
Originariamente Scritto da
Lorenzo Catania
No, è solo diversa la distribuzione delle precipitazioni, sia nel tempo che nello spazio.
I modelli hanno fatto una loro valutazione delle aree più colpite dalle piogge, una ipotesi che fino a ieri pomeriggio si è rivelata coerente di run in run.
Poi cos'è successo? Che la perturbazione in esame ... si è formata! Prima non c'era niente, poi in poche ore ieri pomeriggio dal nulla si sono formati diversi ammassi temporaleschi che in poco tempo hanno re-distribuito l'energia in gioco secondo schemi che modelli globali non sono in grado di risolvere (anche i singoli outflow, oppure il fronte di raffiche di una multicella), e di conseguenza ieri sera i modelli globali stessi hanno dovuto riadattare i loro calcoli agli effettivi accadimenti.
Perturbazioni come quella adesso presente sul Mediterraneo portano a variazioni repentine di
CAPE, Lifted-Index e quant'altro su aree molto ampie, ed i modelli fanno fatica a seguire queste variazioni.
Ad esempio, una volta che si sono formate quelle grosse celle temporalesche, a causa dei forti venti in quota da sud-ovest, gli ammassi nuvolosi sono stati "stirati" verso nord-nordest, generando formazioni che mantenevano la loro caratteristica cumuliforme pura solamente negli immediati dintorni del punto di formazione della cella, mentre più a NNE assumevano sembianze più simili a nubi stratiformi spesse e dense, formazioni che hanno causato una parziale stabilizzazione della massa d'aria.
Difatti al momento i fulmini sono presenti solamente sul Tirreno in mare aperto (dove si formano o si sono formate le celle principali), ed isolatamente sul Mar Ligure (l'aria umida appena al di sopra della superficie marina contribuisce ad instabilizzare l'aria), mentre le piogge più forti su terraferma hanno interessato Liguria e basso Piemonte, dove l'orografia aiuta a far salire l'aria calda verso l'alto, innescando qua e là la scintilla per la formazione di nuovi cumulonembi.
Insomma, la situazione attuale è incasinata, e va seguita passo dopo passo per imparare (io per primo).
Attenzione alle nuove celle che si stanno muovendo ad ovest della Sardegna, sono quelle che stasera potrebbero investire il nord Italia


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