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Da qui, forse...![]()
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
Impressionante e sconvolgente.
A mio modesto parere la causa più probabile potrebbe essere un cedimento meccanico del camion. Gli investigatori hanno riscontrato la rottura della ralla sul mezzo incriminato, che è il pezzo che mette in comunicazione la motrice con il rimorchio. Bisogna accertare se ciò è la causa o è conseguenza dell'incidente. Facile comunque che sia semplicemente la conseguenza: l'impatto con il camion rosso pare sia avvenuto proprio in quel punto.
Scarterei l'ipotesi suicidio sia perchè in genere si scelgono altre modalità, sia perchè in genere si viene a sapere subito se il soggetto soffriva di depressioni o poteva avere motivi per farlo. La moglie del camionista polacco invece, sentita da un giornalista, pare lo abbia escluso.
Mi sembra strano anche che sia stato un malore a causare il pauroso incidente: la manovra del mezzo è stata brusca e improvvisa...
Il camion del polacco trasportava farina ed era direto in Russia.
A morire nella prima auto c'era anche Maria Luisa Pombeni, neo preside della facoltà di Psicologia a Bologna, un suo autista di fiducia (l'auto era a noleggio) e il figlioletto di 10 anni.
Nella macchina che seguiva c'erano due vicentini. Se avessero mantenuto un minimo di distanza di sicurezza probabilmente non avrebbero evitato ugualmente l'impatto ma forse si sarebbero salvati.
Sul camion rosso c'era un marocchino naturalizzato italiano.
I due turisti austriaci sul camper che si è parzialmente ribaltato sull'altra corsia invece se la sono cavata con lievi contusioni.
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