profonda credenza del popolo bergamasco nel miracolo della transustanziazione. L'ostia assume, nel culto popolare, una vasta gamma di attributi: ostia sconsacrada, ostia sacrilega, ostia putana, vaca l'ostia, fuori dall'ostia
    Buona parte dei bergamaschi è dedita al culto della Dea Atalanta, la quale si manifesta a tutti incarnandosi in un gruppo di giovani atleti che per novanta minuti devono correre lanciando una palla all'interno dello Stadio-tempio di Bergamo.
    Questo culto è poco studiato dagli etnologi in quanto ogni minima parola di biasimo provoca nel devoto alla dea Atalanta una sorta di Ballo di San Vito.

    Vita sociale


    Il più frequentato locale notturno di Bergamo in un'immagine d'epoca


    Le donne di Bergamo (o Bergafemmine) sono note in tutto il globo per essere assai disinibite: secondo esami medico-legali, alcune di loro sono morte avendo addirittura perso la verginità. Pare tuttavia che le sucitate donne rassomiglino la locale squadra di calcio nel fatto che non ne prendono neanche uno in casa, ma fuori casa ce n'è per tutti.
    Non sorprende che gli hobby preferiti dai bergamaschi di tutte le età siano il bricolage (con particolare attenzione all’arte del traforo), l’etilismo e il teppismo da stadio.
    Molti giovani, inoltre, decidono di proseguire gli studi oltre le scuole superiori pur non avendo assolutamente voglia di frequentare l’Università al solo scopo di scopare, recandosi in altre città e ingrossando l’esercito dei fuori sede.
    È stata proprio grazie all’iniziativa di alcuni di questi migranti del ***** appena tornati da Bologna che Bergamo, dal 1981, si è dotata di una propria Università. Obiettivo dei cospiratori era quello di attirare in città il maggior numero possibile di ragazze straniere di etnia Erasmus; la cospirazione è stata però scoperta e l’ateneo bergamasco, sotto l'egida del Grande Porpora, ha così deliberato di operare scambi culturali unicamente con l’Università Pontificia, il Burka Atheneum di Teheran e la Hymen Preservation University del Tennessee.
    La vita notturna di Bergamo è seconda solo a quella del Monte Athos per eccentricità e ricchezza dell’offerta: pare che l’incidente d’auto costato la vita al leggendario playboy Porfirio Rubirosa sia avvenuto mentre fuggiva a tutta velocità da questa città.
    Si salva il bar che prepara degli squisiti Ponce alla livornese, vicino al porto.

    Territorio della provincia di Bergamo

    La provincia di Bergamo si divide in due parti.
    La parte meno a nord è insita in una pianura sconfinata dove è possibile segnalare alcuni nuclei rurali, asserragliati nei loro paesi a causa delle temibili tribù di Minotauri nordafricani che si annidano nelle foreste di mais della regione. Le zone orientali sono spesso teatro di incontri cordiali e commistioni con l'etnia confinante, che popola la provincia di Brescia.
    La parte più a nord invece si divide in due biforcazioni corrispondenti alle principali delle oltre 2 milioni di valli alpine della provincia.
    La più importante di queste è detta Valle Brembana, anche se alcuni geografi ipotizzano non esista. Essa sembrerebbe priva di popolazione, di fauna e di territorio. Le uniche attività umane presenti sono cantieri per la costruzione di strade ed edifici e uno stabilimento di inquinamento delle falde acquifere. A valle si distingue un nucleo abitativo chiamato Ponte San Pietro, la cui popolazione è però troppo impegnata negli scontri tribali per accorgersi che esiste un mondo tutt'attorno.
    La Valle Seriana invece si sarebbe originata dal segno lasciato dal sacco a pelo di Chuck Norris su quella che allora era la spiaggia del mare Alpino. La regione fu poi colonizzata dai Bergamaschi che, spinti dalla loro paura ancestrale per i greti dei fiumi e dalla volontà di celebrazione della propria vocazione edilizia, decisero di coprire totalmente la valle di strade a 12 corsie e costruzioni in cemento. Nonostante l'odierna popolazione ammonti a circa 15 individui, il progetto prevede la costruzione di 13 miliardi di appartamenti da lasciare vuoti a maggior gloria della Città dei Mille Muri.
    Zona assai più conosciuta dalla stragrande maggioranza de La Banda dei SouZ è il comune delle industrie di Muren, stato a se stante in cui ogni stravolgimento della costituzione italiana è permesso.
    Da citare anche le numerose montagne che costellano le estremità settentrionali della Provincia.
    Tra le più importanti citiamo: Monte Poieto (1.400 m), Monte Pora (231 m), Monte Bianco (4.345 m), Monte Carlo (1.987.234 m),Monte Negro (35 cm), Monte Guglielmo (0,5 m), Pizzo Coca (128.289 m), Pizzo del Cavolo (1.534-23 m), Pizzo Ricamato (12.337 m), Pizza di Mario&Luigi (1983 m).

    Bergamaschi famosi

    Bergamo e il suo territorio hanno dato i natali a celebrità come:
    • Bartolomeo Colleoni, noto condottiero dai tre testicoli (il terzo crebbe in adolescenza in conseguenza delle divertentissime serate trascorse a Bergamo) celebre per il motto “Non temo di morire: son già morto in mezzo a voi, o concittadini!
    • Papa Giovanni XXIII, il “papa buono”, santo protettore dei giovani emigranti, celebre per il motto “Andate e moltiplicatevi, non aspettate che ve la mollino queste qui!”.
    • Adalberto, (di nobile stirpe) famosa è la sua torre nella cittadella. Un Adalberto fu anche Vescovo di Bergamo; famoso perché obbligò le donne allegre a vestirsi con una tunica rossa (solo di sera. Ovviamente.)
    • Gigi D'Alessio, tifoso atalantino, autore di canzoni leggendarie quali "O mia bèla Sità Ólta" e "Tira sö ol mur". Ha collaborato col Bepi alla festa del centenario dell'Atalanta.
    • Mio zio, imperatore di Bergamo dal 2011 al 2009.
    La città è stata inoltre scelta come patria d’adozione da: Tòmas de Torquemada, Roberto Calderoli e Osama Bin Laden.




    Gemellaggi

    I bergamaschi e le bergafemmine sono di norma dei simpatici guasconi, secondi solo ai Talebani per senso dell’umorismo e autoironia. Spiccano comunque per particolare cordialità le relazioni che legano agli abitanti di Bergamo a quelli di Brescia e Napoli.
    La somiglianza fra le rispettive visioni politiche lega invece i bergamaschi

  8. #8
    Uragano albedo's Avatar
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    Default Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    Prato

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    “Prato città dello sconforto, o piove o tira vento o suona a morto”

    - Allegro proverbio locale Prato è (inconsapevolmente) la capitale della Cina. Sorge vicino alla città di Erba.
    Indice

    [nascondi]
    [modifica] Storia

    Fondata nel 100,007 aC/dC da Qualcuno, fu scoperta solo intorno al XII secolo da Marco Polo, che, distratto dall'immane fatica di creare un buco con la caramella intorno, credette di essere finalmente giunto alla corte del Gran Khan. I pratesi, popolazione gentile, per non deludere l'Illustre veneziano cominciarono ad importare intere comunità di cinesi (che peraltro venivano venduti dal loro paese a prezzi stracciati) (ma, se ci fai attenzione, sono un po' difettosi...)(ma, via, pe icché ttull'ha pagahi, icché pretendi?).
    Proprio per la grande capacità nella compravendita di stracci, prestissimo Prato poté vantare di avere svuotato la Cina, che a seguito di ciò infatti poté abolire le misure di contenimento della natalità.

    Vista dall'alto della città.


    Sfortunatamente, vista l'inettitudine dei rappresenanti del governo locale, o della loro ignoranza cronica, nelle registrazioni dell'ultimo censimento 3 o 4 zeri sono stati omessi
    • Impiegato 1: oh sent'un po', ma icchè volea dì lo zero?
    • Impiegato 2: Nulla! Lo zero 'unnè nulla 'uncelo scriverai micha eh?
    e l'originaria cifra di 11'322'000 cinesi a Prato censiti sono divenuti 11'322. Comunque la giunta comunale si è potuta vantare della riconosciuta capacità di integrazione che la città ha saputo dimostrare nei confronti della comunità cinese:
    • Intervistatore: Salve ci dicono che Prato è la città dove gli immigrati sono meglio integrati. Lei che è un pratese DOC che ne pensa?
    • Pratese: Nihao, io molto felice essele Platese! Plato glande e bella città, io sento me come casa, come essele in Cina
    • I: Ma le differenze culturali non creano problemi, attriti...?
    • P: Tu poi vedele, da solo! Qui tutti uguale a Cina, vedele tu diffelenze cultulali? Dove?
    • I: Senta, solitamente gli immigrati vengono usati come manodopera a basso costo anche in condizioni disumane e naturalmente a nero... lei ha notizia di fatti simili?
    • P: Io non capile a quali immiglati tu pensale! Pelò se tu intelessato a sapele come aplile capannone tessile con lavolatoli a basso costo e tutto nelo, io posso insegnale tu!
    • I: No no guardi io sono qui solo per intervistare... ci dica quali prospettive vede per la sua città?
    • P: Io cledele essele impoltante pe futulo che comunità platese essele lapplesentata da uomini più a lei vicini. Io cledele che essele necessalio eleggele sindaco di Plato un cinese. Solo cinese può capile vele necessità dei platesi.
    • I: Come avete sentito, cari ascoltatori, l'integrazione è così radicata che addirittura un pratese si auspica che il sindaco sia un cittadino immigrato. Dovremmo tutti prendere esempio da ciò. Dal vostro inviato è tutto. Arrivederci!
    • Cameraman (fuori campo): Ok. Stop. Ottimo lavoro, sei andato benissimo, neppure una sbavatura!
    • I: Menomale, se no ci toccava rifare tutto da capo... ed è già ora di pranzo... Ti sei fatto dare il nome di un buon ristorante, tanto mettiamo tutto in nota spese!
    • C: Mah.. senti qui ci sono solo ristoranti cinesi, io mi mangio un panino
    • I: Assurdo, ho fatto l'inviato dall'estero, e ho trovato ristoranti italiani a New York, a Sidney, a Baghdad, a Città del Capo, sull'Isola di Pasqua, al Polo Nord... e qui manco uno? Ma gli italiani dove ca**o sono?
    Negli ultimi anni Prato, consapevole di non essere più competitva nel campo tessile come in passato, in particolare condizionata fortemente dalle manifatture cinesi, ha tentato il rilancio nel settore terziario.
    Proprio in quest'ottica sono stati migliorati i mezzi di trasporto cittadini con la creazione delle LAM (Lente A Muovere) Rossa Verde Gialla, per dirla in una parola arcobaleno (tributo indubbio all'orientamento confederato (Unione) della giunta). Quando ci si è resi conto che però ciò non faceva entrare abbastanza soldi nelle casse comunali si è prontamente provveduto a pedonalizzare tutto il pedonalizzabile, purtroppo neppure ciò ha incrementato gli introiti.
    L'extrema ratio è stata volgere ogni sforzo nel rendere Prato una città di rilevanza turistica. Visto che la presenza del Castello dell'Imperatore, del pulpito di Donatello, della forma squadrata con taglio, del sacro cingolo, non appaiono essere di catalizzatori di turisti, la giunta si è quindi impegnata nel ricercare (con successo) reperti di qualche rilevanza storica nella zona di Gonfienti, per poi ricoprirli con un interporto. Notizia recentissima testimonia che poderosi resti medioevali siano stati rinvenuti nel parco di villa Buonamici (importante residenza nobiliare che occupa diverse decine di ettari di terreno nei pressi del centro storico).
    Da indiscrezioni trapelate dai massimi organi comunali pare che il bastione delle forche (importantissima posizione militare a controllo degli approvvigionamenti idrici dell'intera regione, e perciò progettata dal Michelangelo in persona) verrà completamente restaurato addirittura corredato di cannoni bronzei seicenteschi fatti venire appositamente da un recupero da una nave spagnola dell'epoca affondata presso Haiti. Ulteriori indiscrezioni fanno sapere che, se ciò non bastasse a rimpinguare le casse cittadine, pratesi estratti a caso verranno appesi per il collo proprio sul suddetto bastione.
    Nel tentativo ulteriore di distinguersi nel panorama toscano Prato ha tentato già in passato sia la via dell'arte che quella della scienza. Vanno ricordati il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci e il Centro di Scienze Naturali. Il pratese medio stenta solitamente a riconscere l'importanza di queste istituzioni, ma sono indubbiamente il fiore all'occhiello della città.
    Il museo d'Arte contemporanea ospita ogni anno decine di artisti sconosciuti dalle opere mirabili di cui vale la pena accennare ad una supposta macchina per digerire (in grado quindi di sfornare merda) e le statue degli uomini orinanti di un noto scultore (pare si chiamasse De Piscis).
    Il Centro di scienze naturali di Galceti invece raccoglie creature di ogni specie e foggia. Pare per lo più si tratti di animali esotici rinvenuti casualmente in Prato, in quanto perché ivi abbandonati da concittadini deficienti che se le erano comprati come souvenir di un viaggio oltremare. Anche in questo indiscrezioni autorevoli, fanno sapere che vi sia custodito un esemplare di Chirotterus Dementes Carissimus: i primi studi (costati decine di migliaia di euro) fanno supporre si tratti di una specie aliena (con probabilità marziana), assomigliante per foggia ad un pipistrello, ma si importanza incommensurabile. Ancora è incerto chi sia il pratese che avrebbe fatto il viaggio su Marte riportando tale essere. Le malelingue suppongono che si tratti del solito potente di turno che gode di ampi appoggi politici e può contare sull'insabbiamento di qualunque indagine...
    [modifica] Usanze

    Una delle più famose usanze pratesi è la Kriptéya.La Kriptéya veniva praticata anche dagli Spartani,e consisteva nell'andare a uccidere quanti più schiavi possibile a mani nude.Per i pratesi consiste nell'andare a caccia di piccoli pistoiesi,e tagliare loro l'attrezzo che portano in mezzo alle gambe in modo che non procreino oltre misura.Tale processo indica l'ingresso nell'età adulta del pratese.
    [modifica] GEOgraFIA

    In quanto a Geo, Prato confina a Nord con il Sud, a Sud con 'Est, a Est con l'Ovest e a Ovest con l'Ovest.
    In quanto a Fia, ce n'è, vai, un te la piglià...
    In quanto a gra: non pervenuto.
    [modifica] Dialetto

    Ben pochi sanno che a differenza del fiorentino il pratese non aspira la c (o la t, dipende dalla parola). La elide del tutto. E non solo le due lettere in questione, ma anche il finale delle parole. Gli studiosi pensano che in realtà il pratese abbia dato origine al brasiliano.
    Alcuni Esempi
    • Son di Prao e voglio esse (abbreviazione del verbo essere) rispettao, posa i sasso e mangia i bao
    • Fogao pe i Prao
    • In do tu se stao? Son stao in Affeganistà
    • Poero ane
    • S'addì d'andà? Tu m'addì indo'
    • Cacao meravigliao (cacato meravigliato, non si conosce ancora il senso di questo detto locale)
    • O giùe, dammi un bombolone ai'ccioccolao...
    • Dihaneeee!!! (imprecazione tipica pratese)
    • Tettuvvatuttaddiritto(indihazione stradale)
    • Son di prao, mangio e cao
    • chittussei? vo'ncheuei? icchè tu face? (feis) che va allo space? (speis) icchèttudici? la'vo'na bici?
    • indottuvvai? alle hawaai?
    • una oha ola con la hannuccia horta orta...tutta holorata!
    • tumm'ha a di te ora ome si fa! ( e ora icchè si fa?!)
    [modifica] Patologie Gravi

    Tanti sono i difetti dei pratesi. Un esempio lampante è che questa pagina sia stata scritta in verde per nessun motivo apparente, se non quello di distinguersi. Dai cinesi.

  9. #9
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    Default Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    oh mamma... BRESCIA:

    Se Milano è la città più europea d'Italia, sicuramente Brescia è la più africana”
    - Tutti su Brescia

    “È la città in cui ho risciacquato i panni prima d'intingere la mia penna nel calamaio!”

    Roberto Calderoli su vita culturale di Brescia

    “Io no essere razzista, ma gli indigeni essere veramente troppi”

    - Marocchino su Brescia

    “Se la tirano anche le brutte fighe!”

    - Bresciano sulle bresciane

    Brescia
    è una ridentissima città dormitorio-industriale nel bel mezzo della Padania lumbard. Confina a Est con la Germania Mosconia.
    È popolata da piccoli omini tamarri, prevalentemente dediti al consumo di cocaina, all'acquisto di auto costose e pazzescamente da sborone (vedi BMW X5 cromata con oro e interni in pelle di negro nigeriano) e che lavorano nel radioso e luminoso campo della edilizia, dell'industria nonché del racket della prostituzione. Non si dimentichino inoltre le badanti ucraine attempate.
    La città Leonessa d'Italia, altresì detta "la micia castrata d'Italia", pullula di simpatici evasori del fisco, i quali, subappaltando il gioioso morire in cantiere a orde di albanesi e marocchini, evadono le tasse e si fanno le palanche,anche dette PILA in gergo locale, denari con i quali si fanno le tanto agognate vacanze a Sharm o nella più plebea Capo Verde. Chi non è stato in nessuna delle due TROP LOCATIONS viene considerato o un terrone che lavora in fabbrica (o nel publico impiego) o un dannato bastardo morto di fame.
    L'imperativo del bresciano è l'ostentazione del denaro, di cui spesso scarseggia, e pertanto racimola con prestiti o fotte allo stato. Infatti il bresciano è imprenditore, ma lascia il rischio d'impresa agli altri, e prima di tutto è furbo approfittatore dello stato. A conferma di ciò notiamo l'abitudine tipica di pagare in nero... Effettivamente molti napoletani, trovano, nei gentili e razzisti abitanti della amena cittadina, degli amici truffatori con cui scambiare dritte e consigli.

    Trasporti


    Un cane bresciano ostenta la sua costosa automobile


    A Brescia tutti usano l'auto. Non sono previsti mezzi di trasporto pubblici.
    In realtà è prevista la costruzione di una metropolitana, ma questa serve non già alla soluzione dei problemi di mobilità collettiva, bensì a creare simpatici cantieri stradali e restringimenti di carreggiata che, rendendo più caotico il traffico, aiutano il bresciano nella socializzazione mattutina con i compagni di coda.
    Economia


    Nel bresciano il settore primario si basa interamente sull'allevamento e sulla successiva esportazione di suini, complementato, negli altri settori, dall'attività di costruzione di centro commerciale e compravendita di automobili a bassa efficienza.
    Tra i servizi bisogna ricordare due importantissime attività esercitate dal bresciano:
    • il fornitore di servizi di telefonia internazionale per il mercato al dettaglio (gestore di phonecenter)
    • il fornitore di servizi gastronomici ad elevata intensità di sapore e spezie (kebabbaro) che permette alla povera gioventù bresciana di placare la propria fame etilica qualora essa si manifesti verso le ore due di notte.
    Cultura

    Le attività culturali bresciane orbitano fondamentalmente attorno a due luoghi-chiave attrattori sociali: il centro commerciale e la piazza per lo struscio (anche se nessun bresciano lo chiamerebbe tale).
    Per quanto riguarda il primo, è noto che in Brescia e provincia sono presenti più centri commerciali che biblioteche. Se infatti Aristotele afferma che a Bergamo l'edilizia è desiderabile per sé stessa, Brescia, più pragmatica e concreta, richiede che all'opera edile sia collegata la possibilità di ostentare denaro, o, in altre parole, di fare shopping estremo. Naturalmente i centri commerciali sono costruiti fuori città, in modo che il bresciano possa utilizzare (ostentando) il SUV appena comperato col finanziamento trentennale.
    Per quanto riguarda lo struscio, neppure qui il bresciano abbandona l'auto costosa e di grossa cilindrata: difatti, se in altre zone d'Italia lo struscio si effettua camminando, consorte a braccetto, nel viale principale del centro, il bresciano invece socializza percorrendo in SUV, a mo' di rotatoria, la piazza fighetta nella zona sud-est della città, allietando il pedone con la musica ad alto volume della propria autoradio e forbite discussioni di argomento filosofico.
    Una grande passione della gioventù bresciana è la squadra di calcio cittadina. Orde di tifosi entusiasti seguono fedelmente le prodezze dei loro campioni, devastando i dintorni dello stadio in caso di esisto sfavorevole della partita.

  10. #10
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    Default Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    Quote Originally Posted by albedo View Post

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    “Prato città dello sconforto, o piove o tira vento o suona a morto”
    Noooooo..ti prego..

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