Grazie a tutti, ora è molto più chiaro![]()
Quindi il NAM(calcolato tenendo conto di quanto espressamente dichiarato [Cohen et al., 2002; Baldwin and
Thompson, 2009]) alla soglia critica dei 10hPa ha toccato un valore prossimo ai +2 come si evince bene da questo grafico del "bistrattato" Martineau
Cloover
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
No cloover, la correlazione con 65°N- 90°N è molto alta con 20°-90°N ma non è lo stesso che calcolarla con questa media novembre-aprile
280557-analisi-stratosferica-2012-2013-nam.jpg
che come si vede è tra tra 20°N - 90° perchè comprende meglio l'emisfero nord nella usa interezza.
Per l'analisi degli eventi passati con NAM 20/90 c'è pubblicato l'articolo su Science
http://www.nwra.com/resumes/baldwin/...erton_2001.pdf
mentre per Martineau non ho presente se ha fatto analoga analisi statistica degli eventi passati con i valori del grafico sulla sua home page.
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Andrea
Per calcolare il NAM usano la latitudine compresa tra 20°N e 90°N(anche negli eventi passati) , ma per classificare gli ESEe(NAM>+1.5/NAM<-3) usano la latitudine circumpolare compresa tra 65°N e 90°N , anche nelle reanalisi![]()
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
Comunque se si supponesse buono il grafico di Martineau in cui il NAM è andato a +2 a 10 hPa, cioè il 25% oltre la soglia critica, sarebbe stato praticamente certo il condizionamento della troposfera entro una settimana. Poichè ha messo +2 intorno al 25 novembre, adesso si dovrebbe essere sicuramente in piena fase AO++
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Andrea
Questa non è dettaA volte addirittura con valori di +2 del LAMMA non c'è stato coupling
Poi non è detta che sia presente un certo lag durante il quale la AO diventa negativa con propagazione del disturbo sino in bassa stratosfera (Waugh&Polvani):
E su questo punto sono enormemente curioso'notte
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Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
Rispondo a quanti di voi mi hanno contattato perché dessi una mia opinione a questa discussione.
Qualche giorno fa ho dato una risposta al link qui sotto:
Meteocafè :: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
La stessa NASA lo calcola come il LAMMA...
C'è poco altro da dire.
La cosa curiosa è il tentativo, assolutamente antiscientifico e quindi privo di significato, di utilizzare dei parametri estrapolati da una teoria statistica sviluppata nei decenni scorsi, in base a dati rilevati e calcolati con un certo criterio (con una certa funzione, EOF1, e dati provenienti da tutta l'area dell'emisfero extratropicale 20N-90N), ed utilizzarli come valori di soglia per grafici ottenuti in modo differente (tramite un'altra funzione e dati provenienti dall' "emisfero polare" 65N-90N).
Poi è scontato che i grafici risultanti si assomiglino, che siano in qualche modo assimilabili, parlano più o meno della stessa cosa, è logico che, usando campi di acquisizione e di riferimento diversi, otterremo valori diversi, ma probabilmente (in questo caso) indicanti la stessa tendenza.
Ma che c'entra il voler utilizzare gli stessi valori di soglia???
Non capisco questa ostinazione, "errare humanum est..."
Marvel
LMa certo , chi sta dicendo il contrario?a stessa NASA lo calcola come il LAMMA.![]()
la misurazione del LAMMA va benissimo è chiaro che sia uguale a quella della NASA (anche perchè il LAMMA tira fuori il dato proprio da GFS
), però il sistema di estrapolare la soglia indicativa è stato ritenuto corretto eseguirlo comparando i valori nell'area circumpolare tra i 65°N ed i 90°N per togliere un "rumore" di fondo.
Questo è quanto sostiene la comunità scientifica riguardo le soglie indicative degli ESEs'notte x davvero adesso
Cloover
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
Innanzitutto grazie a Cloover per la risposta. Rieccomi a notte tarda, sono stato fino adesso a leggermi papers su papers, dal primo B&D del 1999 alla correzione del 2001 degli stessi, fino al più recente lavoro di Martineau and Son.
Insomma per la prima volta mi sono messo in testa di cominciare a capirci qualcosa
In pratica, le soglie entrate nella mitologia forumistica +1.5 e -3 sono SOLO E SOLTANTO quelle usate nel lavoro del 2001 di Baldwin & Dunkerton, e si riferiscono ESCLUSIVAMENTE all'indice NAM calcolato col metodo esposto in quel lavoro, e cioè, per farla breve, con tutti i dati 20-90 gradi nord non mediati zonalmente e "filtrati" attraverso una funzione (EOF).
SOLO in quello studio e usando QUEL calcolo per il NAM , che è quello da cui deriva il grafico del LAMMA, si possono poi fare valutazioni circa la possibilità di propagazione o meno di un evento cold o warm, e solo se ci si vuole attenere allo schema usato da B&D in quel paper.
Nel 2009 lo stesso Baldwin (Baldwin e Thompson) pubblicano un lavoro in cui comparano le varie metodologie per il calcolo del NAM e fanno vedere che una valutazione più appropriata e fattibile per il NAM è quella che usa un metodo simile a B&D 2001 ma prendendo in esame le anomalie di geopotenziale MEDIATE ZONALMENTE; concludono infine dimostrando come una ulteriore definizione di NAM data da Cohen et al. nel 2002 può essere una valida approssimazione per il NAM, ed è data semplicemente dall'anomalia di geopotenziale giornaliera calcolata tra una certa latitudine X e il polo. Fanno infine vedere come la massima correlazione col loro metodo si ha in corrispondenza della scelta di un X intorno ai 65 gradi Nord. Ecco qua che, da questo lavoro del 2009, viene preso in considerazione QUESTO calcolo del NAM, che però NON è quello originale di B&D.
Questo calcolo del NAM basato sull'anomalia di geopotenziale giornaliera tra 65 e 90 gradi nord (normalizzata dividendola per la deviazione standard) viene ripresa dall'ormai famigerato Martineau and Son (che non è il figlio di Martineau ma è uno che si chiama Son) e, proponendola come migliore (e più pratico) approccio allo studio dei fenomeni di coupling-decoupling strato-tropo, la usano per comparare vari grafici che mostrano questo indice calcolato usando SIA i diversi dataset (tra cui NCEP/NCAR), SIA la media dell'ensemble multi-analisi di tutti i dataset. Quest'ultima (la media su tutti i dataset) è usata da Martineau per analizzare eventi di SVW (indebolimento del vortice strato) e di SVI (rinvigorimento), e stabiliscono che gli eventi SVW sono quelli per cui QUESTO NAM, CALCOLATO A 10Hpa, va sotto -2.5sigma (sigma è la dev. standard), e gli eventi SVI sono quelli per cui va sopra +1.5sigma.
Avvertono anche che se due eventi di tipo opposto avvengono in uno spazio di 40 giorni, prende il sopravvento quello di magnitudo maggiore (si prende in esame il famoso caso del 2009). Queste soglie hanno poco a che vedere con quelle che usavano B&D nel 2001, e inoltre sono valori calcolati sulla MEDIA ENSEMBLE dei vari dataset.
Al contrario, il grafico di Martineau che vediamo spesso riportato nei forum, cioè questo:
non è quello che usa la media dei dataset, ma usa soltanto il dataset NCEP/NCAR, e non può essere usato nemmeno per stabilire gli eventi SVW o SVI in base a Martineau & Son.
In pratica se si vuole accettare la teoria B&D +1.5/-3.0, allora non si può guardare il grafico di Martineau, e nemmeno le anomalie gph 65-90.
Spero di aver capito bene, in caso contrario sarebbe gradito un ulteriore intervento degli esperti in materia
Diego.
Tra 65 e 90 NON e' possibile chiamarla NAM, la NAM, o AO, e' tra 20 e 90°.
Infatti anche loro la calcolano cosi':
We calculate the annular mode as follows. For each
pressure altitude we calculate the seasonally varying
climatology as the (90-day low-pass Þltered) average
at each latitude, longitude, pressure altitude, and day
of year. The climatology (seasonal cycle) is then
subtracted, leaving anomalies. The anomaly Þelds
retain variations on daily to interannual time scales,
but the seasonal cycle has been removed. We then
apply a 90-day low-pass Þlter to the anomaly Þelds
and retain only November to April data from 20°N to
the North Pole. After weighting the data by the
square root of the cosine of latitude, we calculate the
leading EOF spatial pattern and EOF time series. The
annular mode patterns are deÞned as the regression
between the EOF time series and the data Þeld used
in the EOF calculation. A separate EOF calculation is
made for each pressure altitude, unlike (12), in which
a single EOF calculation spanned pressure altitudes
from 1000 to 10 hPa
http://www.nwra.com/resumes/baldwin/...erton_2001.pdf
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