L'innevamento non è scarso, ma è inferiore a quello dell'anno scorso e superiore al 2003, ma non dovunque (ora ho fatto il confronto).Originariamente Scritto da brizio700
Cmq, l'innevamento residuo conta limitatamente poiché è l'andamento dell'estate mediterranea che condiziona la fase del ghiacciaio.
Nel 2003 c'erano 10m di neve eppure sappiamo tutti come è andata a finire.....
Se devi postare qualche foto del Calderone è meglio se ne metti qualcuna di altri anni. Del luglio 2006 ci sono giÃ*
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Ultima modifica di Enrico_3bmeteo; 15/07/2006 alle 08:09
Si, è una placca di dimensioni ridotte.Originariamente Scritto da daverose240573
Il glacionevato del Franchetti è proprio quello![]()
Mi piacerebbe conoscere i risultati del georadar e sapere in quale anno sono stati condotti
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Enrico, ieri sera ho ritrovato sul mio pc un estratto di un tuo thread che riguardava il Calderone. La data, se non sbaglio, in cui fu postato il 3d era 13 luglio 2004.
Posto nuovamente le foto in cui te e Scozzafava facevate il raffronto tra il 2003 e 2004. Mi sembra che quest'anno sia molto peggio del 2004 e simile al 2003 nonostante le nevicate della prima decina di giugno
t_panoramica-calderone-03-04.jpg
il problema è sempre lo stesso: quest'anno mancanza di precipitazioni primaverili. Che tristezza
saluti![]()
Fabio
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Hai perfettamente ragione.Originariamente Scritto da Fabio68
Il problema del nostro Calderone è che si trova in ambiente mediterraneo e quindi l'abbondanza di neve residua incide limitatamente sul bilancio annuale.
Come ho giÃ* detto sopra (e ripetuto a iosa in questi 3 anni di Forum...), nel nostro contesto geoclimatico, è l'estate che fa la differenza.
In passato ci sono stati anni con precipitazioni non abbondanti ma seguite da estati "sottonorma" che ribaltarono il pronostico, così come questi ultimi anni nevosi sono stati praticamente annullati da estati (ed anche primavere) decisamente tropicali.
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Enrico ti posto alcune foto che feci nel 1987 e precisamente il 7 agosto. Mio cugino, che c'era stato gli anni precedenti, mi disse che il glacionevaio quell'anno era in sofferenza (rispetto adesso scoppia di salute).
Le foto non sono un granchè, fatte con un obiettivo 50mm e le postai anni fa ma molto più piccole. L'altra sera le ho aggiustate.
Cime e bacino del ghiacciaio1.jpg
ghiacciaio3.JPG
ghiacciao sotto cima centrale1.jpg
Stitched_001.JPG
quest'ultima immagine l'ho ottenuta unendo le 2 foto ma non è veritiera. Purtroppo non trovo più le foto che permettono di avere una visione più ampia e completa e, soprattutto, reale. Queste che trovai le scannerizzai anni fa.
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Belle foto! cmq io salgo al calderone il 28 agosto, ma da Campo Imperatore e non dalla classica Prati di Tivo.
Infine volevo dire che al calderone contano le precipitazioni invernali e non quelle primaverili o di inizio estate (come invece accade sulle alpi), sul versante orientale dell'appennino abruzzese (e quindi gran sasso) quest'inverno è caduta meno neve rispetto a quello scorso, mentre il versante occidentale, sempre questo inverno, ha visto molta più neve ( 440 cm di Campo Catino, 350 cm di Campo Staffi e Terminillo, ma lì siamo nel lazio) questo perchè sono state le correnti occidentali a prevalere, e infatti ancora in questi giorni al terminillo ci sono nevai dall'elevato spessore, cosi come a Campo Staffi (Campo Catino non lo sò perchè non ci sono stato).
Putroppo il caldo africano ha rovinato tutto, ma in questi giorni sò che sulle vette del gran sasso ha nevicato e spero che sia servito molto al calderone.
Ciao a tutti!
Pessimo anno il 1987.Originariamente Scritto da Fabio68
Questa è una foto che scattai io nell'ottobre dello stesso anno. Neanche una molecola di neve residua...![]()
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Le precipitazioni primaverili sono importantissime per tutti i ghiacciai.Originariamente Scritto da M4RKO76
Naturalmente, per un ex ghiacciaio come il Calderone, situato in clima temperato ed in ambiente mediterraneo, la stagione più propizia è l'inverno, ma le precipitazioni autunnali sono importantissime perché hanno maggior tempo di consolidarsi e compattarsi, mentre quelle primaverili rappresentano un ulteriore incremento allo spessore complessivo.
Infine, le nevicate tardive di maggio e giugno "rinfrescano" la massa nevosa, aumentandone l'albedo, rallentandone la fusione.
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p.s. Quest'anno il Calderone ha avuto molta neve, nonostante il lato adriatico non sia stato favorito come altri anni passati.![]()
Originariamente Scritto da Enrico_3bmeteo
mi viene da ridere infatti quelli che dicono che le nevicate invernali o estive sono inutili per i ghiacciai![]()
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Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
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Originariamente Scritto da verza81
Be', comunque x i ghiacciai alpini in effetti le nevicate invernali di norma sono poco significative, visto che tale tagione e' comunque la meno propizia x le prp.
Tieni poi presente che, a meno di inusuali sciroccate con QN fin verso i 2000 m., le nevicate in quota ghiacciai in inverno poi sono di scarsa qualita', ovvero con neve troppo leggera e asciutta che ben difficilmente si compatta: ecco perche' x i ghiacciai alpini il momento migliore dovrebbe essere l'autunno quando, di norma, forti e umide correnti meridionali dovrebbero portare in quota (oltre i 2000-2500 m) accumuli sostanziosi di neve utile x la causa (piu' umida e pesante e' piu' va bene x i ghiacciai, appunto !).
Questo, ripeto, almeno x i ghiacciai alpini.
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