il calderone è estinto come ghiacciaio. Per fortuna il clima è mutevole, è sempre cambiato e cambierà ancora. Nella prossima fase favorevole si riformerà. Ma non ci saremo più noi a godere delle fattezze di un ghiacciaio a due passi da casa.
Complimenti ancora ai ragazzi che hanno fatto la scansione radar a ciò che rimane del vecchio apparato glaciale.
Oggi pioggia .
6.6 ai 2100 di campo imperatore
4.5 ai 2430 del franchetti.
Se non cambiano le carte, credo sia difficile veder nevicare fino a 2000 mt nella prossima settimana. Sia Reading, che GFS negli spaghi che vi allego, vedono termiche fino a +12/13 ad 850 hpa in coincidenza con le precipitazioni più consistenti. Da venerdì, possibili termiche ottimali per neve anche a 1600/1700 ma la previsione è ancora troppo incerta con, ad oggi, poche precipitazioni.
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Gran Sasso da Lanciano,poco fa
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Leggendo qua e là, devo dire che ho trovato ancora piuttosto dibattuta la questione riguardo alla estinzione o meno del Calderone.
La presenza di buone quantità di ghiaccio fossile, nonostante i processi di progressiva ablazione, non giustificherebbe comunque la sussistenza di una riserva glaciale, tale da rendere la definizione di estinzione solo terminologica, relativa semplicemente alla attuale impossibilità ad incrementare i depositi residui? O, eventualmente, relativa a cosa?
Naturalmente, sarei grato a chi saprà fornire risposte "ufficiali", scientificamente riconosciute, ossia non frutto soltanto di pareri personali.
Grazie.
"La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"
Genny, forever.
Ciao Alex
Nel frattempo pioggia al rifugio Franchetti con +6.5°. Un'altra pioggia per il Calderone purtroppo!
Provo a riepilogare i dati di fatto
circo inferiore:
- presenza di uno strato di ghiaia e massi che divide il nevato stagionale dal ghiaccio sottostante;
-il nevato stagionale ha un'area di firn anche pluriennale che varia da anno in anno e che, raramente, e' scomparsa del tutto. Non si può definire questo nevato come ghiacciaio;
- lo strato di ghiaccio al di sotto dei detriti ha densità proprie del ghiaccio 0,9 g/cm3 ed ha ancora un rilevante spessore. Tuttavia non ha alcun movimento e non ha un bacino di accumulo a meno di voler considerare che, in qualche modo, il nevato stagionale interagisca ancora con il ghiaccio posto al di sotto dei detriti. Ipotesi questa possibile ma, almeno negli ultimi 20 anni, non apprezzabile. I rilievi col georadar fatti quest'anno ci aiuteranno a verificare meglio questa ipotesi.
circo superiore
- anche qui c'è un'area di ghiaccio e di firn ricoperta da detriti recenti e meno recenti, ma anche zone di ghiaccio liber che affiorano. Anche qui non c'è movimento anche se le placche libere da detriti possono interagire con il nevato stagionale.
- ogni anno la forma della placca che resiste all'estate ha un perimetro molto simile a quello dell'anno precedente, mentre il nevato del circo inferiore varia, nel perimetro, molto di più. Il ghiaccio sottostante la ghiaia e' raccolto in una dolina, così come quello del bacino inferiore.
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