Cerchiamo di capire bene quello che uno scrive: non ho detto che è una "jena altezzosa" bensì che SE lo critichi tale diventa.......morale della favola , è una persona piacevole se sei in completo accordo con quanto lui sostiene, diventa spocchioso e pieno di se non appena gli muovi qualche obiezione......e sinceramente questo non mi sembra un atteggiamento da uomo di scienza...Zichichi è un uomo di scineza, Mercalli a mio parere assolutamente no.
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E' un integralista, dice anche cose vere, ma in modo altezzoso che non ammette repliche. Io ho avuto la sfortuna di parlarci insieme all'inaugurazione di un sistema di riscaldamento ecologico in un paese qui vicino, gli ho espresso in forma dialogante qualche parere che non condivideva, si è inviperito subito e mi ha segato..poco importa, io non tratto così le persone e tanto mi basta. Io taglierei il discorso della pseudo scienza colorata e bollata, esistono solo cose sensate o meno, e conosco pari merito visioni ottuse ed intolleranti (o in malafade) sia di dx che di sx. Quanto agli anni 60, è vero, essendone un diretto testimone, seppure bambino..metti la prima quindicina di febbraio di quest'anno ed hai una rappresentazione molto efficace degli inverni di quel decennio, più taglinti e freddi però. Non tutta l'invernata si caratterizzava così, ma le albedo e i fossi e canali preennemente ghiacciati erano la caratteristica principale. C'erano T già molto basse prima che nevicasse, inondavamo di secchiate l'aia per farne una pista di pattinaggio semipermanente
Stanco delle solite proposte di climatizzazione? delle solite marche e dei soliti prezzi? Opta per MCS!! una garanzia per tutti gli ambienti, anche nel garage nuoterai nel fresco. MCS, il fresco più conveniente per la tua estate!
Conferma che con il GW aumenta sì la media ma pure cambia la simmetria nella distribuzione a favore delle code più calde (vedi post #7 di elz), ovvero il clima tende pure ad estremizzarsi. Perlomeno su scala regionale (in questo caso l'Europa, ma il lavoro recente di Donat e Alexander mostra un generale incremento globale della skewness) e soprattutto stagionale, in questo caso l'estate, che come mostrava bene Hansen è decisamente importante per le condizioni climatiche delle medie latitudini (per quel che riguarda l'oggetto del topic in questione).
Schermata 2012-08-22 a 13.55.41.pngSchermata 2012-08-22 a 13.56.13.png
Doubled length of western European summer heat waves since 1880
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L'estate del 2012 stabilisce un nuovo record per l'estensione delle aree di caldo anomalo, nelle aree di terra extratropicali dell'emisfero nord il 10.85% della superficie è oltre le 3 deviazioni standard sopramedia ed il 23.3% oltre 2 deviazioni standard:
giallo:0.43-2sd
arancione: 2-3 sd
rosso: >3sd
http://i45.tinypic.com/16bwr2g.png
Questi sono gli inverni che mostrano un aumento negli ultimi anni delle aree fredde ed anche un ritorno delle aree molto fredde che erano quasi scomparse dal 1995 al 2005 circa, questo aumento però è andato a discapito delle aree nella norma o calde piuttosto che di quelle molto o eccezionalmente calde ovvero in questi ultimi anni gli inverni mostrano una grossa presenza di anomalie estreme in entrambi le direzioni(con comunque una prevalenza di quelle calde).
http://i50.tinypic.com/21jnc7s.png
http://i48.tinypic.com/nx6mol.png
Il picco massimo di estensione delle aree anomale per il freddo è nel 1968/1969 con le estese e forti anomalie in siberia.
Ultima modifica di elz; 04/09/2012 alle 22:13
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Davvero notevole...
L'impressione è che ci dovremo abituare a estati sempre più soggette a onde di calore estremo.
La cosa però che non mi torna sono gli inverni, che negli ultimi anni stanno mostrando una tendenza alla continentalizzazione, con frequenti onde fredde antizonali sull'Europa.
Insomma, si va verso un clima estremo nel vecchio continente, e in Italia, con eccessi degni di alte luoghi della Terra.
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La stagione invernale è assai più complessa, da questo punto di vista. Tieni conto che, mentre sull'estate (alle ML), agiscono in maniera determinante soprattutto aspetti radiativi e associati feedback (per es. presenza di nuvolosità, umidità dei suoli,...), la stagione invernale è molto più influenzata da dinamiche circolatorie e relative avvezioni di masse d'aria di origine molto diversa. In questo senso, potrebbero anche dire la loro aspetti di natura idro-dinamica relativamente nuovi come la diminuzione dei ghiacci artici e il conseguente aumentato flusso di calore dai mari artici alla bassa troposfera. Se ne è già parlato anche qui, per es. qui.
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