
Originariamente Scritto da
montel-NA
Caro Ale, ti ringrazio per la generosa stima che mi tributi, e che ti rinnovo a mia volta anche in questa occasione.


Il mio parere in merito all'evento atteso a partire da metà mese, nelle linee generali, l'ho già espresso proprio ieri sera, nel senso che,
al momento, vedrei il Settentrione preso piuttosto bene dalla prima fase in retrogressione, e successivamente, a seguito cioè del possibile shift orientale della struttura depressionaria mediterranea in caso di rinforzo meridiano del forcing anticiclonico atlantico, troverei non impossibile un successivo coinvolgimento del Centro e di parte del Meridione.
La dinamica è complessa, e gli umori altalenanti della radice dinamica del blocco oceanico costituiscono un pesante vulnus in ambito predittivo, considerando il lag temporale che ancora ci divide dall'evento in discussione.
Vulnus che, a mio parere, al momento non è "gestibile" soltanto a furor di interpolazione di indici, in quanto questi, da soli, a parere di chi scrive sono stati estremamente utili a ricavare un impianto evolutivo ormai piuttosto coerentemente tracciato ed indirizzato, ma non bastano - nella linearità del percorso che ad essi si tende ad attribuire - a render conto certo del tipo di destino che a livello di dettaglio sinottico la "variabile guastafeste", ossia la falla barica oceanica, riuscirà ad indurre a carico del blocco.
Laddove (come più volte ho sottolineato anche l'anno scorso, quando tutti i potenziali grandi eventi sono stati azzerati al Sud e su parte del Centro dalla fragilità dei blocchi in senso meridiano).... no Blocking, no party per noi, soliti noti delle nostre latitudini.
Occorrerà, a mio parere, tentare soltanto di tener d'occhio due elementi fondamentali: atteggiamento del
JS polare nella libera atmosfera e atteggiamento delle
SSTA oceaniche, per cercare di cogliere - unitamente ad un'analisi "mirata" ma assolutamente non esasperata degli indici e dei
GM - qualche segnale che, con un certo anticipo rispetto alla "zona-nowcasting", riesca a farci intuire con relativa approssimazione come potrebbero evolversi le cose per i settori più "a rischio" della nostra Penisola.
Non è solo esercizio di prudenza, questo mio, ma oggettiva difficoltà a propendere per una soluzione certa, visto che esistono ancora dei presupposti perchè il Centro e parte del Sud possano ancora trarre "benefici" dalla fase meteorologica in discussione.
Per il resto, insisto ancora. L'Inverno è appena iniziato, ed il
VP zoppicherà per ampi tratti della sua durata.
Ed in quest'ottica, come già accennato anche nello scorso Ottobre, continuerei a non puntare tutto, in futuro, su attività antizonali ma presterei molta attenzione anche alla "voce dell'Artico".
Un salutone!

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