"....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
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aggiornamento di 3 ore fa...
situazione che si sta avviando al momento intenso del 15-20 dic, e Reading sta gà tracciando la strada del gelo e della neve......proiezione eloquente...avremo aria gelida siberiana in contatto con flusso umido e neve abbondante in arrivo.....sembrano i presupposti di un remake del 1985ma gli indici sono assai più negativi e prevedo una situazione meteoclimatica ancora più marcata......ecco comunque la prima visione....
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il seguito propone
una evoluzione da pura fantascienza di alta africana......modelli in crisi vistosa che risentono della situazione singolare degli indici.....
Toh, chi si legge, proponici spesso le tue analisi sempre ben fatte...
Peccato che qui Sandro ci capita di rado se no c'era da divertirsi, io ogni tanto lo vado a leggere di là anche se ho salutato tutti e sono uscito dalla partecipazione attiva...
Bentrovato comunque![]()
Ciao papà...
altro intervento serale del Madrig, penso cmq faccia riferimento alla toscana e ad esser sinceri ci ha preso da tempo.
avevo dubitato di un minimo alto, poichè la quota a 300 hpa metteva uno sprofondamento significativo verso il basso Mediterraneo del JS.....e infatti tutti ci siamo accorti cosa poi è successo.....il seguito, (imminente nuovo editoriale su neve pianura in arrivo coste Tirreniche) vedrà l'esondazione del freddo progressiva e gelo in arrivo nei giorni fatidici 16-18-20 ad intervalli con aria umida, che stratificherà compatta sul Tirreno con neve anche localmente copiosa, e quindi non solo l'Adriatico bianco.....in questi casi il Tirreno fa il carico di neve
....
gli indici e la Siberia non perdonano.....
speriamo bene xD
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Mah......Un conto è la costa ed un conto è l'entroterra.
Per me se non entra una -12 la neve la vedo cadere con un'imbiancata che però marcisce subito complice il calore del mare sospinto sulla costa dai venti orientali.
Se invece il vento è debole allora vince la ventilazione da W causata dalla massa di aria fredda riversata sull'entroterra. Quest'ultima, essenso più pesante dell'aria gravante sul mare migra verso di esso abbassandomi le temperature e permettendo di vedere neve con termiche ad 650 mb un pochino più alte dei -10/-12.
Nel gennaio '79 entrò la -15 e nevicò a -2 °C......
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Quando la rivedrò una termica simile?![]()
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
nuovo editoriale
La Siberia express è in arrivo: aspettiamoci gelo e neve anche in pianura
La situazione configurativa del JS sta rispecchiando tutte le attese anticipate da tempo, con indici teleconnettivi da record negativi specie nella AO, sia come intensità che di durata, e la causa effetto inevitabile non si farà attendere. Se ben ricordo, avevo sentito di strillate iniziali autunnali, rivolte ad inverno tiepido e possibili interferenze del El Nino sull’inverno 2009-10, che era visto mite e dominato da subtropicali come gli anni d’oro ’80-’90.
Ancora una volta si conferma l’assoluta infondatezza di questa riflessione e proiezione, e si conferma in tutta la sua potenza climatica, un inverno meteorologico 2009-10 che si candida ben deciso e dinamico.
La caduta storica della AO unita alla NAO negativa, stanno dando i loro effetti, che come le previsioni, favoriranno una esondazione intensa artica continentale, che incentiverà sullo Stivale gelo e neve attiva anche in pianura, sia tirrenica che adriatica.
Si palesa con determinazione l’importanza strategica dell’effetto meteoclimatico legato all’interferenza rigida siberiana, che tanto gelo e neve ha favorito in molti inverni anche attigui, nel periodo molto freddo della PEG (1500-1870).
Prima di entrare nella cronaca rigida e nevosa che ci aspetta in questo frangente del 15-20 dicembre, una ultima riflessione sulla importanza dei miei studi climatici e la “Tesi Madrigali”, che mi stanno dando risposte concrete, riguardo l’importanza della dinamica dell’atmosfera (JS e VP) nei riguardi dei mutamenti climatici del Pianeta.
Espansione e contrazione del VP con mirata e specifica azione del JS, unita a determinate azioni cicliche di variabile durata, la chiave climatica dei grandi cambiamenti termici che si sono succeduti, nel passato meteoclimatico del nostro Pianeta, influendo anche pesantemente sulla qualità delle condizioni di vita sulla Terra.
Ma entriamo nello specifico della descrizione della offensiva gelida in arrivo siberiana, che entrerà con decisione in questa settimana fatidica del 15-20, per il blocking imposto dal JS ed espansione VP, con esondazione di aria gelida dall’artico Russo.
Una prima interferenza depressionaria entrata sul Mediterraneo, sta favorendo l’alito nordorientale sull’Italia, con venti anche forti, che si incentiverà nel corso della settimana, con l’avvento di isoterme sempre più fredde e rigide, con apice intorno il 18 dicembre.
In quel frangente potrebbero arrivare valori termici anche di -14°/-16° che faranno sprofondare lo Stivale nel gelo intenso, unito a prime nevicate in pianura da deboli a moderate localizzate, per interferenze di aria umida a contatto con aria gelida siberiana, come da stau sulle Adriatiche.
Ma la situazione meteoclimatica tenderà a degenerare rapidamente verso il 19 dicembre, per la successiva interferenza sempre di aria umida occidentale in contatto con aria artica continentale, che genererà un minimo barico in azione sull’Italia.
Stratificazione umida su cuscinetto gelido con successivo richiamo di altra aria gelida da est-nordest, allo spostamento del minimo verso levante, che incentiverà altre nevicate in arrivo copiose sull’Italia fino in pianura, in spostamento dal Tirreno alle Adriatiche.
In questo frangente le precipitazioni potrebbero essere intense localmente sul versante occidentale, per effetto stau appenninico, con rinforzo a seguire di nuova ventilazione settentrionale e crollo termico, con successive gelate diffuse.
Il seguito configurativo per la settimana natalizia, rimane orientato non di certo a mitezza climatica, poiché non esistono i presupposti di un rialzo termico significativo, dato sempre dagli indici dichiaratamente al negativo, salvo labili risalite.
Di conseguenza, salvo valori in aumento dichiarato, la situazione meteoclimatica dovrebbe permanere orientata al freddo intenso specie per inversioni termiche anche sostenute, con successive nuove interferenze in arrivo di aria umida occidentale intorno il Santo Natale, che potrebbero generare nuove precipitazioni nevose, comunque da confermare.
Concludo il mio editoriale con l’aspettativa di gelo intenso in arrivo, unita alla neve in pianura imminente, che sarà presente su molte regioni italiane, ma con intense ed abbondanti precipitazioni verso il centro e di seguito il sud Italia, specie sui versanti esposti.
In una prima fase il Tirreno centro-settentrionale avrà l’apice precipitativa e di seguito allo spostamento del minimo verso sudest, anche il lato Adriatico e il Sud. Per il Nord deboli o localizzate moderate precipitazioni, ma nel seguito configurativo, arriverà anche il turno del Nord per la neve abbondante in pianura. Seguire comunque gli aggiornamenti sul portale Meteoclima, riguardo gli sviluppi futuri dell’ultima decade di dicembre.
Ultima modifica di alex74; 15/12/2009 alle 15:34
Cos'è la "neve attiva"?
Non voglio sapere cos'è la "neve passiva", però .... ho paura![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
mo chi ha voglia di legger tutto?
ora lo metto su eloquens :D
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