I pascoli sono per gli animali, i sentieri per i pedoni.
Per curiosità, visto che mi parli di tutti i veicoli a motore possibili immaginibili, ma qualche volta tu vai a piedi?
Direi che in questo tuo intervento c'è tutta l'arroganza di quelli che pensano che sia la potenza e il rumore (???) del mezzo meccanico che possiedono a renderli (secondo loro) migliori degli altri.
Vedi, ho avuto un interessante scambio di opinioni con Gdr e Genevris ed è stato interessante per me (e penso anche per loro) perchè nella loro opinione pur diversa dalla mia c'erano degli spunti di riflessione e una dialettica comunque interessante. Ma nel tuo intervento non c'è nulla ...
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Distinguo: ci sono ovviamente trialisti maleducati che talvolta si riuniscono tra loro ed applicano la loro scarsa educazione incidentalmente al trial. Io qualcuno lo conosco e la loro maleducazione è identica a tavola, in auto, in compagnia, ovunque, è un modo d'essere e purtroppo si fanno notare.
Andare in giro in 4 o 5 moto e guidare con criterio moto con marmitte regolari e decorosamente silenziose (in effetti nessun trialista sensato cambierebbe la marmitta, non serve a nulla) fermandosi sempre e spegnendo il motore quando incrocio pedoni che saluto cortesemente, mi ha consentito di non avere mai diverbi con alcun pedone. Ovviamente non sto parlando di parchi, parlo di sentieri talmente nascosti dove comunque i miei incontri sono stati davvero occasionali. Dunque non ho mai sfiorato, riempito di polvere o inzaccherato alcun pedone, e come me fanno tanti altri colleghi. Poi ci sono i percorsi autorizzati, che io credo siano una ottima soluzione per poter conciliare interessi diversi; ad occhio direi che un sentiero su 100.000 è autorizzato in Italia al passaggio dei trialisti, mi sembra un buon compromesso.
Comunque credo che il trial sia una pratica in via di estinzione. Io alla mia età non so per quanti anni potrò proseguire, ma in prospettiva il trial non è uno sport rumoroso, non è spettacolare, non c'è velocità, non ci sono circuiti ne' sterrati da fare a manetta. Dunque i giovani sono attratti da altre specialità perchè stare mezz'ora cercando di superare una pietra senza mettere piedi per terra non è abbastanza appagante; credo che oggi sempre più valga la regola del rumore e velocità. Il che non credo sia un bene; chi vuole andare a tutti i costi in giro per monti ha tante altre modalità per farlo e non tutte sono poco invasive come il trial.
Vada come vada, quando vado a fare le mie adorate "mulatrial" o vado sui percorsi autorizzati vedo gente sempre meno giovane, sempre volti più conosciuti. Ci stiamo estinguendo come gli Indiani e dunque ben vengano le riserve dove invecchiare e morire in pace, lasciatemi il mio sentiero; quando saremo morti tutti, nessuno si accorgerà più che un tempo passavamo di li. I segni delle moto da trial dopo due stagioni spariscono per sempre.
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Beh, purtroppo anche sui sentieri non è che l'età media sia tanto bassa ... e d'altra parte vedo che io e te, al di la delle passioni diverse, abbiamo quasi la stessa età.
Se veramente un sentiero su 100.000 è autorizzato al passaggio dei trial, mi sembra un compromesso pessimo ... per i trial, perchè sarebbe davvero poco per voi.
Comunque, ora che mi ci fai pensare, trial negli ultimi anni ne incrocio in effetti sempre meno nelle mie camminate, ma qualche anno fa (8-10 e più) mi capitava spesso, e non certo su 1/100000 dei sentieri. Il motore spento? Mi congratulo con te e i tuoi amici, ma il tono con cui hai scritto l'ultimo messaggio indica da parte tua una passione vera, quella che quasi automaticamente porta al rispetto dell'ambiente in cui ci si muove ... e quindi anche dell'escursionista che di quell'ambiente è parte.
Questo rispetto l'ho trovato però pochissime volte nei tuoi colleghi, forse non è un caso che tanti di loro si sono stancati presto passando ad hobby più rumorosi e ingombranti (già, perchè il quad è comunque più ingombrante di una moto).
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Il fatto che un'idea possa essere interessante è assolutamente soggettivo, quindi anche qualora io credessi veramente in quanto stessi scrivendo, la cosa avrebbe potuto non essere interessante per te ma allo stesso avrebbe potuto esserlo per altri.
Non trovo nulla di avulso e fuori luogo, insomma. Eccezion fatta, forse, per qualche giudizio e ramanzina (ma non voglio starne a discutere, non mi interessa sinceramente) eccedente.![]()
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Insomma, mi accingo a recarmi in montagna per una breve vacanzina con la mia placida famigliola e devo prevedere di imbattermi in quei cosi rumorosi e puzzolenti?![]()
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