Cosa ne pensate degli incrementi degli eventi estremi? Sono aumentati?
rispondere a questa domanda significherebbe presumere la conoscenza climatica del passato (il passato più lontano
per il CNR ad esempio si colloca nel 1800).
La mia idea è che sia profondamente cambiato l'ambiente in cui viviamo.
I danni, i disagi e le "controindicazioni" sono di conseguenza aumentate.
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 12/10/2015 alle 21:31
Sarebbe difficilissimo da dimostrare che la frequenza ed intensità di fenomeni estremi è una costante K immutabile...e che quello che cambia è solo "l'ambiente" extra clima.
Per rispondere alla domanda di devi83 bastano pochi decenni di dati.
Se invece vogliamo capirne le cause...allora serve andare indietro nel tempo.
Ma mi sembra che Devi83 non volesse sapere le cause ma solo se attualmente abbiamo una frequenza maggiore di eventi calamitosi convettivi, autorigeneranti ....
bene la riposta glie la possono dare 80 enni, 70 enni...e ahimè anche i 50enni...e non può che essere si.
my web site: http://www.anguillara-meteo.com con webcam live streaming
Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
Visto che si discute di piogge con termini come "convettivi" e "autorigeneranti",
c'è il grafico del CNR che ci mostra l'assenza di anomalie decennali precipitative dal 1800:
mean_yr_ita_PCP_met.jpg
un grafico interessante sarebbe quello che mette in relazione le piogge con l'attività antropica di sfruttamento del suolo.
scusa,
da dove si capisce (asse ordinate) che si tratta di studio della variabilità riferita ai fenomeni estremi (alluvioni lampo, precipitazioni di breve durata e altissimo rainrate???)....
fenomeni estremi vuol dire -fenomeni lampo-, e magari periodi di siccità più prolungati....oltre comunque alle normali piogge
Ma comunque al di là di ogni considerazione personale... il buon senso mi porta a pensare che lo sfruttamento del territorio sia un amplificatore....di problemi, ma non la causa primaria delle stragi legate al maltempo...
sarebbe troppo semplicistico.
Più andiamo in dietro nel tempo e sicuramente troveremo da un lato uno sfruttamento meno spinto del suolo, ma troviamo anche tante primitività, strade fatte male, mancanza di sistemi di preavviso, case costruite nel non rispetto degli attuali standard di sicurezza UE....., automobili senza sistemi di sicurezza nelle frenate.....
il progresso ha fatto danni all'ambiente, ma ha anche fatto tante cose utili...e sicure.
Inosmma non capisco molto questa visione.......da una parte l'uomo che fa danni dappertutto sul territorio (ed è vero)..
ma invece sul clima l'umo sarebbe innocente ed inerte, il clima segue le leggi naturali.....di sempre.....
è su questa dicotomia che non sono convinto.
L'uomo sta facendo un casino a tutti i livelli a cominciare dal territorio per finire con il sottile involucro gassoso che ci avvolge.
saluti
Ultima modifica di Climavariante; 13/10/2015 alle 10:35
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Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
con maggiore gas serra in atmosfera, il ciclo dell'acqua è più "veloce" (alti rain rate ecc.)
o meglio le solite quantità scendono al suolo in più breve tempo.
Questa variabilità dovuta ad un massiccio incremento dei gas serra non poteva essere prevista dall'uomo.
Tutto ciò che l'uomo ha fatto con il "progresso" è stato fatto considerando che il ciclo dell'acqua sarebbe stato più "veloce"?
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 14/10/2015 alle 20:56
L'argomento è complesso e articolato...ad es. i Gas si disciolgono (di solito) in un liquido in maniera inversamente proporzionale alla temperatura....in altre parole più le temperature del mare si alzano e meno gas possono essere disciolti..e se sono a saturazione quelli verranno riimmessi nell'atmosfera....è una catena senza fine in cui causa ed effetto a volte si mischiano...
Si parla sempre di surriscaldamento globale....secondo bisognerebbe prima iniziare a parlare di surriscaldamento locale, una zona piccola è maggiormente monitorabile. Se prendiamo la provincia di Cuneo e mettiamo tante stazioni meteo, dopo un lasso di tempo gli statistici possono dirci qualcosa....ma su scala globale? In mezzo alla Siberia che succede? e se ti sposti di 40 km ad est? quante stazioni ci vorrebbero?
A proposito di catastrofismi, leggete questo articolo: Settembre 2022, addio all'Artico - MeteoGiornale.it
Il signor Carlo Carraro afferma che, entro il settembre 2022, il ghiaccio dell'Artico sarà COMPLETAMENTE sciolto. Allora facciamo così: se sarà vero, e sempre che il signor Carraro abbia davvero detto così, propongo per lui un premio in denaro assai consistente e i più prestigiosi riconoscimenti; se però sarà falso, propongo una pubblica presa a calci nel cùlo: calci dati piano, si intende, senza fargli alcun male, ma molto efficaci per una pubblica umiliazione. Sono stufo di gente che fa continuamente previsioni spacciandole come certezze, puntualmente sbaglia clamorosamente, e puntualmente fa finta di nulla!
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