questa fa venire il mal di testa ai paleontologi
siamo ai limiti della o.o.p.art
http://www.corriere.it/scienze_e_tec...4f02aabc.shtml
forse letteralmente "troppo" strano
o forse un erroe di datazione?
whatever it takes
per capirci, è come se si fosse trovato un quadrò medioevale raffigurante una ferrari da formula 1
whatever it takes
Spero di no perché non ho voglia di rivedere le mie personali idee sull'evoluzione
Comunque... sarebbe bello sapere di più sulla scoperta e sull'indagine che è stata fatta e ovviamente su come questo cambierebbe le teorie sull'evoluzione dell'uomo. Abbiamo qualche esperto in materia sul forum?
non sono un esperto ma a suo tempo mi sono interessato a ste cose.
al momento si ritiene che l'andatura eretta e con essa la linea evoluzione che ha portato all'uomo, fosse iniziata nella valle del rift (africa) circa 3/4 milioni di anni fa, con gli austraopitecini, ciop non aconra uomini ma scimmie ad andatura eretta.
alte nn più di un metro e pesanti tipo 30 kg.
ecco, ora si trova un impronta risalente a 15 milioni di anni fa, in Bolivia per un individuo alto 170 cm???????????????????????
cioè oltre 10 milioni di anni prima in un altro continente con massa del corpo simile a quella attuale??
whatever it takes
A naso non ci credo. Perché non è tanto il fatto che ci sia un'orma di 15 milioni di anni fa (sarebbe, come dici, qualcosa che sconvolgerebbe TUTTO ciò che sappiamo o immaginiamo di sapere) ma il fatto che non ne hai nessuna di 16, 14, 13 ecc. ecc.
In Africa noi abbiamo una documentazione sedimentata a partire da x milioni di anni fa e poi abbiamo, scendendo e salendo l'asse del tempo tutta una serie di reperti. Non ci è chiaro come siano imparentati, abbiamo gigantescehe lacune. Ma abbiamo un prima e un dopo.
Qui hai solo quella.
Abbiamo capito che fine ha fatto Osama bin Laden.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Mmm secondo me non è tanto questo il problema... cioé, in ogni zona penso che esista una probabilità molto piccola, ma non nulla, che si verifichi un evento del genere.. quell'impronta può essere stata la più "fortunata", mentre altre sono andate perse.
Certo è che questa probabilità deve essere numericamente molto simile a quella che avrebbe un uomo di passare attraverso una parete a causa di fluttuazioni quantistiche
Quindi secondo me è da prendere un po' con le pinze la cosa
Io mi sbilancerei anche di più: da tempo la genetica è intervenuta fortemente sulla questione. Non sono esperto e provo a spiegarlo rozzamente:
nell'ambito del codice genetico di ogni essere vivente, la maggior parte della sequenza genica non è codificante, ovvero non partecipa attivamente, diciamo così, alla "definizione" di un organismo. Nell'uomo il DNA silente è stimato pari a circa il 98%, mi pare (cioè noi siamo definiti come esseri viventi in ogni nostro aspetto grazie al 2% soltanto circa del nostro patrimonio genetico complessivo).
La quota di DNA non codificante è però tremendamente importante per due aspetti:
1. le mutazioni che pure esso subisce nel tempo sono più veloci di quelle che subisce il DNA codificante, in quanto non filtrate dalla selezione naturale (non mutando le caratteristiche di una specie, queste mutazioni non vengono di fatto eliminate, ma permangono ed evolvono ulteriormente in tempi brevi)
2. per il motivo di cui sopra, tali mutazioni sono anche più regolari, mantengono cioè, in quanto indisturbate e non "discriminate", un ritmo sufficientemente costante nel tempo per ogni specie
La conseguenza è che è possibile, ed è stato e viene fatto, individuare un tasso di mutazione medio fra due specie riferito alla parte di DNA non codificante. Cioè, usiamo un esempio astratto: la specie A e la specie B hanno il 99% dei geni non codificanti uguale. La specie A ha un tasso di variazione del DNA non codificante pari ad X, la specie B pari ad Y. A questo punto è possibile porsi la domanda: data l'identità attuale del 99% e dati i tassi di variazione nel tempo pari ad X ed Y, quando le due specie si sono separate nel corso dell'evoluzione? Cioè: quanto tempo fa esisteva l'antenato comune alle due specie attuali dal quale esse ricavano a tuttoggi la quota del 99% di DNA non codificante uguale? O ancora: quanto tempo c'è voluto per produrre la differenza dell1%?
A questo punto basta rendere concreto l'esempio: A è l'uomo. B è lo scimpanzè. Uomo e scimpanzè hanno il 99% circa di DNA non codificante uguale (quella con lo scimpanzè è notoriamente la parentela più stretta esistente per l'uomo). Gli scienziati hanno calcolato l' "orologio" che scandisce le mutazioni di tale parte del DNA per entrambi: per ottenere l'antenato comune, cioè per arrivare al momento in cui scimpanzè e uomo erano un tutt'uno in un loro comune antenato, bisogna risalire a....Sì, proprio 6-7 milioni di anni fa. Considerando i ritrovamenti fossili africani i tempi coincidono: le prime tracce di ominidi, credo le prime forme di australopitechi, risalgono a circa 5 milioni di anni fa. Questo implica che fu "poco prima" che un antenato comune diede vita all'albero evolutivo "recente" dell'uomo da un lato e a quello dello scimpanzè dall'altro.
La metodologia dei ritrovamenti fossili, quella del prima e del dopo di cui parla Maurizio, offre "incredibilmente" gli stessi risultati teorici di quella dei tassi di variazione del DNA non codificante, e cioè che prima di 6-7 milioni di anni fa non esistevano uomini o ominidi di sorta che facciano parte del nostro albero genealogico: primi ominidi e antenati dello scimpanzè si "sono separati" 6-7 milioni di anni fa. Qualcuno potrebbe certamente considerarlo un caso. Qualcun altro potrebbe osservare che si tratta di teorie non ancora sufficientemente verificate (per quanto esistano prove del funzionamento di tale metodo in tantissimi altri casi, e perfino effettuando misurazioni in tempo reale sull'evoluzione di colonie di batteri)
Io non me la sento e mi sbilancerei decisamente nel ritenere che quell'orma o è un falso o, comunque, non è di un uomo o ominide a noi prossimo che dir si voglia (potrebbe, al limite, valere quanto ben detto da Franko). Per conto mio ne sono sicuro, va...![]()
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in sostanza... l'albero genealogico costruito fino ad ora non avrebbe senso, perché esistevano creature più simili all'uomo, a una distanza temporale 3 volte maggiore rispetto al periodo in cui sono vissuti quelli che attualmente riteniamo "nostri progenitori"... chiaramente un bel colpo.
Se è un pesce d'Aprile, o comunque un errore di datazione sono più contento
Sta a vedere che ha ragione scientology .........![]()
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Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
in effetti la cosa se venisse confermata appieno sarebbe sconvolgente!!!
e aprirebbe un botto di nuovi capitoli...
Stornoway, Isle of Lewis, Outer Hebrides, Scotland - 58° 12' 33.96" N - 06° 23' 05.52" O - 15m s.l.m.
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