In tutta sincerità e senza alcuna ironia me lo chiedo pure io, specie se penso ad alcuni amici neroazzurri presenti sul forum di grandisisma intelligenza e sensibilità ed elevatisima cultura generale.
E' possibile che per difendere il proprio orticello calcistico ci si ostini in questo modo ad evitare un confronto sereno? Cosa cambierebbe nelle loro vite se ammettessero che si sono sbagliati o semplicemente dessero prova di voler commentare i fatti nuovi senza pregiudizi, paraocchi e attegiamenti ideologici?
Cui prodest?
Vabbè, ce ne faremo una ragione.
![]()
Ultima modifica di Pisky; 22/12/2010 alle 17:06
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
TORINO, 22 dicembre - Bergamo non fa giri di parole e il suo grido di allarme si fa sentire forte e chiaro: «Gli arbitri non possono parlare, Nicchi potrebbe ma non è in grado di farlo. Lo dico e me ne assumo le responsabilità. Qualcuno ha voluto che Calciopoli scoppiasse, è ovvio». Poi l'ex desigantore dice la sua sul processo sportivo: «Fu una farsa, non ci siamo potuti difendere, tutti potevano chiamarci, il telefono era di proprietà della Federazione. Oggi finalmente sono uscite alcune telefonate e si vede che era tutto sotto la luce del sole, non c´è mai stato illecito. Il processo aveva solo l'obiettivo di condannare, io non volevo essere macchiato da una sentenza del genere, detti le dimissioni perché non volevo essere giudicato così. Non davano la possibilità di avere una difesa, sono amareggiato. C´è delusione perché la vita di molti di noi è stata segnata da questa ingiustizia. Io non ho niente da recriminare, io non mi sono mai permesso di parlare con un arbitro e indirizzarlo verso una società o un'altra. Avevamo un gruppo di arbitri molto forte, purtroppo siamo stati danneggiati da qualcuno, questo è un piano di qualcuno».
SU MOGGI E FARSOPOLI - Bergamo parla anche di Luciano Moggi: «L'ex dirigente della Juventus era il più bravo, sapeva fare il mercato, Milan e Juve dominavano i campionati tanto che sono anche andati in finale di Champions insieme». Poi lancia un appello alle istituzioni del pallone: «Io sono disponibile a dare ancora una volta la mia testimonianza, ho fatto una colazione con il Presidente della Fiorentina Della Valle e sono stato accusato, incredibile. Io non la chiamo Calciopoli ma Falsopoli». L'ex designatore si spiega meglio: «Parlavamo con tutti i dirigenti, questo è accertato, è tutto una farsa incredibile, una montatura. È stato detto che mai nessuno ha sentito una mia telefonata non corretta e non lecita. Gli errori c'erano tutte le settimane, quando le cose non andavano bene c'erano polemiche, ma era normale. Noi siamo stati corretti. Dopo i regolamenti hanno impedito ai dirigenti di fare telefonate con i presidenti, con i dirigenti delle varie società. Ma prima non era proibito. Il rapporto deve essere aperto e trasparente, non è possibile che i dirigenti arbitrali non possono affrontare le situazioni». Infine una battuta sulla classe arbitrale odierna: «Non voglio dare giudizi, auguro a tutti di fare un buon lavoro».
tuttosport
![]()
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Dal sito Ju29ro
La classifica del campionato 2005-06, quale consegnata agli annali dall'operato del Commissario Guido Rossi, ha a che fare con la ripartizione dei diritti tv che tra qualche mese la Lega dovrà fissare per il 2010-11. Qui va fatta un'altra considerazione: in presenza dell'esposto, la Juve dovrà pretendere che l'assegnazione dei diritti tv contenga una clausola di salvaguardia a sua favore: in attesa che l'esposto venga valutato, e non potendosi scartare l'ipotesi che le sentenze del 2006, tra tre mesi o tre anni, possano magari essere annullate. Qualcuno in Lega potrebbe dire che è un gran pasticcio ed è vero; comunque più grande ancora è stata la nefandezza di stabilire che il 10% dei diritti tv venissero ripartiti in base alle graduatorie degli ultimi cinque campionati, partendo proprio dal 2005-06".
E' del tutto evidente che la revoca del cartonato sia di fondamentale importanza..
Come godo, quanto godo, la merda sta riaffiorando puzzolente.
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Non fosse che per il motivo appena sopra esposto, spererei nella impunità per prescrizione dei "diversamente onesti" (non esiste secondo me onta peggiore: sono sporco e non mi lavo perchè non va via più), sai poi che coraggio ci vorrebbe per dare ancora dei "ladri" agli altri; una vergogna indelebile.
tu dici? conoscendoli....
non cambierebbe molto dalla situazione attuale, in quanto tutt'ora pure davanti all'evidenza negano sempre ,nascondendosi dietro "la Sentenza" 2006.
Inoltre ti direbbero che,per prescrizione o altro, non sono stati giudicati, quindi per loro non sarebbero colpevoli....
Non sottovalutare l'onestà (diversa) degli interisti.
![]()
Meteo Borgomanero : www.meteoborgomanero.it/
Stazione Meteo : Davis Vantage Pro 2 con Kit Day-Time - Webcam : Canon Powershot A510
tra l'altro visto che ho tirato in ballo nuovamente Guido Rossi, sputtanato non solo da un povero tifosetto di provincia come me, ma bensì dall'avv. Benedetto,oramai ex giudice unico del settore giovanile della Figc, causa di cui sopra,
vorrei allegare quello che si trova su Wikipedia proprio su colui che decise la disfatta della Juve,
nonostante si continua a menarla che sia un uomo Juve perchè consulente FIAT.
Biografia [modifica]
Alunno dello storico collegio Ghislieri, si è laureato con lode in giurisprudenza all'Università di Pavia nel 1953, conseguendo nel giugno 1954 il Master of Laws (LL.M) all'Università di Harvard allievo di Louis Loss. Professore ordinario di diritto commerciale presso le Università di Trieste, Ca' Foscari di Venezia, Pavia e successivamente presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano. Professore Emerito di diritto commerciale nell'Università L. Bocconi. È stato docente di Filosofia del Diritto nell'Università Vita-Salute San Raffaele.
È stato presidente della Consob dal 15 febbraio 1981 al 10 agosto 1982.
Eletto senatore per la Sinistra Indipendente nella X Legislatura (dal 1987 al 1992), è stato promotore dell'inserimento delle legislazioni antitrust, sulle OPA e sull'insider trading nell'ordinamento italiano.
Nel 1989 Rossi ha sovrinteso, nella sua professione di avvocato d'affari, ad operazioni finanziarie importanti, come l'acquisizione del Credito Bergamasco da parte del Crédit Lyonnais. È stato poi dapprima alla presidenza della Ferfin-Montedison, dopo l'abbandono dei posti chiave da parte della famiglia Ferruzzi in seguito al dissesto finanziario del gruppo, ed in seguito alla guida della Telecom Italia, orientata alla privatizzazione.
In tempi più recenti ha tutelato per un anno gli interessi della banca olandese Abn Amro, che dopo l'inchiesta sui vertici della Banca Popolare Italiana ha avuto il via libera per aggregare l'istituto padovano. Inoltre è stato, tra la fine degli anni novanta e i primi anni del duemila, membro del consiglio di amministrazione dell'Inter.
Il 16 maggio 2006 Guido Rossi viene nominato commissario straordinario della Federazione Italiana Gioco Calcio per gestire la situazione creatasi dopo con lo scandalo detto "di Calciopoli". Vi rimarrà solo tre mesi per gestire l'emergenza durante i quali assegnerà lo scudetto 2006 all'Inter contro il parere del capo della commissione federale della Figc Ruperto.1
Il 15 settembre2006, dopo le dimissioni di Marco Tronchetti Provera, viene nominato nuovamente presidente di Telecom Italia, incarico che lascerà il 6 aprile 2007. È stato anche dirigente finanziario dell'Inter per un breve periodo.
Nel 2008, come riportato anche dal quotidiano Il sole 24 ore[1], nell'edizione cartacea dell'8 marzo [2], viene nominato consulente della FIAT nel tentativo di rilanciare la società in crisi di vendite.
È direttore della Rivista delle Società dal 1975 e della Rivista Banca, Borsa e Titoli di Credito dal 1982.
È stato presidente del Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa Sociale – CNPDS e dell'International Scientific and Professional Advisory Council of United Nations – I-SPAC, nonché della Società del Quartetto.
È membro del consiglio di amministrazione di Palazzo Grassi.
È stato membro del Group of High Level Company Law Experts della Commissione Europea.
Ora, in qualunque altro ambito sportivo o politico che sia, una situazione del genere avrebbe scatenato un vero e proprio pandemonio polemico, proprio a causa di un fortissimo conflitto d'interesse non mi capacito del motivo per cui non sia successo anche in questo caso.
Non riesco a concepire perchè nel 2006 una persona cosi vicino all'inter, possa essere stato schierato (tra l'altro da chi?) per decidere le sorti della Juve e di conseguenza dell'inter!
che merda 'sto calciopoli !
Ultima modifica di peppo; 23/12/2010 alle 11:36
Meteo Borgomanero : www.meteoborgomanero.it/
Stazione Meteo : Davis Vantage Pro 2 con Kit Day-Time - Webcam : Canon Powershot A510
Meteo Borgomanero : www.meteoborgomanero.it/
Stazione Meteo : Davis Vantage Pro 2 con Kit Day-Time - Webcam : Canon Powershot A510
ROMA, 23 dicembre - Tra pochi giorni avremo anche l’agenda dei lavori di Calciopoli 2 e le idee più chiare sulla linea che intende seguire il procuratore Palazzi, ma se va dritto sul-l’Inter, cosa rischia la società di Moratti nel momento in cui l’araba fenice di Calciopoli rinasce dalle ceneri frettolosamente sparse al vento dopo il 2006?
EX SCUDETTO - Le cinque ore di interrogatorio di Paolo Bergamo, il più telefonato dai dirigenti di serie A e B, hanno lasciato capire che sul “nuovo” ci si muove: sulle 187 telefonate già trascritte e, visto che c’è la disponibilità a fare bis a febbraio, anche sulle 300 in via di certificazione del tribunale di Napoli. Insomma: la traccia sarebbe quella dell’esposto della Juventus dello scorso maggio, revocare lo scudetto del 2006 impropriamente assegnato ad un’Inter che parlava prima e taceva poi sulle medesime telefonate ai designatori e arbitri. E se ci si concentra sull’Inter legittimo fare quello che staranno facendo ora i legali nerazzurri: interrogarsi sulla prescrizione degli eventuali reati sportivi commessi, nel 2004-2005. Ma anche dopo tacendo. «Quel processo su una farsa: chiamavano tutti sui telefoni della federazione. E Juve e Milan vincevano perché tanto forti da giocarsi la Champions tra loro», ripeteva ieri Bergamo a Radio Sportiva. La prescrizione, ai fini di quello che ha chiesto Abete ad aprile a Palazzi, serve a poco: lo scudetto venne assegnato dal commissario federale ed ex consigliere nerazzurro Guido Rossi rifacendosi non alla sentenza di luglio 2006, ma al parere dei tre saggi che davano il via libera all’assegnazione dello scudetto in caso di illibatezza calciopolista degli assegnatari (l’Inter, appunto). In realtà Palazzi si muove per non toccare lo spirito del processo 2006: chi chiamava era colpevole e non innocente perché lo facevano gli altri. Pazienza se poi a Napoli il teorema sarà sconvolto: alla revisione, magari, penserà la Juve e gli imputati e condannati di allora. Se questo è il parametro, la relazione della Procura non può che segnalare ad Abete la mancanza di quel requisito di estraneità completa al giro telefonico della società di Moratti, che ben sapeva dei contatti del suo compianto presidente Facchetti oltre a intrattenersi al telefono di suo.
PRESCRIVERE COSA? - Il problema è un altro, allora: cosa è prescritto di quello che è già emerso e di quanto emergerà nelle prossime settimane dalle audizioni di Pairetto, Moratti, De Santis, Mazzini e degli altri dirigenti- telefonanti? Gli eventuali sospetti d’illecito per chi sapeva prima di assistenti (mitica la telefonata Meani-Mitro in cui il milanista annuncia, prima del sorteggio che saranno lui e Farneti gli assistenti del match-scudetto Milan-Juve) o chi chiedeva che lo score con il Bertini di turno passasse prima di un match di Coppa Italia da «4-4-4 a 5-4-4» sono prescritti. Prescritte anche tutte le violazioni dell’articolo 1 perpetrate nei giorni delle intercettazioni. Non prescritto, però, il silenzio di chi innocente - secondo i parametri di Borrelli e Palazzi - non sarebbe stato nel 2006. E che magari oggi chiede risarcimenti monstre al processo di Napoli.
I RISCHI - L’Inter, allora, ma anche i tesserati ancora in attività come gli arbitri Rosetti, Copelli, Mitro, i diri*genti come Cellino e molti altri tacendo dal 25 luglio 2006, data della sentenza della Corte federale, sono stati corretti e leali come prescrive il codice? Chi ha taciuto dal 2006 a oggi che le telefonate vengono fuori quotidianamente s’è preso scudetti, premi, qualificazioni europee, sponsor, giocatori a buon mercato, avanza*menti di carriera. Tornando all’Inter: il club nerazzurro punterà forte sulla prescrizione dei reati, perché auto*proclamare innocenti quelle chiamate agli atti ora “depenalizzerebbe” chi è stato sanzionato nel 2006 e aumenterebbe la sanzionabilità del comportamento non leale di questi anni di silenzio. Senza articolo 7 (ex 6) cioè senza illecito non si rischia quanto subito dalla Juve. Penalizzazioni, forti multe (quanto forti, visti di danni subìti dagli altri?), inibizioni: il menù per chi viola la norma fondamentale dello sport, l’articolo 1, va - dicevano una volta a via Allegri - dal buffetto alla pena capitale.
Alvaro Moretti
![]()
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Segnalibri