Ben ritrovati a tutti i lettori del CMT.

Ci eravamo lasciati con il precedente editoriale evidenziando la possibilità di un gelido inverno europeo,ipotesi suffragata da particolari concatenazioni teleconnettive.Quest'oggi ci ritroviamo a confermare il quadro evolutivo,ponendo l'attenzione sul forte incremento dello snow cover euroasiatico,temperature gelide ed abbondatemente sotto lo zero..



Con estensione dell'Anticiclone Russo Siberiano in direzione del centro Europa,configurazione che ricorda da vicino alcuni dei più freddi inverni europei del passato.

Nei prossimi giorni andremo incontro ad una discesa di aria artica continentale che dalla Scandinavia si muoverà in direzione del centro Europa fino a sfociare dalla valle del Rodano.

La settimana si preannuncia quindi ancora instabile tendente al perturbato con netto raffreddamento nel weekend quando un libeccio sempre più freddo porterà nuove nevicate a quote molto basse tra Corsica,Sardegna,Liguria,Toscana,Umbria e Lazio,ma con fenomeni nevosi anche sulle Marche ed in tendenza neve a quote basse anche sul basso tirreno.Nevicate più probabili tra Toscana centro meridionale,Umbria ed alto Lazio.

Questa fase fredda e perturbata coinciderà con l'inizio di un periodo gelido che potrebbe protrarsi per gran parte di gennaio.L'effimera ripresa del getto favorirà infatti l'instaurazione di pattern bloccanti del tipo EA- e/o SCAND+ a causa della ripartizione delle anomalie termiche oceaniche e del forte raffreddamento in corso dell'Europa innescando una divergenza della Jet-stream.

Questi movimenti finiranno per far avanzare ulteriormente l'anticiclone Russo Siberiano verso ovest ,con il mediterraneo soggetto a frequenti impulsi molto freddi nord orientali nel corso del mese.

A livello stratosferico intanto la wave1 provocherà un riscaldamento di tipo minor sulla Siberia alla quota di 10hPa che potrebbe spianare la strada a qualcosa di molto più importante tra fine mese ed inizio febbraio.Il VPS appare disturbato dall'incremento dell'E-P flux al limite della convergenza ovalizzandosi pericolosamente intorno a metà mese sino in media stratosfera.

In troposfera intanto la situazione rimarrà pesantemente compromessa dalla scarsa penetrazione del getto sul continente europeo instaurando persistenti pattern bloccanti.

Tra fine mese ed il mese di febbraio importanti elementi ci spingono a credere che potrebbe verificarsi un'ondata di gelo dalle caratteristiche termiche eccezionali su gran parte dell'Europa con gelo e neve diffusa







Filippo Casciani(cloover)analista del CMT