Confesso che avevo pensato di intitolare il thread "ipotesi di un nuovo 82/83", ma poi, riesaminando le emisferiche ho dovuto arrendermi alle spettacolari dinamiche che decretarono lo stop ad un filotto di 2 mesi e mezzo di non-inverno dalle caratteristiche molto simili a quelle che stiamo quotidianamente sperimentando da un paio di settimane, sia in tempo reale che in via prospettica. L'intento era quello di mostrare i tempi e le modalità evolutive in un quadro di VP tirato, senza forzanti in grado di destabilizzare il segno dell'AO..e anzi con aggravanti di stampo oceanico e tropo-stratosferiche di cui stiamo discutendo, giustamente preoccupati.
Dal punto di vista delle TLC non ho molti elementi a disposizione, se non che si era sotto il regime dell'AMO-, in fase di QBO+ o in progressione verso il segno positivo e ciclo solare in fase calante, prossimo al minimo. Ma l'elemento più vistoso fu il repentino calo dell'ice cover artico in quell'autunno..la più repentina scopertura dopo quella del 2007 , anticipò i valori dei primi anni 2000, seguito da una rapida ripresa e poi lento trend al ribasso, fino al secondo tracollo/soglia, i cui effetti sono tutt'ora io corso.. con pesanti ipoteche di non ritorno (?)
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In sintesi novembre passò quasi tutto piatto con getto zonale medio-alto tirato dall'atlantico alla siberia centrale, interrotto solo da un transito di rapide semionde da NW con ciclogenesi in cut-off (18/19 novembre)..dicembre parte uguale, PNA sempre mediamente neutro-negativo, ma nel periodo che va dal 14 al 23/24 maggiori elevazioni azzorriane, pur se effimere lasciano passare un paio di episodi significativi, con irruzioni di aria polare marittima, quasi fotocopia di quelli visti nel medio lungo dai 2 principali GM, forse ancor meno incisivi di questi ancor futuribili. Post natale ritorna la grande livella, ancora forte gradiente latitudinale fino al 20 di gennaio quando finalmente si ritrova la prima (sempre passeggera) colata con caratteristiche artico/marittime
Come si evince la caratteristica di queste situazioni di AO compatta e grande appiattimento globale delle wawes, sono dei break fugaci,a volte anche profondi, con cadenza di 1/2 episodi al mese (2 nella migliore delle ipotesi) passato uno, bisogna contare all'incirca 20 gg/ 1mese prima di aspettarsene un altro degno di rilievo..si potrebbe assemblare una statistica degli episodi meridiani in questa tipologia di inverni, ma vedrete che siamo su questo trend.
ma veniamo al dunque,.. dal 22 gennaio iniziano i grandi movimenti su scala emisferica, uno sprofondamento al largo della costa ovest fa risalire una prima onda calda verso il polo via Rocky mountains -Alaska, si isola un nucleo di vorticità negativa sull'alaska ancora troppo acerbo per non essere rimangiato dall'inerzia cinetica dell'AO..ma il meccanismo s'inceppa, una mina a tempo è stata piazzata al centro dell'ingranaggio..ecco sotto la situazione al 27 e 28 gennaio.. un nucleo di interposizione non ciclonico si isola contorniato da una frantumazione di lobi raccolti e ad onda corta del VP
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..ora occhio alla progressione dal 29 al 31..la mina inizia a deflagrare: si innesca il fantastico meccanismo di autocompattamento del nucleo polare centrale, in termini tecnici "cut-off anticiclonico a massimo di geopotenziale chiuso"..rafforzamento da isolamento ed antagonismo: forza di coriolis, (al top ai poli), che racchiude il massimo dentro un recinto di venti super-geostrofici atti a bilanciare la dispersione di gradiente, prodotta dalla sovrapposizione di forza centrifuga e forza di gradiente, tipica delle curvature anticicloniche.
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l'equilibrio è rotto: al 2 febbraio un profondo vortice aleutinico con nuova propaggine al largo della west coast catalizza il getto, spinge l'onda calda ancora attraverso le Rockies, Alaska.. e stavolta va a bersaglio copulando con l'HP centro polare
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parte la trasmissione d'onda, il canadese si isola e sprofonda frantumando il getto in divergenza sull'atlantico occidentale..pronto risale l'azzorriano ed un secondo nucleo polare sta per piombare sul mediterraneo dopo il primo apripista..oramai il blocking si sta completando
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al 7 del mese il cerchio si chiude, il mediterraneo è preso
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la sacca artica resisterà per giorni, rinnovandosi con impulsi successivi.. via via contaminandosi con infiltrazioni continentali e traslando lentamente verso est..al 21 il blocco con sacca estofila è ancora perdurante..succederà qualcosa di analogo per la seconda parte del presente inverno? con le SST negative dalle aleutine a tutto l'EP antistante le coste nordamericane, almeno secondo il CPC.. con la sacca negativa atlantica in ritiro e raccoglimento verso W/SW ed il permanere di anomalie positive lungo l'intera linea costiera europea fino alla scandinavia? ( e qui chiudo sennò non finisco più)..lo sapremo ben prima dell'estate![]()
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Ultima modifica di gianni56; 30/11/2011 alle 00:55
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