Con un clima più freddo di poco meno di 1°C avremmo molta meno C02 di oggi.
Oggi i 7 mld di persone li possiamo contare grazie all'aumento della CO2 nell'ultimo secolo...ricordiamocelo è storia.
Sarebbe interessante, oggi, riavere una situazione di partenza simile a quella di 200 anni fa, giusto un "esperimento" per vedere che effetto oggi potrebbe portare.
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(Brönnimann 2015, Brugnara et al. 2015)
Non so cosa sia meglio, è certo che oggi siamo nell'antropocene, più di 6 miliardi in più e un mondo che ha totalmente mutato pelle rispetto ad allora:
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(Brönnimann 2015, Wood 2014)
Il clima cambia ma la memoria storica è anche possibile non perderla mediante il lavoro incrociato, sovrapposto e multi-disciplinare di climatologi, storici, biologi, sociologi, storici dell'arte, dell'economia, vulcanologi ...
Schermata 2016-10-05 a 22.13.28.png L'ultima carestia nell'Europa centro-occidentale
(Brönnimann 2015, Flückiger 2015)
~~~ Always looking at the sky~~~
L'energia da fonte fossile ha permesso la crescita e lo sviluppo dell'essere umano e questa è storia, poi se manca nella tua memoria storica problemi tuoi...di memoria.
Nix se siamo nella situazione attuale è grazie all'energia da fonte fossile utilizzata nel passato.
La transizione dal gasolio e dal legname al gas naturale per il riscaldamento domestico per l’area più densamente popolata d'Italia non è un fattore trascurabile e mi pare anche questo sia già storia, con evidenti effetti sulla diminuzione di particolato in atmosfera.
Puoi ancora divertirti a dimenticare certe cose, ma tienitela per te la tua inefficiente memoria.
Sono abbastanza d'accordo. Ma la situazione potrebbe essere quella di un treno che deve raggiungere la sua velocità ottimale, 200 Km/h, e, per farlo, si lancia giù per una lunghissima discesa senza freni. A metà, anzi, un po' prima della metà, della discesa, il macchinista, trionfante, annuncia che siamo effettivamente a 200Km/h.
Per come la vedo io, oggi siamo intorno ai 205 Km/h. Una buona velocità, ma la discesa è ancora lunga, e non vedo freni funzionanti.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Mi pare che per quanto riguarda l’impatto sulla salute ed sul benessere umano, temperature più alte rispetto al passato appaiono portare vantaggi, come dimostra tra l’altro la storia climatica dell’Olocene: a raffreddamenti corrispondono carestie, epidemie e crisi politiche, a periodi caldi corrisponde sviluppo economico e demografico.
Il numero dei morti per eventi estremi è in costante calo negli ultimi 15 anni e in particolare le temperature globali più miti stanno provocando una sensibile diminuzione della mortalità da freddo, la quale a livello mondiale supera di gran lunga quella da caldo. Da dati recentemente pubblicati in un articolo dell’autorevole rivista Lancet, si potrebbe infatti dedurre che ogni anno nel mondo muoiono di freddo e malattie conseguenti 4,6 milioni di individui, mentre muoiono di caldo e malattie conseguenti soltanto 265.000 individui.
Infine nonostante le temperature più alte rispetto al passato, le statistiche della FAO mostrano il persistere di un robusto andamento produttivo globale positivo per le quattro principali colture da cui dipende la sicurezza alimentare (grano, mais, riso, soia).
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 07/10/2016 alle 12:53
Si Ale ma quello che intendevo dire è che l' aspettativa di vita non dipende solo da CO2 e Temperatura altrimenti ci mettiamo una tuta spaziale e ce ne andiamo su Venere , ahi voglia CO2 li e poi avremmo più tempo per fare le cose durante una giornata e non avremmo nemmeno il problema caldo-freddo caldo-freddo. Un terno al lotto praticamente![]()
Scherzo eh.
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