
Originariamente Scritto da
gianni56
Ciao Meteogeo, e ben ritrovato anche a te, sicuramente quel piccolo "lapsus" delle
LP aleutinica, che si scansa verso est lasciando posto ad una pulsazione, è in grado di sferrare il colpo del KO ad un
VP già in fase di disassamento ed indebolito dai minor warmings stratosferici; si tratta di un tassello subentrato al posto giusto e nel momento giusto. Sollevate dalla pressione zonale le wawes euroasiatica e quell'atlantica (dotata di grande energia potenziale) si son fuse, lasciando campo libero alla sottocircolazione continentale, che (come più volte ribadito da Matteo) non necessita di grandi dispendi energetici per attivarsi..ma dato il suo potenziale termico trova nel mediterraneo ( o nel mar nero) il necessario aggancio ciclogenetico per autosostentarsi e reiterare nuovi affondi. Purtroppo, conclusasi questa fase, vuoi per il depauparemento operato da 2 anni di Nina, vuoi per la stratificazione sui paralleli delle
SST lungo tutto il nord pacifico, il getto di contorno alla depressione aleutinica non ha trovato il modo di disperdersi in cavi d'onda (sottrazione di vorticità planetaria), con le conseguenze che sappiamo sul segno
PNA..io non vedo altre vie d'uscita se non collegate ad episodi simili a quelli di febbraio, oppure sempre continentali ma sagomati a tunneling, per l'intrusione verso Gibilterra di temporanei cavi nordatlantici. Vedo più difficile un lavoro di scalzamento operato dall'atlantico, ad onda ampia e con risalita sciroccale tipo autunno, in quanto il decentramento del
VP sull'eurasia e la termicizzazione di quelle aree renderebbero ciò molto più ostico rispetto a qualche mese fa
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