nell'ordine:
1) no, non è cosi: è noto che l'aumento delle ondate di calore sull'Italia, della loro intensità e (soprattutto) durata, è associato ad una fase di riscaldamento globale a livello planetario. Questo perchè ad ogni incremento di T nel sistema terra-acqua-atmosfera corrisponde, nell'emisfero boreale, uno spostamento verso nord del braccio discendente della cella di Hadley.
in soldoni, ciò si traduce in uno spostamento verso nord delle linee di geopotenziale: il risultato finale è che l'Africa è materialmente "sempre più vicina a noi", e quindi basta un'onda di Rossby modesta a portare l'ant. Africano su di noi, mentre prima servivano eventi eccezionali. secondo il position-paper di Isac-Cnr sul cambiamento climatico (http://www.isac.cnr.it/documenti/ISAC-Clima.pdf) "nelle prossime decadi, il riscaldamento globale comporterà, con grande probabilità, un aumento degli episodi estremi in Europa e in Italia, sia nel senso di precipitazioni intense che di onde di calore estive, e una maggiore incidenza di eventi siccitosi. In particolare, fenomeni come l'onda di calore dell'estate 2003 in Europa possono diventare molto più probabili, con temperature estive medie anche di 4 °C maggiori rispetto a quelle del trentennio 1961-1990"
2) Giuffrey, cerca di capire: ogni carestia porta una guerra. facciamo un esempio: se la rivolta in Tunisia è chiamata "rivolta del pane" è anche perchè a fattori politici locali si sono sommati aumenti delle materie prime agricole. vogliamo dire che i tunisini venuti in Italia sono "rifugiati climatici"? forse, con un Gw tutto sommato ancora lieve, è eccessivo farlo. ma si può escludere che in un mondo con 3 gradi in più si arriverebbe a milioni di rifugiati climatici all'anno che verrebbero in Europa? e chi li sostiene economicamente e socialmente? la Caritas?
e questo è solo un esempio: pensa che, secondo stime National Geographic, con 4 gradi piu di oggi si seccherebbe il Gange. Il Gange!!!
3) "se tra 20 anni ci saranno 0,5° in piu" non lo sa nessuno. su scala secolare, le stime Ipcc-Wmo per il decennio 2090-2099 indicano una potenziale crescita da 1,1° a 6,4°rispetto al 1990-1999. Ricordo che per il ‘900 è stimato un Gw “di 0,56-0,92° C dal 1906 al 2005”.
E, sempre secondo Isac-Cnr, "dalle proiezioni dei modelli attuali il bacino mediterraneo emerge chiaramente, e in modo consistente fra i diversi modelli, come una "hot-spot", ovvero un'area particolarmente sensibile al cambiamento climatico, soprattutto nel periodo primavera-estate che, secondo le proiezioni, dovrebbe diventare molto più caldo e secco in futuro”.
Di conseguenza, ritengo semplicemente che sia giusto preoccuparsi, e non accetto (soprattutto su un forum autorevole come Mnw) che ci siano interventi finalizzati a minimizzare il potenziale legame tra le ondate di calore di questi anni e la fase di GW che il pianeta sta subendo: se nella politica ormai il principio di precauzione non esiste più, posso sperare che esista almeno nella scienza climatologica?
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