Siamo ormai ad un passo dal concludere una fine del 2009 improntata chiaramente alla zonalità a tratti anche incisiva,in un contesto termico altalenante nel classico quadro ondulatorio oceanico.L’attuale situazione vede una profonda ciclogenesi in atto sull’ovest del continente con affondo prossimo alle Canarie,ove si genererà un intenso sistema perturbato,con dislocazione per la fine dell’anno ,di una considerevole ondulazione meridiana con pre-frontale alquanto mite ,e il tutto condito da forti correnti sud-occidentali,con maltempo su varie aree centro-settentrionali in particolare quelle tirreniche.In questa fase il limite delle nevicate sarà relegato molto in alto,col phoen appenninico ormai pronto a fare schizzare sulle adriatiche ,le temperature sino a 23-26°c.Nel frattempo stiamo però assistendo ad un vero e proprio wavebreak del VPS ,appena sopra la tropopausa con la bassa stratosfera che è impegnata ad incentivare il tracollo dell’ARTIC OSCILLATION verso valori record.Ormai è un quadro che si ripete con VPT sbilanciato e vari forcing altopressori pronti a far scivolare, i vari lobi alla conquista di mezza Europa.La particolare dislocazione teleconnettiva evidenzia una chiara ripresa del PNA che insieme alla NAO negativa ma senza sfondare valori troppo eccessivi,sembrano disegnare nel prossimo periodo,le condizioni per un brusco stop alla circolazione atlantica, con una situazione del tripolo atlantico che evidenzierebbe un affondo depressionarie al largo del Portogallo con risalita della pressione in prossimità dell’Iberia,il tutto con l’effetto della MJO che di buona magnitudo incentiverebbe in una prima fase il blocking oceanico,in evoluzione successiva a SCAND++.Tanta carne al fuoco con la prossima espansione del gelo russo-siberiano che avverrà in varie tappe,iniziando il tutto già dagli albori dell’anno ,quando l’aumento pressorio in sede islandese andrebbe a collimare con la parziale risalita azzorriana sulla Spagna,con rapida evoluzione tra il 2-3 gennaio,di una veloce saccatura,con evoluzione verso sud-est che apporterebbe con l’ingresso delle propaggini dell’aria gelida (-5 su quasi tutto il centro-nord,con punte più basse al settentrione, e la -2 al sud),con fenomeni sparsi venti tesi e neve che scenderebbe sino ai 700 al centro e 1200 al sud partendo da quote nettamente più elevate…nella fase in cui l’aria fredda permetterebbe al centro-sud nevicate anche in collina mancheranno le precipitazioni (il 3-4).Nel contempo da ovest si riaprirebbe temporaneamente il blocco atlantico con successiva rapida chiusura,evolverebbe una depressione che invierebbe il classico respiro mite ed umido che approfittando delle gelide temperature su molte aree settentrionali potrebbe portare le prime nevicate anche in pianura al n/W,e sui 400 al nord-est.Scenderebbe rapidamente il nocciolo siberiano nel contempo,che avrebbe una direttrice più settentrionale in prima fase,seguendo l’evoluzione del minimo tra 6-9 andrà ad interessare di con neve prima molte aree del nord,ma con la successiva evoluzione del minimo il gelo sfonderebbe anche al centro e parte del sud con episodi nevosi sino alle coste adriatiche (400 sul basso-adriatico),e 600 al sud.Seguendo lo schema proposto dagli indici ad ora si isolerebbe nel contempo il blocco in sede scandinava,con convessamento verso l’Europa centrale,nel frattempo da ovest sarà presente nella fase 12-14 del cm un canale basso-atlantico che fungerebbe da esca per l’ingresso successivo del nocciolo siberiano inizialmente in ingresso irruento e diretto,con successivo sfondamento occidentale.Ribadiamo che la tempistica e l’evoluzione vanno costantemente rivalutate ed aggiornate,il tutto dipenderà dalla dislocazione dei minimi,e dallo strappo pacifico che avverrà tra il 4-5 di gennaio,con l’abbassamento del getto in uscita dall’east coast statunitense,andando poi a modulare gli equilibri atlantici.Dando uno sguardo più avanti non possiamo che aspettarci una temporanea ripresa del getto intorno alla metà del mese con collassamento altopressorio verso il mediterraneo in attesa di novità future.Assistiamo ad ora tra l’altro ad un totale decoopling strato-troposferico con la troposfera che agisce da sola,mentre lassù si generano le basi che condizioneranno la seconda parte invernale.In particolare stiamo registrando un cooling che sembra sfondare sino a 50hpa ,con il VPS che sembra attualmene ricompattarsi in prima armonica,mentre sembrano ormai imminenti i segnali di ripartenza dell’EP FLUX ad indicarci i prodromi del prossimo WARMING stratosferico di tipo MAJOR,già accennato da alcuni forecast negli alti piani stratosferici.L’attuale warming che mi aspetto avrebbe una sostanziale differenza rispetto a quello dello scorso anno in quanto ,troverebbe la strada spianata verso il basso,agendo su un VP già disintegrato,con effetti devastanti sul NAM ,aprendo scenari incredibilmente succulenti per febbraio e marzo.
buonaserata da tifone responsabile meteoflash![]()
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