
Originariamente Scritto da
Snowhell
Ti rispondo con un copia incolla del buon Giovanni Staiano, l'autore dell'articolo su MTG...contenuto della risposta denso di buonsenso e dissipante fuorvianti interventi !
Troppa animosità, cercare di interpretare un evento trasformandosi, tipicamente all'italiana, in "guelfi" e "ghibellini", pardon in caldofili e freddofili, non è un buon metodo a mio avviso.
Intanto un paio di osservazioni non strettamente meteo. Il nordest dell'Islanda, l'area più interessata dall'evento, è sostanzialmente disabitato, a parte qualche piccolo villaggio costiero e isolate fattorie nell'entroterra. La Ring Road tra il Myvatn ed Egilsstadir per varie decine di km (se non ricordo male per 130 km) non incontra centri abitati nè stazioni di rifonimento, la stessa Grimsstadir, la stazione a 384 m, è una fattoria, non un centro abitato vero e proprio. La Ring Road dopo Grimsstadir arriva fino a circa 500 m di quota (in questo tratto è lontanissima dal mare) ed è punteggiata di rifugi di emergenza per gli automobilisti che dovessero rimanere bloccati dalle bufere.
Seconda osservazione sulle pecore. Sono tantissime e molto "esploratrici". Nel viaggio del 2009 mi colpii il fatto di trovare pecore lontanissime dalla fattoria più vicina e spesso abbarbicate anche sulle creste dei rilievi, pur non mancando certo il nutrimento erboso in basso. Non è difficile, avendo visitato la zona, immaginare queste povere bestie, che ovviamente nel lungo e nevoso inverno stanno nei ricoveri, smarrite nella tempesta, senza potersi più orientare per la visibilità azzerata.
Lunedì 10 le webcam di Akureyri mostravano la città senza manto bianco ma appena sopra, forse già sui 70-80 metri di quota, lo strato bianco c'era. Nell'articolo su Mtg, che ha preso spunto da quello di icelandreview citato in questo thread (comunque icelandreview ne ha publicato diversi sull'evento), ho fatto riferimento agli accumuli eolici, che pure icelandreview non accennava, perchè mi è parso subito evidente che è nel vento la chiave della disomogeneità dell'accumulo. Forse non saranno stati 3 metri, io prudentemente ho scritto "accumuli eolici fino a due metri", ma anche fossero stati di un metro e mezzo non ditemi che, anche in Islanda, è un evento normale in settembre.
Detto questo, e aggiunto che minimizzare questo evento per non rischiare di offuscare il
gw mi pare a dir poco sciocco, trovo altrettanto fuori luogo vedere in questo episodio il segno di una inversione di tendenza. Personalmente sono freddofilo, quindi mi piacerebbe che il clima si raffreddasse, ma sono assolutamente convinto che il trend è opposto, il
gw è secondo me evidente dalla distribuzione delle anomalie planetarie e dal fatto che i record di caldo sono molto più numerosi di quelli di freddo (e non ditemi che è solo un problema di urbanizzazione delle stazioni), ma ripeto che , comunque la si pensi, nel giudicare un singolo evento bisogna sforzarsi di non vederlo con l'occhio del tifoso.
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