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  1. #1
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    Citazione Originariamente Scritto da Marco P. Visualizza Messaggio
    I cambiamenti climatici del passato, ovviamente naturali, dimostrano che il Clima risente sempre delle alterazioni del bilancio energetico. Se il pianeta accumula calore per qualunque causa, le temperature globali salgono, viceversa, se aumentano le perdite di calore. Pertanto i cambiamenti climatici naturali del passato dimostrano che il nostro Clima è molto sensibile alle varie forzanti. E' difficile quindi pensare che anche le recenti forzanti antropiche non abbiano le medesime conseguenze.
    basta impegnarsi un attimo, marco, e ci si riesce

    le medesime conseguenze mi pare eccessivo cmq, i fattori astronomici e geotermici sono su un'altra scala, nella peggiore delle ipotesi secondo me possiamo influenzarlo per qualche decimo di grado, nella situazione attuale...

    certo, se diventassimo 30 miliardi e radessimo al suolo tutte le foreste, la cosa sarebbe diversa, non tanto per il clima ma piuttosto per l'inquinamento, lo sfruttamento dei terreni, ed altri guai correlati di tipo sociale, economico, politico, geografico, ecc ecc

    per me l'importante è non crescere ulteriormente e non inquinare/violentare l'ambiente, il resto vien da sè....


  2. #2
    Vento moderato L'avatar di Marco P.
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
    basta impegnarsi un attimo, marco, e ci si riesce

    le medesime conseguenze mi pare eccessivo cmq, i fattori astronomici e geotermici sono su un'altra scala, nella peggiore delle ipotesi secondo me possiamo influenzarlo per qualche decimo di grado, nella situazione attuale...

    certo, se diventassimo 30 miliardi e radessimo al suolo tutte le foreste, la cosa sarebbe diversa, non tanto per il clima ma piuttosto per l'inquinamento, lo sfruttamento dei terreni, ed altri guai correlati di tipo sociale, economico, politico, geografico, ecc ecc

    per me l'importante è non crescere ulteriormente e non inquinare/violentare l'ambiente, il resto vien da sè....

    Le cause astronomiche non sono confrontabili con quelle antropiche perchè agiscono su scale temporali molto diverse, qui si parla degli ultimi secoli non di centinaia di migliaia di anni; le cause geotermiche non mi sembra che siano tra i presunti colpevoli o forse non ho capito cosa intendi...
    Molti studi vedono comunque l'aumento dei gas serra antropici come unica forzante verso il riscaldamento negli ultimi decenni, mentre le altre giocherebbero verso un modesto raffreddamento.
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    Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
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  3. #3
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    Citazione Originariamente Scritto da Marco P. Visualizza Messaggio
    Le cause astronomiche non sono confrontabili con quelle antropiche perchè agiscono su scale temporali molto diverse, qui si parla degli ultimi secoli non di centinaia di migliaia di anni; le cause geotermiche non mi sembra che siano tra i presunti colpevoli o forse non ho capito cosa intendi...
    Molti studi vedono comunque l'aumento dei gas serra antropici come unica forzante verso il riscaldamento negli ultimi decenni, mentre le altre giocherebbero verso un modesto raffreddamento.
    per geotermiche intendo vulcani, mi sono espresso male forse...

    ma davvero credi a quel grafico? credi che abbiamo conoscenza sufficiente per poter dire come sarebbe il clima senza l'uomo?
    via, via, nel cesso quella cartaccia...


  4. #4
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
    per geotermiche intendo vulcani, mi sono espresso male forse...

    ma davvero credi a quel grafico? credi che abbiamo conoscenza sufficiente per poter dire come sarebbe il clima senza l'uomo?
    via, via, nel cesso quella cartaccia...

    Non è questione di fede, ma di autorevolezza delle fonti; di grafici come quello che ho postato (fonte NASA) ce ne sono tanti altri tutti di fonti autorevoli che dicono la stessa cosa: negli ultimi decenni le fozanti naturali (sole vulcani principalmente) giocano verso una contenuta riduzione delle temperature globali.
    Poi naturalmente siamo nel campo delle ipotesi, ma ipotesi autorevoli; prima di buttarle nel cesso, pensiamoci...
    Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
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  5. #5
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    Citazione Originariamente Scritto da Marco P. Visualizza Messaggio
    I cambiamenti climatici del passato, ovviamente naturali, dimostrano che il Clima risente sempre delle alterazioni del bilancio energetico. Se il pianeta accumula calore per qualunque causa, le temperature globali salgono, viceversa, se aumentano le perdite di calore. Pertanto i cambiamenti climatici naturali del passato dimostrano che il nostro Clima è molto sensibile alle varie forzanti. E' difficile quindi pensare che anche le recenti forzanti antropiche non abbiano le medesime conseguenze.
    Questo sicuramente, tutti gli eventi che accadono influenzano il clima (dal battito d'ali di una farfalla, ai GHG, all'attività solare)
    Il discorso è quantificarne l'importanza........perchè "medesime conseguenze" significa che attribuisci arbitrariamente come minimo un 50% di responsabilità del GW alle forzanti antropiche, mentre al momento sul clima non esistono certezze, ma solo teorie prese a torto come postulati (da una parte e dall'altra)
    Ultima modifica di Nix novariensis; 17/08/2010 alle 15:32

  6. #6
    Vento moderato L'avatar di Marco P.
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    Citazione Originariamente Scritto da luca dal bello Visualizza Messaggio
    Questo sicuramente, tutti gli eventi che accadono influenzano il clima (dal battito d'ali di una farfalla, ai GHG, all'attività solare)
    Il discorso è quantificarne l'importanza........perchè "medesime conseguenze" significa che attribuisci arbitrariamente come minimo un 50% di responsabilità del GW alle forzanti antropiche, mentre al momento sul clima non esistono certezze, ma solo teorie prese a torto come postulati (da una parte e dall'altra)
    Non ho detto 50%, ho detto che è difficile pensare che se il sistema è sensibile alle forzanti naturali non lo sia a quelle antropiche; da qui ad arrivare a una percentuale precisa il passo è lungo.
    Non vedo negli ambienti seri, teorie prese come postulati, tanto è vero che l'IPCC, che ha svolto il più grande lavoro di raccolta di letteratura scientifica sull'argomento, si esprime in termini di probabilità; direi piuttosto che ci sono aspetti del problema ormai ben noti e altri no.
    Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
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  7. #7
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    Sto scoprendo alcune cose interessanti su quella mappa piena di grafici, ad esempio uno dei dati riporta l'O18 del ghiacciaio peruviano Quelccaya, questo ghiacciaio è stato molto studiato da Thompson negli anni '80 inizio '90 per quanto riguarda le variazioni climatiche/influenza dell'enso in passato e sono anche disponibili alcuni lavori qui:
    Ice Core Paleoclimatology Group: Publications

    La cosa bella è che però c'è anche un'aggiornamento della situazione attuale di questo ghiacciaio, Thompson riporta che il ghiacciaio ora arretra ad un ritmo 10 volte superiore che in passato ed ha iniziato ad esporre resti vegetali ben preservati di 5000 anni fa(che non sono mai rimasti esposti all'ossigeno atmosferico) e conclude così:
    Additionally, the ages of these deposits provide millennial-scale context for the modern retreat of the ice cap and suggest that the reduced areal extent of the QIC is unprecedented over the past ∼5 millennia.
    http://bprc.osu.edu/Icecore/Buffen%20et%20al%202009.pdf
    Ultima modifica di elz; 17/08/2010 alle 19:13

  8. #8
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    Citazione Originariamente Scritto da elz Visualizza Messaggio
    La cosa bella è che però c'è anche un'aggiornamento della situazione attuale di questo ghiacciaio, Thompson riporta che il ghiacciaio ora arretra ad un ritmo 10 volte superiore che in passato ed ha iniziato ad esporre resti vegetali ben preservati di 5000 anni fa(che non sono mai rimasti esposti all'ossigeno atmosferico) e conclude così:
    http://bprc.osu.edu/Icecore/Buffen%20et%20al%202009.pdf
    Bellissimo questo articolo grazie per il link! Mi ricorda vagamente i residui di salice trovati a 2500 metri di profondità sotto l'ice cap groenlandese.... solo che in quel caso erano residui vegetali molto più antichi!

  9. #9
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    sito completamente inaffidabile. Utile solo come raccolta parziale di studi atti a promuovere le loro tesi. E, cosa ben peggiore: distorce risultati e inferenze di molti studi citati.
    ~~~ Always looking at the sky~~~








  10. #10
    TT-chaser L'avatar di Tormenta
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    Ecco un nuovo capitolo della dibattuta storia Mann-Hockey Stick:
    in prossima pubblicazione su Annals of Statistics


    http://www.e-publications.org/ims/su...nfirm=63ebfddf

    While our results agree with the climate scientists findings in some
    respects, our methods of estimating model uncertainty and accuracy are in
    sharp disagreement.
    On the one hand, we conclude unequivocally that the evidence for a
    ”long-handled” hockey stick (where the shaft of the hockey stick extends
    to the year 1000 AD) is lacking in the data. The fundamental problem is
    that there is a limited amount of proxy data which dates back to 1000 AD;
    what is available is weakly predictive of global annual temperature. Our
    backcasting methods, which track quite closely the methods applied most

    recently in
    Mann (2008) to the same data, are unable to catch the sharp run

    up in temperatures recorded in the 1990s, even in-sample. As can be seen
    in Figure
    15, our estimate of the run up in temperature in the 1990s has

    a much smaller slope than the actual temperature series. Furthermore, the
    lower frame of Figure
    18 clearly reveals that the proxy model is not at all

    able to track the high gradient segment. Consequently, the long flat handle
    of the hockey stick is best understood to be a feature of regression and less
    a reflection of our knowledge of the truth. Nevertheless, the temperatures
    of the last few decades have been relatively warm compared to many of the
    thousand year temperature curves sampled from the posterior distribution
    of our model.
    Our main contribution is our efforts to seriously grapple with the uncertainty
    involved in paleoclimatological reconstructions. Regression of high
    dimensional time series is always a complex problem with many traps. In
    our case, the particular challenges include (i) a short sequence of training
    data, (ii) more predictors than observations, (iii) a very weak signal, and
    (iv) response and predictor variables which are both strongly autocorrelated.
    The final point is particularly troublesome: since the data is not easily
    modeled by a simple autoregressive process it follows that the number of
    42


    truly independent observations (i.e., the effective sample size) may be just

    too small for accurate reconstruction.
    Climate scientists have greatly underestimated the uncertainty of proxybased
    reconstructions and hence have been overconfident in their models.
    We have shown that time dependence in the temperature series is sufficiently
    strong to permit complex sequences of random numbers to forecast
    out-of-sample reasonably well fairly frequently (see, for example, Figure
    9). Furthermore, even proxy based models with approximately the same

    amount of reconstructive skill (Figures
    11,12, and 13), produce strikingly

    dissimilar historical backcasts: some of these look like hockey sticks but
    most do not (Figure
    14).

    Natural climate variability is not well understood and is probably quite
    large. It is not clear that the proxies currently used to predict temperature
    are even predictive of it at the scale of several decades let alone over many
    centuries. Nonetheless, paleoclimatoligical reconstructions constitute only
    one source of evidence in the AGW debate.
    Our work stands entirely on the shoulders of those environmental scientists
    who labored untold years to assemble the vast network of natural
    proxies. Although we assume the reliability of their data for our purposes
    here, there still remains a considerable number of outstanding questions
    that can only be answered with a free and open inquiry and a great deal of

    replication.
    Ultima modifica di Tormenta; 17/08/2010 alle 19:34

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