Ovviamente non per intero, ma titolo e magari un breve abstract.
La mia tesi di laurea triennale in Scienze Geologiche aveva come titolo Ricostruzione dei parametri dinamici dei flussi piroclastici dell'eruzione di Punte Nere a Vulcano (Isole Eolie).
Un breve abstract:
Questo lavoro di tesi ha avuto come scopo il calcolo dei parametri fisici dei flussi piroclastici diluiti e turbolenti, cioè i surges, della successione di Punte Nere, la prima delle cinque successioni che costituiscono il cono di La Fossa nell’isola di Vulcano.
Per definire uno dei fattori del rischio vulcanico, la pericolosità, è di fondamentale importanza ricostruire della storia eruttiva di un vulcano. Ricordiamo che il rischio connesso ad un qualsiasi fenomeno è il prodotto di tre fattori: pericolosità, valore esposto e vulnerabilità. La pericolosità è proprio la probabilità che una determinata area sia soggetta a fenomeni potenzialmente dannosi in un determinato intervallo di tempo. La determinazione di questa probabilità può essere fatta solo eseguendo uno studio dettagliato della storia eruttiva di un vulcano e tenendo presente che il comportamento di un vulcano è, nella maggior parte dei casi, ripetitivo. Il valore esposto rappresenta l’insieme delle persone, delle infrastrutture, delle abitazioni, ecc. presenti in un’area potenzialmente interessabile da fenomeni pericolosi e la vulnerabilità è la percentuale del valore esposto che si ipotizza verrà perduta per effetto di tali fenomeni.
I parametri che verranno calcolati in questo lavoro si possono rivelare utili proprio per la valutazione della vulnerabilità connessa al rischio vulcanico, in particolare la pressione dinamica di un flusso piroclastico, che è pari all’equazione proposta da Valentine (1998):
Pdin=1/2*ρ*v^2 dove ρ è la densità del flusso e v è la sua velocità. Con questo valore è chiaro come sia possibile valutare sia l’impatto di un eventuale flusso piroclastico, la cui probabilità è determinabile dallo studio della storia eruttiva, sia la capacità di resistenza delle infrastrutture presenti in un’area soggetta a rischio, con importanti vantaggi nella zonazione del rischio e nella pianificazione di eventuali interventi di emergenza.
Nell’isola di Vulcano la principale sorgente di rischio è il cono di La Fossa, un vulcano la cui attività è iniziata circa 6000 anni fa e che è considerato tuttora attivo. Dall’esame della storia eruttiva emerge che i principali fattori di pericolosità sono i flussi piroclastici diluiti e turbolenti e in minor misura i flussi concentrati (Dellino, 1997; Dellino & La Volpe, 2000). Nella storia eruttiva del cono di La Fossa i flussi sono stati in grado di espandersi nella caldera di La Fossa e, in alcuni casi, di superare l’ostacolo morfologico rappresentato dal bordo della caldera, espandendosi nell’area del Piano. Qui, infatti, i relativi depositi mostrano ancora strutture trattive, il che suggerisce come essi fossero ancora capaci di espandersi con velocità di decine di metri al secondo (Dellino, 1997). Quindi, per quanto riguarda la pericolosità, i fenomeni più pericolosi sono i surges e nell’eruzione massima attesa si ritiene che questi potrebbero interessare tutta l’area di Vulcano Porto, fino a Vulcanello, e raggiungere il bordo della caldera. Nel caso di eventi più energetici, i flussi potrebbero anche superare localmente il bordo della caldera ed espandersi nella zona del Piano.
Considerando l’intenso flusso turistico che si registra nei mesi estivi e che la quasi totalità delle abitazioni e delle infrastrutture è situata proprio nell’area di Vulcano Porto, è chiaro come la ripresa dell’attività secondo le modalità dell’eruzione massima attesa comporti un rischio elevato. Da tutte queste considerazioni emerge l’importanza di uno studio completo che integri i dati che emergono da una stratigrafia di dettaglio con quelli che provengono indagini di laboratorio sui depositi piroclastici e che possono consentire il calcolo dei parametri fisici dei flussi mediante modelli sviluppati recentemente (Dellino & La Volpe, 2000; Dellino et al., 2004; Dellino et al., 2005).
A luglio invece mi laureo per la seconda volta (specialistica) sempre con una tesi in Vulcanologia (potenziale pubblicazione) dal titolo Esperimenti a grande scala sulla meccanica dei plume e dei flussi piroclastici: condizioni all'uscita del condotto, parametri di fitting e leggi di scala.
"Modelli meteorologici e dati satellitari di inizializzazione".
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Giovanni Tesauro
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