Siamo ormai in procinto di avviarci alla seconda parte invernale attraversando ,un periodo gelido e dinamico,in attesa dei botti attesi da più indizi che messi insieme fanno sicuramente una prova tangibile delle grosse potenzialità all’orizzonte.L’unico neo di questa prima metà invernale è stata evidenziata nella mancata chiusura azzorriana in riferimento al canale depressionario basso-atlantico con interferenze deleterie per le aree centro-meridionali.Nei precedenti editoriali avevamo giustamente rimarcato l’avvento di correnti continentali nel lungo periodo,pilotate dal redivivo hp russo-siberiano alla sua massima espansione,al contrario di chi ne vedeva lo smantellamento ad opera del getto atlantico.In effetti sta per aprirsi la porta adriatica,con l’intrusione da giovedì-venerdi in seno ad una circolazione depressionaria di aria gelida orientale,con nevicate sui 600m al centro e 800 al sud (quote indicate per venerdi),in riferimento ai settori adriatici e ionici.A seguire molto interessante l’intrusione nella notte tra il 22-23 di un nocciolo gelido che scorrerà rapido lungo le adriatiche(con la -8 a 850 hpa,e la -30 in quota).
Ne conseguirebbe una recrudescenza dei fenomeni dalle basse-Marche in giù,con episodi nevosi sul medio-adriatico sui 100m anche se non molto intensi,mentre nella mattinata su sabato rovesci nevosi saranno attesi dai 200 sul basso adriatico e 3-400 in Calabria.A seguire scenari davvero interessanti con un ponte verticale azzorriano supportato dall’espansione del collega termico russo,invierà nel periodo 25-28 una bolla gelida retrograda(-16 a 850 hpa),ad attraccare la penisola probabilmente spezzandosi in due tronconi.Nel frattempo avanzerebbe un minimo sul mediterraneo occidentale con traiettoria bassa,mentre il getto gelido dovrebbe attraversare le regioni settentrionali con qualche episodio nevoso il 25,scorrendo sia dalla pianura padana che in parte dal rodano.Successivamente nello spostamento del minimo verso levante se sarà rapido e nel frattempo reggerà il blocco atlantico il centro-sud avrebbe tra 26-28 la possibilità di nevicate sino al piano al centro(adriatico),e 300-400 al sud,ma questa evoluzione ad oggi surrogata dalle troposferiche a 100hpa va seguita attentamente,nella serata di domani scioglieremo la prognosi.Nel contempo sottolineamo che finalmente come nelle attese revisionali nel topic presente nel nostro forum,è chiaro che possiamo parlare di MAJOR WARMING in alta stratosfera di tipo displacement,con dislocazione del VP dal polo geografico con l’insediamento di un hp strato-troposferico in sede polare,ed inversione della zonalità tra i 90°N e i 60…a 10 hpa. Sul lunghissimo periodo dopo una parziale compattazione del VPT,ci attendiamo considerevoli effetti i cui prodromi saranno visibili già nei primissimi di febbraio,ma il grosso c’è da attenderselo nella fase centrale del prossimo mese(seconda decade),a supporto di tale tesi entreranno in gioco non solo per fine mese ma anche nel lunghissimo periodo forzanti troposferiche ad incalanare il gelo artico-siberiano.In particolare la ripresa della MJO ,che godrà di una ritrovata attività legata alle anomalie oceaniche con rinforzo della cella di walker perfettamente inquadrabile nell’attuale fase di nino.Seguiamo passo passo le prossime mosse del generale perché il nostro destino non è ancora scritto..ed escludo a priori una fase caratterizzata da EA+ con il mediterraneo preda degli anticicloni.
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