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  1. #1
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    Predefinito L'Antartide si espande sempre di più, e l'artico subisce la corrente del golfo

    http://arctic.atmos.uiuc.edu/cryosph...area.south.jpg

    L'Antartide si espande sempre di più

    http://www.nature.com/nature/journal/v452/n7184/abs/nature06690.html

    Shoshiro Minobe1, Akira Kuwano-Yoshida2, Nobumasa Komori2, Shang-Ping Xie3,4 & Richard Justin Small3 Influence of the Gulf Stream on the troposphere Nature 452, 206-209 (13 March 2008) | doi:10.1038/nature06690; Received 1 August 2007; Accepted 16 January 2008

    Ed è ormai dimostrato che le correnti oceaniche scaldano l'aria fino a 11000 mt. L'Artico subisce quindi l'effetto delle correnti del golfo, non l'effetto serra.

  2. #2
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    Predefinito Re: L'Antartide si espande sempre di più, e l'artico subisce la corrente del golfo

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio

    Ed è ormai dimostrato che le correnti oceaniche scaldano l'aria fino a 11000 mt. L'Artico subisce quindi l'effetto delle correnti del golfo, non l'effetto serra.


    orbene,questo è l'abstract e l'affermazione che ho riportato in neretto semplicemente NON c'è...


    The Gulf Stream transports large amounts of heat from the tropics to middle and high latitudes, and thereby affects weather phenomena such as cyclogenesis1, 2 and low cloud formation3. But its climatic influence, on monthly and longer timescales, remains poorly understood. In particular, it is unclear how the warm current affects the free atmosphere above the marine atmospheric boundary layer. Here we consider the Gulf Stream's influence on the troposphere, using a combination of operational weather analyses, satellite observations and an atmospheric general circulation model4. Our results reveal that the Gulf Stream affects the entire troposphere. In the marine boundary layer, atmospheric pressure adjustments to sharp sea surface temperature gradients lead to surface wind convergence, which anchors a narrow band of precipitation along the Gulf Stream. In this rain band, upward motion and cloud formation extend into the upper troposphere, as corroborated by the frequent occurrence of very low cloud-top temperatures. These mechanisms provide a pathway by which the Gulf Stream can affect the atmosphere locally, and possibly also in remote regions by forcing planetary waves5, 6. The identification of this pathway may have implications for our understanding of the processes involved in climate change, because the Gulf Stream is the upper limb of the Atlantic meridional overturning circulation, which has varied in strength in the past7 and is predicted to weaken in response to human-induced global warming in the future8.


    nell'ultima frase c'è l'unico riferimento al global warming, ma nulla a che vedere con la conclusione che hai riportato sopra

    ci si lamenta spesso dei media che distorcono i risultati delle ricerche scientifiche quando molto spesso siamo noi stessi a voler leggere quello che non c'è in ogni pubblicazione

    osservatorio meteo dei Burnigui di Andalo Valtellino www.meteovaltellina.it
    http://www.youtube.com/elnibi

  3. #3
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    Predefinito Re: L'Antartide si espande sempre di più, e l'artico subisce la corrente del golfo

    E' vero Richi che siano l'acqua e la terra che scaldano l'aria e non viceversa (come teorizzato dalle teorie dell'IPCC sull'effetto serra antropogenico) lo diceva IDSO ancora dieci anni fa!

    http://serials.cib.unibo.it/cgi-ser/start/it/spogli/df-s.tcl?prog_art=875473&language=ITALIANO&view=articoli

    S.B.IDSO 1998: CO2-INDUCED GLOBAL WARMING - A SKEPTICS VIEW OF POTENTIAL CLIMATE-CHANGE
    Climate research fascicolo: 1, volume: 10, anno: 1998, pagine: 69 - 82

    Lo studio dei giapponesi non fa altro che dimostare che l'influenza delle correnti è enorme, e (commento io) sottovalutata, perchè da sola la corrente del golfo basta a spiegare l'amplificazione dell'aumento di calore dovuto all'attività solare sia per i cicli orbitali, sia per i clcli magnetici, che da sola non basta a giustificare il gw, ma amplificata dalle correnti oceaniche e dalle differenze di albedo, e di nuvolosità SI!

  4. #4
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: L'Antartide si espande sempre di più, e l'artico subisce la corrente del golfo

    http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=77383

    Molti gli studi contrastanti.

    In generale si possono riassumere in 2 conclusioni antitetiche:

    (1) Sì, la CdG influenza ampiamente il clima sull'Europa NW e settentrionale.

    Esempi di studi: quello citato o il "classico" di Weaver and Hughes (1992) del Climate Modelling Lab (University of Victoria) o ancora quelli di Rahmstorf del PIK sul THC.


    (2) No, la CdG non influenza il clima sul NW europeo, il cui clima mite è fondamentalmente causato dall'interazione fra la circolazione atmosferica (correnti da ovest) e la superficie oceanica (visto che ad ovest dell'Europa c'è un oceano con la sua nota inerzia termica), ma non dalla dinamicità dell'oceano.

    Esempi di studi: quello, ormai pure un "classico", di Seager et al. (2002) del Lamont-Doherty Earth Observatory (Columbia University), oppure quelli di Bard del CNRS-université Aix-Marseille.

    Cmq, come spiega bene Carl Wunsch (Cecil and Ida Green Professor del Physical Oceanography al MIT), la CdG è un fenomeno pilotato dal sistema dei venti che soffiano sul Nordatlantco, oltre che dalla natura del movimento di un fluido (come l'acqua) su un pianeta in rotazione.

    Per cui un'interruzione significherebbe una violazione della legge di conservazione del momento angolare.

    Un rallentamento potrebbe in effetti essere indotto da cambiamenti nella temperatura dell'acqua e nella salinità (anche se al momento assai remoti), ma, visto quanto detto poc'anzi, ho il sospetto che ciò possa essere ampiamente relativizzato e, in ragione (e se han ragione quelli) del punto (2) sdrammmatizzato.

    Probabilmente sta nel mezzo una possibile ipotesi.
    Se la CdG dovesse rallentare, potremmo assistere ad una diminuzione regionale del cambiamento di temperatura: l'Europa settentrionale si riscalderebbe un po' meno del previsto. Oppure, in una Terra globalmente più calda, avremmo un certo raffreddamento centrato sul Nordatlantico.

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  5. #5
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    Predefinito Re: L'Antartide si espande sempre di più, e l'artico subisce la corrente del golfo

    Le correnti oceaniche influenzano la temperatura dell'aria fino a 11000 mt , praticamente tutta la nostra troposfera, sono il nostro calorifero (se va bene) il nostro frigo se va male. la piccola glaciazione del 1650 è stata giustificata con il rallentamento della corrente del golfo.
    Anche il nino e la nina hanno influenze sul clima globale
    Altri autori parlano di calore di inerzia che torna in superficie dagli abissi, dopo 200 800 anni da periodi di riscaldamento globale. Nel nostro caso dal periodo caldo medioevale.

  6. #6
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: L'Antartide si espande sempre di più, e l'artico subisce la corrente del golfo

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    Le correnti oceaniche influenzano la temperatura dell'aria fino a 11000 mt , praticamente tutta la nostra troposfera, sono il nostro calorifero (se va bene) il nostro frigo se va male. la piccola glaciazione del 1650 è stata giustificata con il rallentamento della corrente del golfo.
    Anche il nino e la nina hanno influenze sul clima globale
    Altri autori parlano di calore di inerzia che torna in superficie dagli abissi, dopo 200 800 anni da periodi di riscaldamento globale. Nel nostro caso dal periodo caldo medioevale.
    Dunque anche il riscaldamento dell'aria (GW o MWP che siano) contribuisce a riscaldare gli oceani, no?

    Se dici di sì, cadi in palese contraddizione con quanto hai detto nel post #3.
    Se dici di no, contraddici quanto ti ho quotato in grassetto.

    Per cui?
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  7. #7
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    Predefinito Re: L'Antartide si espande sempre di più, e l'artico subisce la corrente del golfo

    Citazione:
    Originalmente inviato da clayco
    Le correnti oceaniche influenzano la temperatura dell'aria fino a 11000 mt , praticamente tutta la nostra troposfera, sono il nostro calorifero (se va bene) il nostro frigo se va male. la piccola glaciazione del 1650 è stata giustificata con il rallentamento della corrente del golfo.
    Anche il nino e la nina hanno influenze sul clima globale
    Altri autori parlano di calore di inerzia che torna in superficie dagli abissi, dopo 200 800 anni da periodi di riscaldamento globale. Nel nostro caso dal periodo caldo medioevale.




    Steph: Dunque anche il riscaldamento dell'aria (GW o MWP che siano) contribuisce a riscaldare gli oceani, no?

    Se dici di sì, cadi in palese contraddizione con quanto hai detto nel post #3.
    Se dici di no, contraddici quanto ti ho quotato in grassetto.


    Clayco: dall'aria?
    Non sono io è idso che dice che non può essere l'aria che scalda l'acqua, ma anche christy.
    Dov'è la contraddizione, nel 1000 il riscaldamento globale non fu dovuto all'aria, e manco alla CO2, era bassissima, ma all'alta attività magnetica solare, e ai cicli orbitali terrestri. Kyliyuk e Chilingar dicono che quel calore assimilato 1000 anni fa dagli oceani sta tornando in superficie.
    Gli studi sulle ice core antartiche ci dicono che prima sale la temperatura e poi sale la co2 dopo 200 800 anni, addirittura nell'ultimo disgelo prima sale la temperatura e inizia il disgelo e dopo 1300 anni sale la co2 . Perchè l'emissione di co2 naturale è strettamente correlata alla temperatura, la terra prima assorbe energia e in seguito rilascia co2.
    qui è spiegato sicuramente meglio

    http://h2.ipcf.cnr.it/luciano/ clima.pdfLuciano Lepori: “Mutamenti climatici e riscaldamento globale, quanto incide il fattore antropico? “ Doc. CNR 2 ottobre, 2006







    Steph: Come spieghi, allora, la situazione odierna? La concentrazione di CO2 sta salendo, ma gli oceani stanno assorbendo più CO2 di quanto ne emettano, per ora.


    Commento: Chi lo dice questo? Hai un riferimento? (mi risulta che l’IPCC dica il contrario, ossia gli oceani assorbono meno, quindi c’è un accumulo di co2, che è un gioco di parole per intendere la crescita di co2 dovuta a fattori termici naturali)


    Steph : Se vale quanto dici (e non ho motivo di dubitarne, perché la concentrazione atmosferica della co2 contribuisce all'effetto serra ma dipende pure dalla temperatura), occorrerebbe poter osservare un aumento della co2 rilasciata dagli oceani, cosa che invece non c'è.


    Commento: Scusa ma non capisco a cosa ti riferisci, puoi spiegarti meglio? La concentrazione di CO2 dipende dalla temperatura, VERO.(quindi è termica naturale, vulcanica, ma anche antropogenica) La concentrazione della CO2 contribuisce all’effetto serra, questa è la tesi dell’IPCC, ma non quella degli scettici, per lo meno in termini di valori termici, gli scettici sostengono valori molto più bassi, insignificanti con cambi di concentrazione così modesti, in 250 anni solo lo 0,01% dell’atmosfera è cambiato.



    Steph PS: rimane irrisolta la contraddizione.

    Commento : non capisco, non è l’aria che causa il riscaldamento globale, ma il sole, questo sia adesso, sia nell’anno 1000. Gli oceani dilatano nel tempo il fenomeno, secondo i soliti Kyliyuk e Chilingar. Dov’è la contraddizione?



    Steph:Un ultima cosa: se vuoi sorprendere un pollo, puoi pure continuare a raccontare le tue interpretazioni di altri studi circa le possibilità di propagazione del calore fra uno stato e l'altro.
    Ma per piacere: cerca di farlo, semmai, in modo più credibile.


    Commento: Non capisco! Diciamo forse mi sono espresso male. Ripeto: il globo terrestre, prima assorbe l’aumento di energia solare e in seguito rilascia CO2, dopo 200 600 anni, è scritto in tutti gli studi di paleoglaciologia.

    http://www.eurekalert.org/pub_releases/2007-09/uosc-cdd092507.php#

    Lowell Stott: “Carbon dioxide did not end the last Ice Age”
    Public release date: 27-Sep-2007 eurekalert

    http://www.informaworld.com/smpp/content~content=a713849842~db=all
    Khilyuk, L.F., and G. V. Chilingar : Global Warming: Are We Confusing Cause and Effect? Energy Sources, Part A: Recovery, Utilization, and Environmental Effects, Volume 25, Issue 4 April 2003 , pages 357 – 370

    http://www.springerlink.com/content/g87327815xg2u1h2/
    ML Khandekar, TS Murty, P Chittibabu: The Global Warming Debate: A Review of the State of Science- Pure and Applied Geophysics, 2005

    In italiano, ci sono queste, fanno riferimento a pubblicazioni scientifiche che trovate nelle note.

    http://www.sepp.org/Archive/NewSEPP/Ramella%20Italian.html
    Francesco Ramella: “Effetto Serra: Siamo Prudenti, Stiamo A Guardare” Ibl papers 2007

    http://brunoleonimedia.servingfreedom.net/BP/IBL_BP_47_IPCC.pdf
    Hans Labhon: “Il problema dell’ippc” Ibl papers 200
    __________________

  8. #8
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: L'Antartide si espande sempre di più, e l'artico subisce la corrente del golfo

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    Clayco: dall'aria?
    Non sono io è idso che dice che non può essere l'aria che scalda l'acqua
    detta così sembra davvero un insulto alla fisica....






















    anche mio figlio che ancora non va all'asilo sa che l'asciugacapelli asciuga appunto i capelli...

    e prova, se vuoi, a mettere un cubetto di ghiaccio in un locale riscaldato a 30 gradi, poi dimmi che succede al cubetto di ghiaccio...
















    aiutino: vuoi vedere che magari al ghiaccio (= l'acqua solida) succede qualcosa (=subisca gli effetti della temperatura dell'aria)

    O magari mi dirai che l'asciugacapelli asciuga mediante radiazione elettromagnetica e che il cubetto di ghiaccio subisce gli effetti delle variazioni orbitali


    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    Gli studi sulle ice core antartiche ci dicono che prima sale la temperatura e poi sale la co2 dopo 200 800 anni


    e così ci dicono anche che la CO2 (e il metano) potrebbero aver contribuito al rimanente 90% (4500 su 5000 anni) del periodo di riscaldamento interglaciale.

    E poi sfondi una porta aperta: non serve citare uno studio in cui si dice che “Carbon dioxide did not end the last Ice Age”, lo sanno ormai anche i polli che, su scala temporale rapportata alle ere glaciali, non può essere la CO2 ad innescare il riscaldamento, ma la CO2 semmai funge da meccanismo autorafforzante (o da amplificatore) indotto da altri elementi di innesco (variazioni orbitali, forza del sole, albedo, SST oceaniche…).
    Il perché potrebbe ricercarsi nell’importante ruolo esercitato sulla sottrazione o liberazione di CO2 da parte dell’oceano (in termini di temperature oceaniche e di forza del nastro trasportatore) oppure da parte dell’estensione glaciale (effetti di albedo, maggior o minor presenza di biomassa…), ruolo che potrebbe anche aver influito massicciamente sulla concentrazione di metano.

    Fra l'altro, detto per inciso: se fosse sempre valida questa teoria (cioè il fatto che la CO2 sia solo effetto con lag di 500 anni e non anche causa del riscaldamento), allora perché oggi la sua concentrazione atmosferica è così alta dal momento che 500 anni fa (la media fra 200 e 800) si era in piena LIA?
    Non si dovrebbe poter osservare una riduzione della CO2 (invece che un suo aumento) in ragione della riduzione di temperatura vvenuta fra MWP e LIA?
    E ancora: se poniamo il 1850 come inizio dell'ultima forte crescita della concentrazione di CO2, con il lag di 500 anni in risposta al ciclo del carbonio, si torna al 1350, cioè poco prima che inizi la diminuzione delle temperature che ha portatto alla LIA. Come può dunque l'incremento termico essere sempre la causa dell'incremento di CO2 che lo precedeva?
    Devo dedurre che l'incremento di CO2 si arresterà molto presto, in ragione della LIA?

    Interessante l'approccio alla questione da parte di Cuffey, K.M., Vimeux, F. 2001
    http://www.nature.com/nature/j ournal/v412/n6846/abs/412523a0 .html

    Per finirla breve: dai grafici di Vostok e Dome C, risulta che:
    la risposta della CO2 all'incremento termico è di circa 10ppm ogni grado C.
    l'effetto della CO2 (gas a struttura molecolare tri-atomica) sulla temperatura è dato dalla legge di Arrenhius.

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    ,Steph: Come spieghi, allora, la situazione odierna? La concentrazione di CO2 sta salendo, ma gli oceani stanno assorbendo più CO2 di quanto ne emettano, per ora.


    Commento: Chi lo dice questo? Hai un riferimento? (mi risulta che l’IPCC dica il contrario, ossia gli oceani assorbono meno, quindi c’è un accumulo di co2, che è un gioco di parole per intendere la crescita di co2 dovuta a fattori termici naturali)
    Ribadisco: la concentrazione di CO2 atmosferica sta salendo (o forse non è vero?), ma gli oceani stanno assorbendo più CO2 di quanto ne emettano, per ora. Quel per ora si riferisce ovviamente al fatto che la solubilità della CO2 nell'acqua dipende dalla temperatura e che acque più calde tendono, in generale, a trattenere meno il gas nel liquido (la CO2 è crica 2 volte più solubile a 0 gradi C di quanto non lo sia a 20 gradi C).

    Il fatto che l'assorbimento e i sink di carbonio superino ancora il rilascio, lo si può capire da almeno 2 punti:

    Ø l'asorbimento/rilascio della CO2 da parte degli oceani non dipende solo dalla temperatura, bensì pure dalla pressione parziale della CO2 nell'aria.

    La legge di Henry, che regola la solubilità dei gas in un liquido, ci dice che la pressione del gas è direttamente proporzionale alla sua concentrazione. Un aumento della sua concentrazione sposta l'equilibrio dinamico fra assorbimento e rilascio verso l'assorbimento.

    Ora: osservazioni dirette della pressione parziale della CO2 sulla superficie oceanica, avvalorerebbero l'ipotesi di cui sopra, confermando quindi il fatto che l'assorbimento di CO2 da parte degli oceani sia superiore al suo rilascio da parte degli stessi oceani.

    Per es. http://www.ldeo.columbia.edu/~csween...s/taka2002.pdf

    Ø le analisi dei rapporti isotopici del carbonio (effetto Suess).

    Per es. questo grafico mostra la riduzione del rapporto C13/C12 misurata a Mauna Loa e il sito con i dati misurati



    http://cdiac.ornl.gov/trends/co2/iso-sio/iso-sio.html

    Insoma: in termini di variazione del flusso (o di bilancio, che è quel che conta), da quando diventano significative le emissioni antropiche, l'oceano assorbe più CO2 di quanto ne rilasci.

    Ergo: incremento di origine antropica, non si scappa.

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    Commento: Scusa ma non capisco a cosa ti riferisci, puoi spiegarti meglio? La concentrazione di CO2 dipende dalla temperatura, VERO.(quindi è termica naturale, vulcanica, ma anche antropogenica) La concentrazione della CO2 contribuisce all’effetto serra, questa è la tesi dell’IPCC, ma non quella degli scettici, per lo meno in termini di valori termici,


    Scusa, ma stavolta sono io anon capire. Cosa significa "in termini di valori termici"?
    Se per caso alludi al tenttivo di correlare CO2 a temperature globali, prendi un abbaglio.
    Perché, come minimo, sarebbe necessario correlare la somma dei forcing radiativi di origine antropica(aerosol,GHG,uso suoli)con le T globali e non solo una delle componenti...ed è ovviamente anche necessario considerare la tempistica con cui variano i forcing radiativi.


    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    gli scettici sostengono valori molto più bassi, insignificanti con cambi di concentrazione così modesti, in 250 anni solo lo 0,01% dell’atmosfera è cambiato.


    e senza quello 0.038% di CO2 presente in atmosfera, non saremmo nemmeno qui a discutere di CO2 e di temperature, no?
    Per cui: non è perché un numero è piccolo percentualemente che se ne può inferire un altrettanto piccolo effetto...
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  9. #9
    gb
    Ospite

    Predefinito Re: L'Antartide si espande sempre di più, e l'artico subisce la corrente del golfo

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    detta così sembra davvero un insulto alla fisica....






















    anche mio figlio che ancora non va all'asilo sa che l'asciugacapelli asciuga appunto i capelli...

    e prova, se vuoi, a mettere un cubetto di ghiaccio in un locale riscaldato a 30 gradi, poi dimmi che succede al cubetto di ghiaccio...
















    aiutino: vuoi vedere che magari al ghiaccio (= l'acqua solida) succede qualcosa (=subisca gli effetti della temperatura dell'aria)

    O magari mi dirai che l'asciugacapelli asciuga mediante radiazione elettromagnetica e che il cubetto di ghiaccio subisce gli effetti delle variazioni orbitali




    e così ci dicono anche che la CO2 (e il metano) potrebbero aver contribuito al rimanente 90% (4500 su 5000 anni) del periodo di riscaldamento interglaciale.

    E poi sfondi una porta aperta: non serve citare uno studio in cui si dice che “Carbon dioxide did not end the last Ice Age”, lo sanno ormai anche i polli che, su scala temporale rapportata alle ere glaciali, non può essere la CO2 ad innescare il riscaldamento, ma la CO2 semmai funge da meccanismo autorafforzante (o da amplificatore) indotto da altri elementi di innesco (variazioni orbitali, forza del sole, albedo, SST oceaniche…).
    Il perché potrebbe ricercarsi nell’importante ruolo esercitato sulla sottrazione o liberazione di CO2 da parte dell’oceano (in termini di temperature oceaniche e di forza del nastro trasportatore) oppure da parte dell’estensione glaciale (effetti di albedo, maggior o minor presenza di biomassa…), ruolo che potrebbe anche aver influito massicciamente sulla concentrazione di metano.

    Fra l'altro, detto per inciso: se fosse sempre valida questa teoria (cioè il fatto che la CO2 sia solo effetto con lag di 500 anni e non anche causa del riscaldamento), allora perché oggi la sua concentrazione atmosferica è così alta dal momento che 500 anni fa (la media fra 200 e 800) si era in piena LIA?
    Non si dovrebbe poter osservare una riduzione della CO2 (invece che un suo aumento) in ragione della riduzione di temperatura vvenuta fra MWP e LIA?
    E ancora: se poniamo il 1850 come inizio dell'ultima forte crescita della concentrazione di CO2, con il lag di 500 anni in risposta al ciclo del carbonio, si torna al 1350, cioè poco prima che inizi la diminuzione delle temperature che ha portatto alla LIA. Come può dunque l'incremento termico essere sempre la causa dell'incremento di CO2 che lo precedeva?
    Devo dedurre che l'incremento di CO2 si arresterà molto presto, in ragione della LIA?

    Interessante l'approccio alla questione da parte di Cuffey, K.M., Vimeux, F. 2001
    http://www.nature.com/nature/j ournal/v412/n6846/abs/412523a0 .html

    Per finirla breve: dai grafici di Vostok e Dome C, risulta che:
    la risposta della CO2 all'incremento termico è di circa 10ppm ogni grado C.
    l'effetto della CO2 (gas a struttura molecolare tri-atomica) sulla temperatura è dato dalla legge di Arrenhius.



    Ribadisco: la concentrazione di CO2 atmosferica sta salendo (o forse non è vero?), ma gli oceani stanno assorbendo più CO2 di quanto ne emettano, per ora. Quel per ora si riferisce ovviamente al fatto che la solubilità della CO2 nell'acqua dipende dalla temperatura e che acque più calde tendono, in generale, a trattenere meno il gas nel liquido (la CO2 è crica 2 volte più solubile a 0 gradi C di quanto non lo sia a 20 gradi C).

    Il fatto che l'assorbimento e i sink di carbonio superino ancora il rilascio, lo si può capire da almeno 2 punti:

    Ø l'asorbimento/rilascio della CO2 da parte degli oceani non dipende solo dalla temperatura, bensì pure dalla pressione parziale della CO2 nell'aria.

    La legge di Henry, che regola la solubilità dei gas in un liquido, ci dice che la pressione del gas è direttamente proporzionale alla sua concentrazione. Un aumento della sua concentrazione sposta l'equilibrio dinamico fra assorbimento e rilascio verso l'assorbimento.

    Ora: osservazioni dirette della pressione parziale della CO2 sulla superficie oceanica, avvalorerebbero l'ipotesi di cui sopra, confermando quindi il fatto che l'assorbimento di CO2 da parte degli oceani sia superiore al suo rilascio da parte degli stessi oceani.

    Per es. http://www.ldeo.columbia.edu/~csween...s/taka2002.pdf

    Ø le analisi dei rapporti isotopici del carbonio (effetto Suess).

    Per es. questo grafico mostra la riduzione del rapporto C13/C12 misurata a Mauna Loa e il sito con i dati misurati



    http://cdiac.ornl.gov/trends/co2/iso-sio/iso-sio.html

    Insoma: in termini di variazione del flusso (o di bilancio, che è quel che conta), da quando diventano significative le emissioni antropiche, l'oceano assorbe più CO2 di quanto ne rilasci.

    Ergo: incremento di origine antropica, non si scappa.




    Scusa, ma stavolta sono io anon capire. Cosa significa "in termini di valori termici"?
    Se per caso alludi al tenttivo di correlare CO2 a temperature globali, prendi un abbaglio.
    Perché, come minimo, sarebbe necessario correlare la somma dei forcing radiativi di origine antropica(aerosol,GHG,uso suoli)con le T globali e non solo una delle componenti...ed è ovviamente anche necessario considerare la tempistica con cui variano i forcing radiativi.




    e senza quello 0.038% di CO2 presente in atmosfera, non saremmo nemmeno qui a discutere di CO2 e di temperature, no?
    Per cui: non è perché un numero è piccolo percentualemente che se ne può inferire un altrettanto piccolo effetto...
    ribadisco il ribadisco di Ste
    questi sono dati di fatto!!!
    tutto il resto solo chiacchiere
    (sta cosa mi ricorda una discussione durante il convegno di Oggebbio )

  10. #10
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    Predefinito Re: L'Antartide si espande sempre di più, e l'artico subisce la corrente del golfo

    E’ CHIARO CHE PARTIAMO DA POSIZIONI OPPOSTE, I FORUM SONO FATTI APPOSTA PER UN CONFRONTO.
    PERCHE’ QUESTO CONTINUI SERVE IL RISPETTO.

    Scusa il pippoto ma vengo spesso insultato da chi la pensa diversamente dagli scettici.
    Ti ringrazio per la risposta molto tecnica ed esauriente, cercherò di replicare, come posso. (ci sono tante pubblicazioni, so che è impossibile valutarle tutte, e so che potresti andarmene migliaia dell’ipcc, però io le metto chi vuole le può consultare.

    Citazione:
    Originalmente inviato da clayco
    Clayco: dall'aria?
    Non sono io è idso che dice che non può essere l'aria che scalda l'acqua


    Steph: detta così sembra davvero un insulto alla fisica....

    anche mio figlio che ancora non va all'asilo sa che l'asciugacapelli asciuga appunto i capelli...

    e prova, se vuoi, a mettere un cubetto di ghiaccio in un locale riscaldato a 30 gradi, poi dimmi che succede al cubetto di ghiaccio ...


    aiutino: vuoi vedere che magari al ghiaccio (= l'acqua solida) succede qualcosa (=subisca gli effetti della temperatura dell'aria)

    O magari mi dirai che l'asciugacapelli asciuga mediante radiazione elettromagnetica e che il cubetto di ghiaccio subisce gli effetti delle variazioni orbitali


    COMMENTO: Le faccine e l’ironia sono divertenti ma dovresti mandarle agli autori delle pubblicazioni scientifiche che cito, non a me. Se fosse vero quello che trovi così semplice, l’aria si dovrebbe scaldare prima e di più della superficie, e invece è esattamente l’opposto, in contraddizione a tutte le teorie sul gw dovuto ad un aumento dell’effetto serra.
    IL PARADOSSO DELLE TEMPERATURE TROPOSFERICHE

    Nelle serre le radiazioni-calore salgono fino al vetro, che si scalda. L’aria vicino al vetro, aumenta di temperatura e gradualmente scende a riscaldare le piante. Quindi le temperature sono più alte vicino al vetro e decrescono verso le piante, se fosse vera la teoria dei gas serra, si sarebbero rilevati rialzi termici nell’atmosfera, e poi sulla superficie.
    Nella troposfera invece i satelliti e le sonde hanno rilevato un aumento di temperatura inferiore a quello riscontrato sulla superficie terrestre ((46) Christy e (29) McIntyre, e McKitrick 2003).

    46 http://ams.allenpress.com/perlserv/?request=get-abstract&doi=10.1175%2F1520-0426(2000)017%3C1153:MTTDCA%3E2.0.CO%3B2&ct=1



    Christy, JR; Spencer, RW; Braswell, WD; 2000 :MSU tropospheric temperatures: Dataset construction and radiosonde comparisons Journal of Atmospheric and Oceanic TechnologyArticle: pp. 1153–1170



    (29) http://www.uoguelph.ca/~rmckitri/research/trc.html
    McIntyre, Steven and Ross McKitrick, (2003). "Corrections to the Mann et. al. (1998) Proxy Data Base and Northern Hemisphere Average Temperature Series." Environment and Energy 14(6) pp. 751-771.
    http://www.climateaudit.org/ :Il sito di Steve McIntyre con tutte le sue publicazioni

    Questo fenomeno è importante perché i dati dei satelliti non confermano la teoria del riscaldamento dovuto ad un aumento del potere di rifrazione della troposfera, confermano invece le teorie degli scienziati scettici per i quali la temperatura si sta alzando nel pianeta a causa di una maggior esposizione alla radiazione solare, sia per i cicli orbitali, sia per l’aumento di radiazione dovuto alle macchie solari, sia al cambiamento di albedo terrestre, in particolare lo scioglimento dei ghiacci, la deforestazione, e l’uso dell’acqua. Questi meccanismi sono amplificati dai cambi di flussi delle correnti oceaniche, e dall’aumento dell’evaporazione.


    Lo scienziato S.B. Idso nel 1998 dimostrò che la temperatura dell’aria subiva la radiatività della terra, cioè l’aria si scaldava assorbendo il calore dalla terra, e non il contrario

    http://serials.cib.unibo.it/cgi-ser/start/it/spogli/df-s.tcl?prog_art=875473&language=ITALIANO&view=articoli

    S.B.IDSO 1998: CO2-INDUCED GLOBAL WARMING - A SKEPTICS VIEW OF POTENTIAL CLIMATE-CHANGE
    Climate research fascicolo: 1, volume: 10, anno: 1998, pagine: 69 - 82

    Secondo le teorie del riscaldamento antropogenico dell’IPCC, l’aumento delle concentrazioni di gas serra dovrebbe trattenere più calore nella troposfera, e invece il professore J.R. Christy ha rilevato andamenti delle temperature in troposfera in contraddizione con le teorie dell’IPCC. In particolare nel 2000 in una pubblicazione scientifica, che non fu mai inserita nei rapporti dell’IPCC, confrontò le temperature della troposfera, ottenute sia con i palloni sonda, sia con i satelliti, con le temperature terrestri. Dal 1979 al 2006, la temperatura dell’atmosfera salì solo di 0,05° C per decade, mentre le temperature terrestri salirono di 0,17° C per decade, esattamente il contrario di quello che ci si dovrebbe aspettare dalle teorie dell’IPCC. Inoltre dimostrò che le temperature terrestri satellitari erano molto diverse da quelle rivelate. Riscontrò moltissimi errori nelle lettura delle centraline a terra, influenzate dalle isole di calore delle città, e dall’incuria soprattutto nei paesi dell’est dopo il 1991, e nei paesi in via di sviluppo.
    La stessa contraddizione fu rilevata dal prof. J Christy nelle temperature marine che crescevano molto più di quelle della bassa troposfera.

    http://www.agu.org/pubs/crossref/2001/1999GL011167.shtml

    Christy, JR; Parker, DE; Brown, SJ; Macadam, I; Stendel, M; Norris, WB; 2001: Differential trends in tropical sea surface and atmospheric temperatures since 1979GEOPHYSICAL RESEARCH LETTERS, VOL. 28, NO. 1, PAGES 183–186, 2001

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