Però questo non risponde alla mia domanda...come facciamo a conoscere con precisione decimale l'andamento termico globale pre-1940 visto che la copertura era insufficiente persino nelle aree con maggiore densità di stazioni?
C'è qualche metodo? E perchè questo non funziona quindi pre-1850?
E aggiungerei che pure dopo il 1850 i metodi e gli strumenti utilizzati non consentono un confronto oggettivo con i nostri giorni.
Ancora oggi il centro SMI di Moncalieri rileva sempre temperature diverse tra la postazione in torretta e in capannina ad esempio, ovviamente perchè è quest'ultima a sovrastimare. Figuriamoci in passato....dico solo che ovviamente non è considerato, ma negli anni 50 furono rilevati 45°C a Torino, tanto per dare un'idea dell'attendibilità degli strumenti in buona parte del secolo scorso..
Io semplicemente non darei per certe o meglio screditerei direttamente il 99% delle rilevazioni effettuate prima del 1873, ovvero prima dell'organizzazione mondiale di Ginevra (WMO).
Quell'1% di stazioni magari rappresenterà quelle stazioni che erano conformi alle norme OMM più o meno i cui dati prima del 1873 saranno stati valutati sulla base della condizione della strumentazione, di queste stazioni ultra centenarie possiamo riferirci a quelle francesi ma nella maggior parte del mondo si usavano strumenti non tarati, non schermati correttamente e che quindi riportavano errori sperimentali.
Sul discorso globale la faccenda si complica, le serie storiche di alcuni paesi non globalizzati agli inizi del novecento, non ci garantiscono delle medie sicure, moltissime non s'erano nemmeno adattate alle norme scientifiche.
Altra domanda... come facevano alla fine del XIX secolo (anche dopo la nascita della WMO) a misurare le temperature antartiche e artiche se a mala pena i navigatori erano riusciti a esplorare alcune terre "accessibili" senza mai approdare? Non esistevano nemmeno i satelliti fino al 1957 né i radiosondaggi (primo nel 1933). Come possiamo confrontarci con i dati di 120 anni fa di alcune vaste aree del globo? Di quanto è stato il warming?
Problemi esistenziali a cui nessuno può rimediare. La climatologia per questo fino al Novecento, era allo scuro, negli ultimi decenni si sta evolvendo e affermando come scienza moderna, ma resta imperfetta.
Tendiamo a passar più tempo nel discutere per lo più oggi sui decimi di grado, che criticare le imprecisioni del passato.
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
si interpolano dove non ci sono rilevazioni anche dopo il 1950, non interpolare i dati può avere un suo valore ad es. per raffrontarli con i modelli (dopo aver ridotto i modelli alla stessa copertura delle osservazioni) ma se si vuole una stima delle medie globali è equivalente ad assumere che le zone senza rilevazioni hanno avuto lo stesso trend della media globale, sappiamo che non è così l'artico si è scaldato più della media globale ed i massimi sono proprio nell'interno dell'oceano artico, questo è confermato anche dalle rilevazioni da satellite delle temperature di skin oltre che dalle reanalisi e dalle poche osservazioni; per il resto la risposta c'è nel lavoro linkato ma anche in altri si sono fatti confronti ad es. usando solo una parte dei dati per ricostruire il resto o confronti con le reanalisi o dati creati artificialmente con caratteristiche simili alle osservazioni, l'errore dovuto alla copertura non è un grosso problema, le anomalie sono correlate a grande distanza specie negli extra-tropici al punto che è possibile ricostruire i trend globali (non altrettanto la variabilità da un mese all'altro) con appena 60 stazioni se distribuite in modo ideale e 120 osservazioni sugli oceani...
Avrei anche io una domanda.
Ho visto per esempio i dati land-only della noaa e ho notato la totale carenza di stazioni in diverse aree del pianeta. Come vengono ricavati i dati mancanti?
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Da quanto ho capito ci si affida alle stazioni vicine desumendo l'andamento delle aree limitrofe. Procedimento che personalmente mi lascia interdetto per comprendere le anomalie locali.
Per quelle globali invece posso capire che ci sia correlazione e quindi sia ipoteticamente possibile, paradossalmente.
questo so che è un approccio molto diffuso, anche se come dici credo sia difficilissimo estrapolare i vari microclimi locali.
Su questo approccio ad esempio si basano weatherspark e climate-data.it: se le medie climatiche calcolate per le grandi città nelle cui vicinanze c'è una stazione sono precise, altrettanto non si può certo dire per gran parte dell'area alpina.
Eppure il sistema le potenzialità le avrebbe: basterebbe inserire come input tutte le stazioni dei vari enti regionali, che coprono abbastanza bene il territorio, e non solo quelle pochissime riconosciute a livello mondiale, in modo da catturare un po' più facilmente anche i climi locali.. (tra l'altro, perchè solo queste sono riconosciute?). In questo una minore frammentazione e un'unificazione di tutti gli enti regionali nella gestione dei dati,come avviene in Svizzera e penso tanti altri stati, non potrebbe che essere benefica.
Per dire, il Piemonte può disporre di circa 300 stazioni termometriche, e persino la Sardegna dovrebbe arrivare quasi al centinaio, sempre meglio che avere a disposizione le solite 7/8 dell'AM/ENAV
le stazioni con serie più lunghe di 100anni comunque non sono poche quanto si pensa e ci sono moltissimi dati non solo di temperatura che non sono ancora stati digitalizzati solo che al ritmo attuale (con il lavoro di volontari) ci vorrebbe circa un secolo.
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Ultima modifica di elz; 15/06/2020 alle 21:13
Davvero non riesco a capire tutta questa difficoltà nell'accettare la bontà dei processi di omogeneizzazione.
Confrontando i delta delle anomalie è possibile ricostruire medie e trend di stazioni vicine.
Magari è più difficile beccare il dato puntuale del singolo giorno, ma se abbiamo 3 stazioni che rilevano un trend di lungo periodo, difficilmente una quarta che sta in mezzo ha un trend diverso.
Poi vabbè, leggendo la storia che nel 1800 avessero strumenti fatti male mi obbliga a consigliare un po'di storia della meteorologia
Si conoscesse l'accuratezza con cui venivano tenuti gli strumenti degli osservatori storici, non si farebbero certe affermazioni.
Un termometro di Six ben tenuto funziona bene tanto quanto una stazione automatica a norma, né più né meno.
La prova del nove è che , gira e rigira, le serie ultracentenarie danno tutte lo stesso risultato. Un pochino strano se ammettessimo per assurdo che fossero caotiche e mal condotte. In tal caso mi aspetterei risultati di tutti i tipi, comprese serie storiche che scendono di brutto. Invece no.
Se anche il concetto sulla omogeneità di una serie viene digerito male, non risulta un po'strano che dal Manzanarre al Reno a Sidney ad Anchorage la tendenza termica, pur con coefficienti angolari diversi, punti pressoché ovunque in alto?
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