Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
Rispondo dopo altre 15 pagine....ma in questo periodo sono un po' latitante e il thread avanza a passi spediti (come la Nina?).

In buona sostanza, è quello che intendeva 4ecast nelle sue spiegazioni aggiuntive.

Cmq quando parlavo di energia che si accumula nel sistema, intendevo il fatto che *ogni* evento è accompagnato da cambiamenti nel flussi di energia.
Il Nino scarica energia termica in atmosfera soprattutto attraverso un'amplificazione dell'evaporazione e degli associati flussi di calore latente dalle zone oceaniche tropicali, andando a raffreddare in seguito le acque e, parallelamente, favorendo la convezione sulle aree oceaniche più calde. Il calore viene così trasmesso dagli oceani all'atmosfera (attraverso l'evaporazione), rilasciato sottoforma di calore latente (attraverso la condensazione) e redistribuito teleconnettivamente attraverso le avvezioni in atmosfera.
La Nina, all'opposto, favorisce una ricarica accumulando energia termica nell'oceano attraverso una riduzione dell'evaporazione e della convezione sulle più fresche acque oceaniche tropicali, favorendo così cieli più sereni e conseguente penetrazione della forte radiazione solare nelle acque superficiali oceaniche. Queste vengono in seguito riscaldate, ma il calore viene spostato da processi idrodinamici (ad es. dalle correnti o dalle onde Kelvin) e va ad accumularsi, di solito, nella parte più occidentale del bacino pacifico.

Ritornando all'inizio: c'è qualche elemento che forza questo sistema accoppiato oceano-atmosfera chiamato ENSO verso stadi e modalità nuove?
Ciao Stefano,

da profano curioso, quale sono, in materia di circolazione oceanica e quindi da semplice osservatore mi chiedo se vi possa essere in realtà qualche relazione tra El Nino in modalità west dello scorso inverno e la probabile versione Nina in modalità east ovvero se la risalita di acque più fredde del normale (visti gli ultimi inverni australi) dal pacifico antartico verso le regioni 1;2 dell'enso non possano andare a spiegare sia le modalità attuali dell'enso che quelle dello scorso anno.

Lo scorso inverno la traslazione della circolazione di Walker in prossimità della regione 3.4 enso, potrebbe aver mantenuto vivi (seppur deboli ) gli alisei nella regione 1.2 ivi favorendo comunque un moderato upwelling (mentre per l'inversione del gradiente barico Tahiti - Darwin erano presenti in tale fascia i contro -alisei), manifestando di conseguenza quella modalità di enso + che abbiamo avuto (west o Modoki) e, al contrario, ora nonostante un SOI index molto elevato che dovrebbe favorire un forte upwelling in particolare in quella regione, le anomalìe negative maggiori potrebbero manifestarsi proprio nella regione 1 e 2