Ancora con questa favola del progresso tecnologico...quello che ci salva è lo spirito e l'umanità delle persone, il progresso tecnologico con un umanità degradata ci affossa. Se noi uomini di fronte allo sconquasso a cui stiamo assistendo ci rendiamo conto che dobbiamo abbandonare un sistema di pensiero che è sempre più dannoso quanto più è potenziato dalla tecnologia e dalla crescita economica, solo allora potremo salvarci. Il progresso tecnologico è utilissimo se l'umanità è saggia e conserva la propria umanità e non ci sono avidità, egoismi ed egocentrismi di ogni sorta come adesso. Altrimenti, meglio ritornare alla clava, che è pericolosa ma fa meno danni...![]()
Quindi secondo te l'unico modo per salvare l'umanità dal riscaldamento globale è la decrescita felice?
Io sinceramente credo assai poco a questo genere di visioni per cui l'umanità è degradata, deve abbandonare il progresso tecnologico e il capitalismo che l'hanno autodistrutta. Il sistema di pensiero con il quale sostituire quello attuale quale sarebbe? E soprattutto, se qualcuno non è d'accordo, cosa si fa?
Ci si rende conto o no che la decrescita non è ne felice ne tantomeno spontanea, bensì andrà necessariamente imposta con la forza? Se questo è quello che vogliamo...![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Ho parlato di cambiamento delle coscienze, non di decrescita felice. La decrescita di materie prime utilizzate e scarti prodotti è necessaria, ma la cosiddetta decrescita non è felice, è una strada ardua e difficile ma va percorsa, per quanto possibile, non imposta. Questo non significa che le tecnologie vanno abbandonate. Va ripensato il modo di vivere, la tecnologia va bene se non la usiamo per rimediare al degrado sempre crescente della terra ma perchè possiamo migliorarla e migliorare la nostra qualità di vita. Per far questo si deve impattare di meno per avere spazio tempo e modo di intervenire. Quindi possiamo crescere in qualità di vita (anche aiutati dalle tecnologie, perchè no) ma non in quantità di beni e risorse utilizzate. Se si pensa solo al proprio tornaconto questo non è sostenibile (lo era finché impattavamo poco sul pianeta). Quindi DOBBIAMO cambiare mentalità, altrimenti è il suicidio.
Qualche regolamentazione a livello globale sarà per forza necessaria, ma questo non è necessariamente un danno, anzi. Dovrebbero essere gli stati a decidere di comune accordo, una sorta di carta o costituzione della terra.
"Si nel mondo esistesse un po' di bene e ognun si considerasse suo fratello...". Utopia pura.
E comunque progresso tecnologico vuol dire ad esempio avere energia in modi meno impattanti come l'eventuale fusione nucleare che risolverebbe molti problemi energetici.. quindi non capisco questo "astio" vs il progresso che è inevitabile se non vogliamo estinguerci e se non vogliamo incrementare ancor di più le tensioni.
Se da nickname corrisponde la data di nascita devi sapere che in molte aree del mondo non potrebbero neanche arrivarci mediamente. Se la sera non vogliamo stare con il lumino in casa e senza lampioni in giro bisogna che in qualche modo l'energia la dobbiamo produrre e anzi le stime parlano di imponenti incrementi di richiesta globale.
Potrai anche farne a meno te, ma c'è una parte maggioritaria del mondo che continuerà a figliare senza freni per qualche altro decennio (causa socio-economiche) in un mondo con risorse (quali petrolio ma anche della più basilare possibilità di accesso di acqua) più scarse ma che giustamente vogliono anche loro e sicuramente non lo chiederanno a te o a me il permesso (sempre che riescano ad averla, altrimenti emigrano da te che ce l'hai).
Lo dico francamente io non ho i sensi di colpa da occidentale ma al netto di tutto, quello che possiamo fare noi è cercare con la nostra ricchezza economica e anche con capitale umano qualificato di investire un minimo sul progresso in modo da rendere meno schifosa la situazione... coi fiorellini, col buon senso non si mangia anche perchè ogni azione è un dare e avere e ogni mossa dà a qualcuno e toglie a qualcun'altro, anche quelle fatte con le più buone intenzioni possibili (senza contare quelle fatte volontariamente a svantaggio di qualcuno).
Anche solo guardando il cibo ricordo sempre cosa ci disse il mio prof. di Pedologia: per sfamare 10 miliardi di persone servirebbe l'intera Terra emersa, aggiungici poi lo spreco di cibo e l'inequità delle derrate alimentari e capisci. (sulle Ande i reduci del disastro aereo si sono mangiati i cadaveri, vedresti come Salvini andrebbe alla sagra della cattivissima e paurosa carne coltivata o farina di grillo).
Beninteso va benissimo l'agricoltura biologica (aiutata magari da, guarda un po', la tecnologia come droni per capire le necessità irrigue dall'alto senza inondare tutto a tappeto), vanno benissimo gli allevamenti estensivi (a recuperare le praterie secondarie che stiamo perdendo) ma non bastano, non bastano e non bastano. Riduciamo i consumi di carne? Va benissimo io l'ho ridotta a 1 volta a settimana, max 2. Non basta, inezie... (da solo consumerò 2000-3000 kcal al giorno che tolgo dalla bocca a qualcun'altro degli 8 miliardi di esseri viventi i quali per la maggior parte si sognano tali quantitativi).
D'altro canto anche con l'agricoltura "normale" in 100 anni abbiamo fatto disastri alla salute dei suoli con perdita sost. organica, nutrienti che noi reintegriamo con la flebo dei concimi... insomma potrei andare avanti per ore con questi pensieri in libertà delle varie "conoscenze" e spunti che mi sono stati forniti dall'Università e dalla personale ricerca del "saperne di più".. insomma capisci che la situazione è maledettamente complicata e non è la mancanza di buonsenso, tutti nella nostra narrazione siamo i buoni. La soluzione in tasca non ce l'ha nessuno nè tantomeno io ma non blocchiamo l'unica speranza a cui forse mi affido troppo.. ma soprattutto nessuno si toglierà mai il pane dalla bocca per darlo a qualcun'altro (purtroppo). Non saremo pronti, ma almeno cerchiamo di essere consapevoli.
"Si, signor Snowbirch ma questa è la stanza "temperature globali" e lei è accusato di catastrofismo, brainstorming totale su 10 argomenti diversi".. Scusate chiudo OT
Giusto intervento. Ricordatevi sempre poi che nel mondo degli uomini c'è si la cooperazione ma all'interno dei gruppi c'è poi la Competizione. Siamo così sicuri che, mentre noi decresciamo felici, altre aree, ora in via di sviluppo, non ci sorpassino a destra, o da sotto (Africa). Gli USA non hanno problemi. Comprano cervelli. Quando poi ho visto la Chicago University aperta a Natale....come puoi competere !! A sorpasso avvenuto statene sicuri: andremo a fare i loro badanti come avremmo fatto noi ai francesi se nel 45 la cortina di ferro fosse arrivata a Ventimiglia.
Ma perchè mi mettete in bocca cose che non ho detto! C'è un pregiudizio mostruoso su queste tematiche! Non ho ne parlato di decrescita felice, ne di abbandonare le tecnologie ne di fiorellini e quant'altro!!!![]()
Non vi rendete conto che il più realista sono io qui entro!
Il mondo è un sistema finito, quindi bisogna fare in modo che i nostri sistemi socio-economici raggiungano un equilibrio con questo mondo che è limitato sia geograficamente che ecologicamente. Datevi pace, se non si parte da questo presupposto gli illusi siete voi, non io.
Non è che a questo nuovo equilibrio ci si debba arrivare a bomba, occorrono decenni, ogni stato con i tempi relativi alle proprie condizioni economiche e sociali ma al cambio di mentalità si dovrà arrivare PER FORZA, che lo si voglia o no, altrimenti se preferite suicidarvi fate pure.
Qui si va a parare in un argomento pieno di spine e irrisolvibile che è il mondo maledettamente reale delle relazioni politico-economiche dove, scusate: del clima, delle teleconnessioni, della scienza che in maniera gratuita e molto elevata ho il piacere di leggere qui in questo forum, purtroppo conta relativamente e forse solo in maniera strumentale ad alti interessi. Tavoli dove si tratta con la pistola sempre carica. Se poi ci scappa l'interesse comune ecco che ....scoppiano le "paci". Io condivido tutto lo spirito alla morigeratezza, al contenimento degli sprechi, per carità, mi è stato insegnato così da chi ha vissuto la guerra e ho insegnato a mio figlio altrettanto perchè ...nulla è gratis.
Quando emerge l'interesse comune, le pressioni da parte degli stati e le pressioni da parte dei popoli e della gente diventeranno sempre più forti, questo perchè le disuguaglianze sempre maggiori e le relative ingiustizie, l'inquinamento, l'invivibilità dei territori la penuria di risorse per la stragrande massa di persone porteranno a sollevazioni e a forti proteste. Quindi in effetti il mio auspicio è che alla lunga sarà l'interesse comune a farsi sentire e i potenti che stanno lì perchè c'è sotto la massa di persone che li tiene li, dovranno obtorto collo venire a patti e cambiare rotta.
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