Con un po' di poca modestia, ripropongo pure qui un'interessante lista utile per la ricerca nivometrica locale.
E' stato un bel lavoraccio, in collaborazione con l'ufficio idrografico della provincia di Bolzano.

Si tratta della nivometria della città di Bolzano dall'anno inverno 1995/1996.



Perchè tracciarla?
Perchè non accontentarsi di constatare una spiccata continentalità e protezione da grandi cifre?
Ma, per tre ragioni fondamentali:

-una simile media per quassù è indicativa per il comportamento della gran parte dei fondovalle atesini o dell'area dell'Adige e dell'Isarco.
-Bolzano è la località interalpina fondamentale per comprendere la portata e la forza di tutte le perturbazioni. (*)
-Infine perchè è sempre utile stilare una media a fini locali, per capire cosa accade nei luoghi più interni delle Alpi.


(* per individuare e classificare perturbazioni da 400mm in Prealpi e 4mm in mezzo alle Alpi o perturbazioni da 50mm in Prealpi fino al Brennero a perturbazioni da 0mm in Prealpi e 30mm nelle Alpi)



E' interessante studiare la nivometria di questa città soprattutto per comprendere il fenomeno dello stau da sud e per individuare i pattern capaci di sfondare quella linea invisibile oltre la quale lo stau si esaurisce.
Inoltre si può così constatare la tenuta del manto nevoso nei fondovalle, anche con accumuli molto bassi, utile per studi agrari. (Su ciò si muove il centro sperimentale di Laimburg, 8km da Bz).
Lo studio della nivometria inoltre aiuta a completare il quadro descrittivo di un ambiente climatico (versante sud interalpino) che fonde e mescola assieme con grande equilibrio due tipi climatici:
-il continentale/alpino.
-il (sub)mediterraneo.
Venendo a creare le caratteristiche per un "avamposto", un giardino climatico (cit.*) all'interno delle Alpi.



(*citaz. da Marco Bonatti stesso e dalla classificazione climatica dell'ufficio idrografico).
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M'è giunta l'ultima mail ed i dati sono stati ufficializzati, rispetto alla mia precedente classifica, alcuni dati sono stati modificati e ricorretti e rispecchiano una raccolta scientifica più pulita.
Alcuni dati li raccolsi pure io (come nel '08-'09) ma presi di quelle cantonate, allora stilai la classifica arrotondando per difettissimo, un po' troppo al punto da venir ricorretto.
Ecco il lavoro quasi ultimato:

• 2010-2011
• 26-nov - ---0.5cm
• 27/28-nov – 5.5cm
• 29-nov -- 6.5cm
• 1-dic – 18cm
• 3-dic – 2cm
• 6/7-dic – 3.5 cm
• 17-dic - 0.5 cm
• 22-dic - 0.5 cm

tot.: 37cm

• 2009-2010

• 4-dic—3.5cm
• 21-dic – 6.5cm
• 22/23-dic – 20cm
• 8-gen – 2.5cm
• 29-gen – 1.5cm
• 5-feb – 5cm

tot.: 39cm

• 2008-2009

• 22-nov – 0.5cm
• 24-nov -- 3cm
• 28/29-nov – 16cm
• 30-nov – 4cm
• 1-dic – 14cm
• 5-dic – 2.5cm
• 10-dic – 26cm
• 31-dic/1-gen – 2.5cm
• 19/20-gen – 12cm
• 23-gen – 2.5cm
• 1-feb -1 cm
• 2-feb --- 0.5cm
• 10-feb --- 0.5cm

tot.: 85cm


• 2007-2008


• 3/4-gen – 1.5cm
• 5-gen – 2.5cm
• 24-mar – 0.5

tot.: 4.5cm

• 2006-2007
• 26-gen – 0.5cm

tot.: 0.5cm

• 2005-2006

• 25-nov -- 5.5cm
• 26/27-nov – 3.5cm
• 29-nov – 6.5cm
• 2/3-dic – 35cm
• 5-dic – 1cm
• 27-dic - 1cm
• 1-gen – 3cm
• 27-gen – 4.5cm

tot.: 60cm

• 2004-2005

• 25-dic – 4.5cm
• 26-dic -- 7cm
• 18-gen – 3cm
• 26-feb – 1.5cm
• 03-mar – 12cm

tot.: 28cm

• 2003-2004

• 28-29-dic – 6.5cm
• 09-gen -- 1cm
• 26-feb -- 2cm
• 11-mar -- 0.5cm

tot.: 10cm

• 2002-2003
• 21-gen -- 18cm
• 3/4-feb – 1cm

tot.: 19cm

• 2001-2002

• 24-gen – 0.5cm
• 25-febbr –0.5cm

tot.: 1cm

• 2000-2001

• 24/25-dic -- 11.5cm
• 2-gen --14cm
• 18-gen-- 5cm
• 28-feb-- 4cm
• 3-mar-- 1.5cm

tot.: 36cm

• 1999-2000

• 21-nov -- 7cm
• 25-dic – 6cm
• 26-dic – 7cm
• 17-feb – 2cm

tot.: 22cm

• 1998-1999

• 20-dic – 3cm
• 11-gen -- 8cm
• 13-gen -- 1.5cm
• 09-feb -- 5cm
• 20-feb -- 2cm
• 06-mar --2.5cm

tot.: 22cm

• 1997-1998

• 17-dic – 7.5cm
• 19-gen -- 7cm
• 23-mar -- 2.5cm

tot.: 18cm

• 1996-1997

• 25-nov -- 6cm
• 31-dic/1-gen -- 31cm
• 2-gen -- 5cm
• 19-gen -- 2cm

tot.: 44cm

• 1995-1996

• 15-dic -- 3cm
• 30/31-dic -- 9cm
• 06-gen -- 3cm
• 23-gen -- 1cm
• 02-feb -- 2.5cm
• 13-feb -- 3.5cm
• 20-feb -- 2cm

tot.: 24cm



Aggiungo una legenda:

0.5cm è un'approssimazione statistica per eccesso qualora l'accumulo sia di 0.3-0.4cm e per difetto qualora sia di 0.7cm.
Sopra i 0.8cm, questi compresi, si considera 1cm. Sotto i 0.2cm (velo), questi compresi, si considera 0cm.

0.5cm - 1cm - 2cm sono accumuli diffusissimi negli elenchi delle nevicate locali, la cosa non c'è bisogno che venga spiegata, vero? Insomma, la neve non manca, sono gli accumuli che sono spesso poco importanti.

Accumuli di neve fresca, senza sommare eventi consecutivi ma considerando la singola precipitazione meteorica:
5 - 10 cm è la nevicata standard per il fondovalle atesino, statisticamente il tipo di nevicata più frequente.
>15cm sono nevicate che ogni inverno si dovrebbero verificare o si ripetono ogni due inverni.
>20cm sono nevicate importanti che possono portare disagi e statisticamente non sono rare.
>30cm sono grandi nevicate che statisticamente accadono di rado, ma non infrequenti.
>40cm sono grandi nevicate legate a situazioni meteorologiche particolari, rare e molto importanti.
>50cm sono grandi nevicate con cadenza più che ventennale ('86 - '78 - '62 - 51 ultimi casi).
>70cm vattelapesca!! [non penso possa fisicamente realizzarsi nei fondovalle di quest'area delle Alpi! ]




Giuntami proprio ieri sera con le correzioni finali, ecco stilata quella che può essere una scientifico-empirica raccolta dati nivometrica in città a Bolzano.

Ich muss mich herzlich mit dem Dokt. Zangerle bedanken, der seine Langjaehrigen Daten mir geschickt. hat.

La nivometria si attesta sempre attorno ai 30cm di media annua, dato simile alla città di Milano.
Eccezioni da entrambe le parti per anni come il '01/'02 o il '06/'07 che non stiamo a spiegare che hanno, '05/'06 e '08/'09 e '09/'10 annate da discrete a ottime.
Con il '05 che ha sfiorato numerosi record sia in t° che in accumuli e permanenza di neve al suolo (Dal 22|11 ai primi di febbraio) e similmente il '08.

La raccolta dati risponde alle norme OMM con tavoletta, la zona è urbana, urbanissima stra-urbana ++ non so come definirla, con l'unico vantaggio di trovarsi al centro topografico della conca di Bolzano. Una stima del dott. indicherebbe accumuli maggiori in zone sottomonte come Gries o a sud come l'areoporto.
E' stato un bel lavoraccio, anche perchè all'idro ragionano statisticamente ad anni solari, mica ad inverni, il ragionamento ad inverni è dei meteorofili, è stata una bella confusione riportare tutto nel linguaggio della meteorofilia.

Ulteriori dettagli in arrivo.
Il discorso cambia se si considera già Caldaro, l'Oltradige o la Bassa Atesina.