Forte odore di Reversal Pattern.......................

**Alessandro(Foiano)** · 20/11/2011, 21:51

Originariamente Scritto da nevemilano

Apprezzare cosa? Un Hp con i massimi sul Golfo di Guascogna, cioè il peggio che possa capitare in inverno per le mie lande?
Cosa c'è di buono fino alle 168 ore? Te lo dico io: niente

Se parli di possibile evoluzioni nel seguito è un altro conto (prima decade di dicembre), ma prima non c'è nulla. Ma proprio nulla che possa nemmeno lontanamente pensare di fare riferimenti al mio nick

Il bello infatti di questa passione è anche saper scorgere segnali che altri vedono troppo tardi.

**jack9** · 20/11/2011, 22:04

sentite puzza di moti retrogradi "bassi"?

**naturalist** · 20/11/2011, 22:07

Originariamente Scritto da Alessandro(Foiano)

Il bello infatti di questa passione è anche saper scorgere segnali che altri vedono troppo tardi.

Parole sante... Alessandro... Perchè leggere lo sappiamo fare tutti... ma poi proiettare la lettura al futuro è tutta un'altra storia, occorre tempo ed essere molto analitici...

**Pisky** · 21/11/2011, 00:14

Originariamente Scritto da jack9

sentite puzza di moti retrogradi "bassi"?

E' un odore soave.....

PS: Gfs18 realizza il reversal pattern

**gianni56** · 21/11/2011, 00:47

Originariamente Scritto da naturalist

Parole sante... Alessandro... Perchè leggere lo sappiamo fare tutti... ma poi proiettare la lettura al futuro è tutta un'altra storia, occorre tempo ed essere molto analitici...

Sulla quota in blu sono d'accordo, occorre sedimentare una buona conoscenza dei parametri climatici globali e dei rapporti causa-effetto delle loro disposizioni e interconnessioni, e tentare di tracciare delle linee guida, poichè i dettagli e le variabili sfuggono e sfuggiranno sempre.
Sulla quota in rosso mi permetto di dissentire in modo netto..saper leggere nei dettagli le variabili microclimatiche, saper individuare le caratteristiche di una perturbazione, sia nei LAM che pre-verificarle nell'osservazione diretta ai primi segnali, in modo da saper per tempo se tutto sta andando nel modo previsto o se si produrranno degli scostamenti notevoli, ed indovinarne e pronosticarne i motivi per poi trovarne riscontro con mappe particolareggiate di reanalisi..beh è qualcosa di ben diverso del fatto di citare i mm o i cm caduti o il radar se si accende o si spegne. Per non parlare poi delle dinamiche d'instabilità convettiva, la cui verifica parte già qualche ora prima, per chi sa annusare la predisposizione a cielo ancora sereno..senza parlare dell'interpretazione dei fenomeni in atto, esser capaci di leggere le dinamiche evolutive in tempo reale in modo da prevedere per tempo la pericolosità di un TS o il suo depotenziamento in loco..beh qui serve tantissima esperienza e conoscenza capillare dei processi in fieri ed il loro impatto microclimatico. La meteo è a 360 gradi, ragazzi..un filone di indagine, per quanto interessante e accattivante e ricco di prospettive, rappresenterà sempre soltanto una parte della conoscenza ( e questo senza entrare nei meandri delle equazioni fisico-matematiche che governano la meteo). Pensiamo anche all'immensa mole di studi microclimatici particolareggiati, a cui studiosi e prof. universitari (penso all'Università di Parma) hanno dedicato anni ed anni di analisi e ricerche con eleborazione personale di mappe..chi sono costoro?..sono o non sono monumenti viventi dedicati a questa splendida scienza?..ricordo sempre le parole di un bravissimo forumista su altri lidi "molti inseguono affannosamente i run, si attaccano ai radar e al sat, sinottiche.ecc. ecc.. ma non sanno nemmeno descrivere quello che sta accadendo fuori dalla finestra", dove c'è l'impatto del vissuto meteo..ragioniamoci e pensiamoci bene, un pizzico di umiltà in più per tutti non fa male, non vorrei che dessimo ai giovani un taglio troppo definito ed incanalato, a scapito delle amplissime possibilità conoscitive che offre questa splendida scienza

**Alessandro(Foiano)** · 21/11/2011, 01:05

Originariamente Scritto da gianni56

Sulla quota in blu sono d'accordo, occorre sedimentare una buona conoscenza dei parametri climatici globali e dei rapporti causa-effetto delle loro disposizioni e interconnessioni, e tentare di tracciare delle linee guida, poichè i dettagli e le variabili sfuggono e sfuggiranno sempre.

Ti risponderà Andrea, ma credo si riferisse a linee guida/probabilità, non certo di dettagli, come hai scritto giustamente anche te Gianni.