Mi è bastato l'esito conclusivo dei vari kyoto e vertici FAO per capire che c'è poco da riflettere. Proprio non entrano nella zucca certe cose.
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
considerate che che l'opec è sempre stato il "cagnolino" degli stati uniti, cioè ha sempre fatto quanto voluto dagli stati uniti, il particolare l'arabia saudita.
negli anni '80, quando serviva mettere ko il sistema sovietico che si fondava sul petrolio, l'arabia saudita ha innondato il mercato di petrolio, portandolo ad un prezzo irrisorio ed annientando la principale fonte di entrate sovietica.
quando serviva rilanciare l'economia mondiale, alla fine degli anni'90 di nuovo il mercato è stato innondato di petrolio, tanto che il prezzo era crollato a 10 euro al barile (....)
ora l'opec non riesce più a soddisfare le richieste degli stati uniti. Non si contano più le visite che nell'ultimo anno bush ha fatto nei paesi mediorientali, ed ogni volta quanto bush chiedeva era: petrolio, petrolio, petrolio.
ma l'output è rimasto stabile, al più in leggero aumento (petrolio di pessima qualità).
ora ci potrebbe essere l'ultimo sussulto della produzione con l'entrata in produzione degli ultimi megaprogetti sauditi, di fatto l'aspo prevede il picco per il 2010, probabilmente attorno ai 90 milioni di barili (intesi come liquidi totali, non puro greggio)
ma in questi mesi si sono succedute notizie drammatiche per quanto riguarda la produzione. In primis l'ufficializzazione del raggiungimento del picco "secondario" della russia.
poi i continui rinvii della produzione di kashagan (troppo acido nel petrolio, esistono problemi strutturali immani)
e il continuo ridimensionamento del petrolio esistente in zona.
e tutto questo dopo aver assimilato ormai il crollo della produzione di Cantarell
whatever it takes
in merito alle notizie fosche:
picco petrolifero russo
http://news.bbc.co.uk/2/hi/business/7348463.stm
produzione del secondo giacimento mondiale: cantarell
http://www.greencarcongress.com/2008...s-cantare.html
kashagan
http://oddo.blog.ilsole24ore.com/fin...eni/index.html
(notarsi i 13 miliardi di barili, alla scoperta si dicevano 250.... poi anno dopo anni....)
whatever it takes
Seconda notizia in scaletta stamattina al TG5:
http://www.tg5.mediaset.it/economia/...colo6883.shtml
La crisi del petrolio, ormai a un soffio dai 140 dollari al barile, ha dominato la riunione dei ministri dell'energia del G8 in corso in Giappone. "C'è una necessità urgente di aumentare la produzione per far fronte alle impennate dei prezzi" chiedono con forza i grandi della Terra ai paesi produttori. Se la capacità estrattiva rimarrà la stessa non è difficile ipotizzare un greggio a 150-200 dollari al barile nel giro di pochi mesi.
Piccoli passi in avanti...
Ma dal vertice giapponese è arrivata anche un'importante conferma del governo italiano sul nucleare. Il ministro dello sviluppo economico Scajola ha annunciato l'intenzione del nostro paese di tornare ad investire sull'energia atomica. Un'apertura accolta con favore dalla Russia che si è detta pronta ad aiutare l'Italia nello sviluppo del nucleare civile una volta che cambierà la legge sulla costruzione delle centrali. Scajola ha anche illustrato ai colleghi del G8 l'intenzione del governo italiano di far fronte al caro-energia con una serie di provvedimenti mirati.
E grandi passi indietro...![]()
[CENTER]--> Marco <--
***...Always Looking At The Sky...***
""[URL="http://dailymotion.alice.it/video/x3ov8b_peak-oil-how-will-you-ride-the-slid_tech"]How Will You Ride The Slide[/URL]""
[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
[/B]
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Non se ne esce per ora se non diminuendo i consumi energetici ma ciò nessuno è disposto a farlo.
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Il problema è che nel nostro modello il "risparmio energetico" è praticamente impossibile.
Perchè è certamente possibile investire in efficienza energetica.
Questo implica che immediatamente i profitti salgono ergo verrebbero reinvestiti ergo a breve saremmo di nuovo al livello di consumo precedente.
La realtà è che bisogna "calare" non "crescere".
E questo può avvenire allo stato attuale delle cose solo attraverso un drammatico calo della popolazione.
E non sto parlando di quelli che muoiono di fame ...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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insomma...se togli il traffico privato dalla citta` nno im sembra un piccolo passo verso il risparmio petrlifero,ma almeno un discreto passo.
nno per fare il figo,ma vengo giusto da un viaggio attraverso l`europa e ho notato nella campagne,specie tedesche,danesi e svedesi che ci sono tantissimi impianti di energia eolica.![]()
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