Caro fenrir,
ormai ho ben notato come i tuoi ragionamenti, siano antropocentrici,mentre i miei no.
Se le cose stanno solo (spiegazione parziale) come dici tu, mi spieghi perchè negli agglomerati urbani dove un pò di pulviscolo, me lo concederai ancora c'è, la nebbia è molto meno fitta e frequente che in campagna, non nel 1960 ma nel 2010?
Attendo risposta.
salutimeteo![]()
Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.
Mah dalle mie parti la nebbia è diminuita molto anche in campagna, te lo garantisco![]()
La diminuzione della nebbia su larga scala non credo sia assolutamente imputabile all'urbanizzazione del territorio, lo conferma proprio quello che hai scritto, dal momento che credo che la diminuzione del particolato rispetto al passato sia particolarmente avvertita proprio nelle aree densamente urbanizzate più che in quelle rurali (dove anche 40 anni fa non penso che le concentrazioni fossero eclatanti).
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Forse non mi sono spiegato bene, intendo dire che nonostante l'inquinamento cittadino sia comunque superiore oggi come ieri alla campagna, comunque in campagna è più umido e c'è più nebbia.
l'urbanizzazione selvaggia ha ridotto anche la nebbia e spiace non cogliere in certi interventi un minimo di critica all'invasione senza criterio da parte nostra.
Poi ci lamentiamo dei politici.
Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.
Dipende da quale inquinamento, quello da particolato è diminuitoe siccome conta solo quello per la formazione della nebbia, è ragionevole che nei centri urbani questo fenomeno sia meno frequente. Poi è ovvio che la campagna sia più nebbiosa e data la maggiore urbanizzazione l'estensione delle nebbie sia in diminuzione, ma questo credo sia un aspetto diverso del discorso, che secondo me mira a puntualizzare le cause della minore nebbiosità di aree ugualmente urbanizzate oggi e 30-40 anni fa.
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La nebbia è un fenomeno naturale sempre esistito e le particelle di pulviscolo non incidono in maniera massiccia.
Piuttosto è la abnorme crescita delle città cha ha diminuito il fenomeno inibendolo parzialmente anche nelle campagne limitrofe, insomma la famosa isola di calore, ripetuta all'infinito per tutti i piccoli e grandi centri, è cresciuta negli ultimi 30/40 anni, è indiscutibile.
Chissà se anche una incidenza solare più forte che negli anni '60, abbia contribuito alla diminuzione?
Ricapitolando;
60% urbanizzazione
30% diminuito pulviscolo
10% maggior incidenza solare
salutimeteo![]()
Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.
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