La questione non è così semplice.

La coltivazione di OGM non potrà che peggiorare il già difficile rapporto che l'agricoltura ha con l'ambiente.

E la parola chiave per capire questo concetto è resistenza.

Qualsiasi comunità vivente se sottoposta a pressione selettiva modifica la propria popolazione in conseguenza alla modifica delle frequenze geniche, cioè se un particolare gene (ma possono essere anche più d'uno) dà un vantaggio in risposta ad uno stress (che può essere freddo, caldo, secco, ma anche trattamenti insetticidi, diserbanti), quegli organismi che lo possiedono sopravviverano o subiranno meno danni, con il conseguente fatto che a riprodursi in maniera maggiore saranno questi e e con essi la combinazione genica vincente.

Resistenze agli insetticidi sono state segnalate già nel 1910, da più di trent'anni si segnalano resistenze ai fungicidi. Coltivare piante ingegnerizzate porterà inevitabilmente nel giro di pochi anni (sono sufficienti anche 10 anni per l'insorgenza di una resistenza se la pressione selettiva è elevata e lo è nel caso degli OGM ) alla selezione di organismi (funghi-insetti-piante) super resistenti.

Sono state segnalate già nel 2003 in Australia e negli USA, infestanti resistenti al glifosato (che è l'erbicida che si utilizza necessariamente per la coltivazione di mais o soia OGM Roundup-ready).