Si attenuano gli afflussi di aria fresca (fredda per la stagione) e la direttrice artica NNW - SSE perde gradualmente la sua forza.
Così il centro di bassa pressione che prende il Mediterraneo centrale muove sempre di più verso E attenuandosi.

I giorni a venire, la cui predicibilità non va da parte mia oltre la prima decade di luglio, dovrebbero essere caratterizzati da un graduale incremento dei geopotenziali in area mediterranea ma la vera stabilità, quella delle “calme estive” perduranti non pare un traguardo dietro l’angolo.
Va addolcendosi la direttrice meridiana di aria fresca a favore di una componente più segnatamente occidentale moderatamente instabile.
Il regime delle alte pressioni, decisamente sbilanciato verso nord, disegna un panorama teleconnettivo da AO decisamente e da NAO moderatamente negative.
Il jet stream in uscita dagli States e in prossimità delle coste atlantiche subisce una deviazione.
Parte dello stesso devia verso latitudini molto settentrionali su buona parte del comparto centro occidentale dell’Oceano per ridiscendere in prossimità dell’Islanda e verso le coste Scandinave e per poi proseguire verso SE, l’altra parte genera una corrente derivata alle medie latitudini e va a creare delle oscillazioni in prossimità dei meridiani centrali del medio Atlantico.
L’Italia e buona parte del Mediterraneo dovrebbero di conseguenza trovarsi nel prosieguo citato (prima decade di luglio) alle prese di un lento graduale aumento della pressione atmosferica e delle temperature ma in un contesto di stabilità relativo.
L’aria più fresca proveniente dall’Atlantico e facente capo alla depressione d’Islanda potrebbe a tratti lambire il nord Italia, segnatamente le zone alpine e prealpine centro orientali (ma non sono da escludersi a priori locali “sconfinamenti” + in basso), mentre l’afflusso + temperato presente alle medie latitudini, far lievitare a tratti un promontorio altopressorio di natura subtropicale in seno a correnti piuttosto calde sud-occidentali (ma con massimi di gpt, per fortuna, che paiono tenersi a latitudini piuttosto meridionali).
Ecco pertanto che le zone più interessate da una moderata onda di calore, a partire dai primi giorni di luglio, potrebbero verosimilmente essere le Isole Maggiori e le regioni tirreniche, magari anche temporaneamente disturbate da passaggi di nuvole alte e stratificate.
L’eventuale, non auspicabile in chiave di stabilità, contatto fra le 2 masse d’aria sopra descritte non pare al momento avere una quotazione in termini probabilistici molto elevata, ma il condizionale è d’obbligo.

Ci aggiorniamo e un salutone a tutti