Ecco. Una volta ho domandato ad un mio amico che fa lo Psichiatra a Roma di quel che fosse successo ai tempi dei suoi primi anni di Universita' Medicina,Cattolica Roma.
Mi disse che del suo corso,la metà era uscita e non aveva proseguito gli studi. "dentro quei cento centocinquanta ragazzi c'è stato di tutto,India,droga,terrorismo, una vita magari agiata trascinata con un fallimento alle spalle."
Ogni tanto mi viene da pensare a questa piccola schiera di fantasmi,chi sa dove vagano. E' di questo che stiamo parlando....Non stiamo parlando solo di canzonette,ma come Guccini tanta gente qualcosa ha detto scritto e cantato per tenere "di qua" tante vite...Naturalmente,non è un discorso di critica musicale,ma voi credete che una canzone possa qualcosa se non ha una piccola scintilla di Arte? secondo voi, Murolo non ha la perfezione di Mozart? Bej,ascoltatelo,è morto ma le incisioni ci sono....
ps
mi fermo qui.son cose che mi pesa ricordare.scusate.
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
qui si aprono thread in cui non si è in grado di fare discorsi dello spessore
che intendi tu... si aprono thread in cui si fa il commentino sul fatto che la
canzone duri 6 minuti e sia parlata, senza nemmeno pensare a cosa possano
significare quei 6 minuti o a cosa voglia dire...
C.
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
Dream Theater:
Octavarium - 24 minuti.
A change of season (pt.: 1, 2, 3) - 42 minuti.
Ed in genere la durata media delle loro composizioni supera i 9 minuti nove!!!
Ma che discorsi
Purtroppo sono "costretto" ancora una volta a portare due esempi "queenici" su come la durata della canzone non sia indice di bontà (ma mi sembra tanto ovvio...)
1 minuto
Circa 2 minuti
Circa 5 minuti
Oltre 6 minuti
Potremmo fare la classifica "the best of..." classificando i brani per durata:
secondo me dai 10 secondi ai 60 minuti troviamo centinaia di capolavori.
Stefano Giorgetti
always looking at the sky
Si potrebbero dire molte cose sulla lunghezza dei brani.
La canzone "occidentale" è solo uno dei tanti generi musicali, e deriva dalle ballate dei cantastorie medioevali, che pure avevano una certa lunghezza (e su questo target s'ispirano generalmente i cantaturori).
Con la nascita del disco la canzone ha abbreviato i tempi per esigenze pratico-discografiche prima e poi anche radiofonico-televisive, tendenza che si è ulteriormente accentuata dopo gli anni '50.
La canzone "espresso" è diventata il genere più popolare e da questo se ne può ricavare l'impressione che sia il genere più "giusto". Ma basta aprire un po' la mente...
In realtà anche i cantanti più dozzinali quando cantano in concerto allungano di molto i propri brani, con tendenza a reiterare i ritornelli e arricchirli di parti musicali non cantate. Certi brani rimixati dai dj in house o tecno diventano ossessivamente lunghi e qui l'esigenza è quella di non interrompere le danze...
Ora, in special modo negli anni '70 - anzi dagli ultimi quattro album dei Beatles in poi - la fusione di più generi ha indotto moltissimi musicisti e gruppi a tornare ai brani lunghi, un po' come avviene normalmente nel jazz e avveniva prima ancora nella musica sinfonica. Una delle caratteristiche del "progressive" è quella di unire i brani fra loro, senza soluzione di continuità, tanto che l'effetto che si crea è quello di un'unica sinfonia (e questo è ripreso dal classico) o di assistere a dei lunghi concerti dal vivo (e questo è ripreso dal jazz).
Soluzione che si ritova anche in alcuni album dei cantautori: in Italia, mi vengono in mente gli spettacoli di teatro-canzone di Gaber, "Anima latina" di Lucio Battisti e "Ho visto anche degli zingari felici" di Claudio Lolli. Più o meno la stessa cosa accadeva all'estero.
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Gran bella spiegazione Albedo
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