Risultati da 1 a 3 di 3

Discussione: pre-frontali..

  1. #1
    Banned L'avatar di pio
    Data Registrazione
    22/02/05
    Località
    migliana prato 605mt....abito a prato ma sono fiorentino di nascita!!
    Età
    52
    Messaggi
    3,254
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito pre-frontali..

    sono cosi' imprevedibili in fatto di precipitazioni?
    a volta capita che si manifestano con nubi alte e improduttive......altre volte invece apportano accumuli notevoli.
    ho notato anche che spesso i modelli previsionali in fatto di precipitazioni non riescono a prevederne le stime di accumulo.

  2. #2
    Burrasca forte L'avatar di Lorenzo Catania
    Data Registrazione
    16/07/06
    Località
    Livorno
    Età
    47
    Messaggi
    9,845
    Menzionato
    9 Post(s)

    Predefinito Re: pre-frontali..

    Citazione Originariamente Scritto da pio Visualizza Messaggio
    sono cosi' imprevedibili in fatto di precipitazioni?
    a volta capita che si manifestano con nubi alte e improduttive......altre volte invece apportano accumuli notevoli.
    ho notato anche che spesso i modelli previsionali in fatto di precipitazioni non riescono a prevederne le stime di accumulo.
    Quando ti trovi in fase prefrontale (prima del passaggio di un fronte freddo in particolare), l'aria in generale è stabile, ovvero in media non si verificano moti convettivi, a causa del richiamo di aria calda che lentamente si organizza a tutte le quote partendo dall'alto (grazie al passaggio recente del ramo caldo della perturbazione). Di conseguenza gran parte del moto della massa d'aria si sviluppa in orizzontale (avvezione), NON in verticale (convezione propriamente detta).
    Ecco perché i modelli fanno fatica a capire come e quanto i moti convettivi potranno organizzarsi in questo settore della perturbazione; d'altra parte in generale le cause che scatenano temporali prefrontali sono diverse, ed in particolare:

    - Interazione della massa d'aria in arrivo con masse d'aria precedentemente ferme ma cariche di umidità (i modelli fanno molta fatica)

    - Interazione con montagne, colline, isole ... (i modelli fanno un po' di fatica, anche se meno rispetto al punto 1)

    - Infiltrazioni di aria fredda in quota nel settore caldo della perturbazione, per vari motivi (i modelli riescono in qualche modo a prevedere la presenza di precipitazioni, ma non la loro estensione o successione temporale).


    Poi, se invece di acquazzoni mi parli di piogge diffuse e persistenti, oltre al 2° punto già citato potrebbe entrare in gioco anche un fenomeno chiamato instabilità simmetrica, che però è decisamente ostico ed ancora non è stato capito a fondo, quindi ti risparmio le eventuali considerazioni
    "La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)

  3. #3
    Banned L'avatar di pio
    Data Registrazione
    22/02/05
    Località
    migliana prato 605mt....abito a prato ma sono fiorentino di nascita!!
    Età
    52
    Messaggi
    3,254
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: pre-frontali..

    Citazione Originariamente Scritto da Lorenzo Catania Visualizza Messaggio
    Quando ti trovi in fase prefrontale (prima del passaggio di un fronte freddo in particolare), l'aria in generale è stabile, ovvero in media non si verificano moti convettivi, a causa del richiamo di aria calda che lentamente si organizza a tutte le quote partendo dall'alto (grazie al passaggio recente del ramo caldo della perturbazione). Di conseguenza gran parte del moto della massa d'aria si sviluppa in orizzontale (avvezione), NON in verticale (convezione propriamente detta).
    Ecco perché i modelli fanno fatica a capire come e quanto i moti convettivi potranno organizzarsi in questo settore della perturbazione; d'altra parte in generale le cause che scatenano temporali prefrontali sono diverse, ed in particolare:

    - Interazione della massa d'aria in arrivo con masse d'aria precedentemente ferme ma cariche di umidità (i modelli fanno molta fatica)

    - Interazione con montagne, colline, isole ... (i modelli fanno un po' di fatica, anche se meno rispetto al punto 1)

    - Infiltrazioni di aria fredda in quota nel settore caldo della perturbazione, per vari motivi (i modelli riescono in qualche modo a prevedere la presenza di precipitazioni, ma non la loro estensione o successione temporale).


    Poi, se invece di acquazzoni mi parli di piogge diffuse e persistenti, oltre al 2° punto già citato potrebbe entrare in gioco anche un fenomeno chiamato instabilità simmetrica, che però è decisamente ostico ed ancora non è stato capito a fondo, quindi ti risparmio le eventuali considerazioni
    grazie lorenzo.

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •