
Originariamente Scritto da
Lorenzo Catania
Quando ti trovi in fase prefrontale (prima del passaggio di un fronte freddo in particolare), l'aria in generale è stabile, ovvero in media non si verificano moti convettivi, a causa del richiamo di aria calda che lentamente si organizza a tutte le quote partendo dall'alto (grazie al passaggio recente del ramo caldo della perturbazione). Di conseguenza gran parte del moto della massa d'aria si sviluppa in orizzontale (avvezione), NON in verticale (convezione propriamente detta).
Ecco perché i modelli fanno fatica a capire come e quanto i moti convettivi potranno organizzarsi in questo settore della perturbazione; d'altra parte in generale le cause che scatenano temporali prefrontali sono diverse, ed in particolare:
- Interazione della massa d'aria in arrivo con masse d'aria precedentemente ferme ma cariche di umidità (i modelli fanno molta fatica)
- Interazione con montagne, colline, isole ... (i modelli fanno un po' di fatica, anche se meno rispetto al punto 1)
- Infiltrazioni di aria fredda in quota nel settore caldo della perturbazione, per vari motivi (i modelli riescono in qualche modo a prevedere la presenza di precipitazioni, ma non la loro estensione o successione temporale).
Poi, se invece di acquazzoni mi parli di piogge diffuse e persistenti, oltre al 2° punto già citato potrebbe entrare in gioco anche un fenomeno chiamato instabilità simmetrica, che però è decisamente ostico ed ancora non è stato capito a fondo, quindi ti risparmio le eventuali considerazioni


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