A mio avviso una delle poche conseguenze certe di un aumento di concentrazione di gas serra dovrebbe essere un aumento del gradiente termico verticale, dal momento che la radiazione infrarossa sarebbe semplicemente intrappolata prima, nei bassi strati, invece di riscaldare anche gli strati più elevati, dove sarebbe assorbita comunque, dato che nelle frequenze relative alle bande di assorbimento della CO2 e H2O l'atmosfera è già opaca, dunque non rilascia calore nello spazio ugualmente.Allora su Venere che è noto essere un esempio catastrofico cosa succede ? In effetti al suolo ci sono circa 470°C, ma in quota, al livello delle nubi più alte, mi pare 50 km la temperatura scende sotto lo zero, dunque avremmo 500 gradi in 50 km, ed un gradiente medio di 1 gradi per 100 metri, ben superiore a quello terrestre, per giunta mediato su 50 km, suppongo sia molto maggiore nei primi km di altezza. Orbene qualcuno sa se negli ultimi tempi sulla Terra è aumentato il gradiente termico verticale ? Ciò sarebbe una prova dell'effetto serra crescente.
https://wesfiles.wesleyan.edu/home/d...ensitivity.pdf
We examine changes in tropopause height, a variable that has hitherto been neglected in climate change detection and attribution studies. The pressure of the lapse rate tropopause, pLRT, is diagnosed from reanalyses and from integrations performed with coupled and uncoupled climate models. In the National Centers for Environmental Prediction (NCEP) reanalysis, global-mean pLRT decreases by 2.16 hPa/decade over 1979–2000, indicating an increase in the height of the tropopause.(...)
The simulated decadal-scale changes in pLRT are primarily thermally driven and are an integrated measure of the anthropogenically forced warming of the troposphere and cooling of the stratosphere.
~~~ Always looking at the sky~~~
Grazie della risposta, ma mi pare che si riferisca all'altezza della tropopausa. Chiaro, sembra che la tropopausa sia "salita" e quindi la temperatura atmosferica sia aumentata; questo è noto da tempo. Ma io mi chiedevo se, nei bassi strati, il gradiente termico vericale sia aumentato o no, cioè se la temperatura registrata magari al terminillo sia in effetti più bassa di quanto si potrebbe supporre dalla temperatura a Roma, sulla base del noto 0,6 gradi per 100 metri, o se, più importante, la temperatura al livello del mare sia poi più alta di quanto prevedibile da quella ad 850, motivo per il quale le previsioni di neve in pianura poi magari falliscono.
Risulta uno studio simile ?
Secondo me è difficile rispondere ad una domanda del genere, perché a monte andrebbe dapprima valutato se la superficie superiore dello strato limite (sia in fase convettiva che stabile) si è alzata o no, di quanto in media, se al suo interno il gradiente è variato o meno. Da questo punto di vista l'attività umana (urbanizzazione estesa) influisce almeno in parte.
Poi dopo si può rispondere anche ad una domanda più generale![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
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